Continua a tenere banco il caso del doping in seno alla Russia, con le richieste da parte della Wada di sospendere la federazione da tutte le competizioni ufficiali. E soltanto la punta delliceberg ha dichiarato Alessandro Donati – come si legge su AdnKronos – il quale in questo periodo sta seguendo gli allenamenti di Alex Schwazer. Donati è convinto che Dick Pound, il presidente della Wada, ha dimostrato coraggio: per la prima volta non si chiudono gli occhi e ora bisogna proseguire, la Russia non è certo lunico problema. Ne è convinto lallenatore ed esperto di doping, che in merito alla situazione della federazione russa ha parlato senza mezzi termini di un sistema occulto, una centrale criminogena costruita per alterare o nascondere migliaia di test antidoping.
E di oggi la clamorosa notizia della richiesta da parte della Wada di sospendere da qualunque competizione di atletica leggera la federazione russa; notizia che assume connotati ancor più importanti se si pensa che la Wada nel suo rapporto, lungo 3232 pagine, avrebbe addirittura accusato il servizio segreto russo (FSB) di essere coinvolto almeno per quanto riguarda le Olimpiadi invernali di Sochi dello scorso anno. Le accuse, come si legge anche sulla Gazzetta dello Sport e sulle principali testate, riguardano anche il ministro dello sport Vitaly Murko, che avrebbe ordinato lalterazione di alcune specifiche provette. Da Mosca intanto è arrivata la replica, da parte del capo dellAgenzia federale medico-biologica russa: La loro motivazione è assolutamente politica ha detto, commentando le conclusioni del rapporto della Wada. Non abbiamo motivo di togliere le medaglie ai nostri atleti, nè di squalificarli; e questo riguarda anche gli allenatori. In più: Si dovrebbe arrivare a una grande quantità di processi giudiziari, ma non penso che si arriverà a questo; ci saranno le necessarie spiegazioni.
La Wada, lAssociazione mondiale anti-doping ha chiesto la sospensione dellatletica russa per via di un sistema di doping molto diffuso, che va avanti ormai da diverso tempo. La richiesta è stata ufficializzata nelle scorse ore alla IAAF, la Federazione internazionale dellatletica, e se verrà accolta, la Russia rischia seriamente lesclusione dalle Olimpiadi che si terranno a Rio de Janeiro durante lestate del 2016, nonché dai campionati mondiali di atletica del 2017 e dagli europei del prossimo luglio. Secondo le indagini della Wada, dirette dallavvocato canadese ed ex numero uno dellantidoping, Dick Pound, nello scandalo sarebbero coinvolti addirittura i servizi segreti di Mosca, lFSB, e diversi organi del governo. Se la IAAF accoglierà tale richiesta si tratterà senza dubbio del caso di doping più clamoroso degli ultimi anni.
Una notizia dellultima ora rischia di sconvolgere il mondo dellatletica ed in particolare quello della Russia. La Wada, lAgenzia mondiale anti doping, ha infatti invitato la , lAssociazione Internazionale delle Federazioni di Atletica Leggera, a sospendere ogni atleta della Russia da qualsiasi competizione di atletica leggera. Secondo le indagini della stessa Wada, diversi atleti russi farebbero uso di sostanze dopanti da anni, alterando così i risultati di svariate manifestazioni sportive. Nello scandalo sarebbero coinvolte diverse figure importanti, fra cui 5 atleti e 5 allenatori russi per cui è stata chiesta la sospensione a vita, nonché alcuni componenti del comitato olimpico, lagenzia anti-doping russa, la Rusada, e infine alcuni membri della IAAF e della stessa Wada. Si rischia quindi il più grande scandalo nella storia dellatletica dei tempi moderni. A breve inizierà una conferenza stampa in cui a parlare sarà Dick Pound, avvocato canadese ed ex presidente dellAgenzia mondiale anti doping, colui che ha diretto le indagini.