Napoli-Roma finisce 0-0. Il big match della sedicesima giornata del campionato di Serie A 2015-2016 si conclude senza reti, con tante emozioni ma con due squadre poco ciniche davanti al portiere. Una frenata che in ogni caso non compromette la corsa allo scudetto di Napoli e Roma, anche se ora i punti di ritardo dalla vetta sono, rispettivamente, 4 e 7.  L’undici di Sarri è meno brillante rispetto alle ultime uscite al San Paolo, anche se ai punti meriterebbe qualcosa in più rispetto alla Roma. Riesce nell’impresa di non far segnare il Napoli al San Paolo, cosa che non accadeva da tempo. Tuttavia rimane il problema dell’attacco, ancora sterile, e bisognerà avere ancora un po’ di pazienza per rivedere Salah e Gervinho a pieno regime. Non era facile arbitrare un match simile, ma Rizzoli (direttore di gara di fama internazionale) riesce ad avere il polso della situazione e solamente nel finale ricorre ai cartellini gialli.



Il primo tempo tra Napoli e Roma si è chiuso sullo 0 a 0. Entrambe le squadre in campo faticano a carburare, nelle fasi iniziali dell’incontro è la formazione di Rudi Garcia ad affacciarsi in avanti con Salah (6) e Dzeko (5,5), ma nessuno dei due colpisce bene il pallone. Poi col passare dei minuti è la squadra di casa a prendere l’iniziativa, i giocatori di Sarri alzano il baricentro e si avvicinano sempre più alla tre quarti avversaria. Per il Napoli il più pericoloso è sicuramente Insigne (6,5) che in un paio di occasioni arriva anche al tiro, ma entrambe le conclusioni finiscono sopra la traversa. Roma pericolosa su calcio d’angolo con Iago Falque (6) che mette un buon pallone in mezzo per Manolas (7) che calcia al volo ma non si coordina bene. A pochi minuti dall’intervallo si registra l’infortunio di Cariolato, uno dei guardalinee, che si procura uno strappo muscolare e deve lasciare il campo, sostituito dal quarto uomo Barbirati. Fin qui una partita bloccata tatticamente, intensa ma non altrettanto spettacolare, l’augurio è di assistere a un secondo tempo più vivace.



I padroni di casa prendono l’iniziativa e dettano i ritmi di gioco, ma non riescono ad aggirare la difesa della Roma, oggi messa molto bene in campo. Per il Napoli è sicuramente il giocatore più pericoloso con un paio di conclusioni e tanti tentativi di inserimento in area. Non sembra la sua serata, si fa trovare sempre fuori posizione e fatica a liberarsi della marcatura avversaria.

Dopo un buon inizio, l’undici di Garcia subisce il gioco degli avversari e decide quindi di affidarsi al contropiede per attaccare. Impeccabile in questi primi quarantacinque minuti, prova anche a rendersi pericoloso sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Finora Koulibaly è riuscito a neutralizzarlo, vedremo se nel secondo tempo il centravanti bosniaco troverà il modo di sbloccarsi. (Stefano Belli)



Quasi mai impegnato dai giocatori della Roma, se non per effettuare qualche uscita. In ritardo sul gol annullato a De Rossi, per sua fortuna l’arbitro ferma tutto per il cross di Rudiger che ha sbordato la linea.

Nel primo tempo perde un brutto pallone che poteva diventare sanguinoso ma la Roma non riesce a punirlo, nella ripresa si propone soprattutto in fase offensiva, contribuendo a mettere in difficoltà i difensori della Roma.

Oggi non è stato particolarmente brillante, perdendo diversi palloni e sbagliando i passaggi ai suoi compagni, è anche il primo giocatore a rimediare il cartellino giallo.

Aggredisce letteralmente gli avversari, esattamente l’atteggiamento che vuole Sarri da lui. Qualche intervento falloso e distrazione in fase difensiva, ma nel complesso non delude.

L’uomo dei cross, soprattutto nella ripresa, quando i giocatori della Roma gli concedono più libertà sulla fascia sinistra. Bene anche in fase difensiva, allontanando diversi palloni che potevano diventare pericolosi.

Tantissimi duelli a centrocampo con Nainggolan, dove spesso ne esce vincitore.

Sbaglia più del consentito, quasi mai indovina i suggerimenti per i suoi compagni.

Mette un mucchio di palloni in mezzo. La prima vera palla gol del match è la sua, nel secondo tempo più volte mette a dura prova Szczesny e per sua sfortuna il portiere della Roma è in stato di grazia.

Continua a non trovare il gol in campionato, oggi ha avuto un paio di occasioni ma non le ha sapute sfruttare, anche per merito dei difensori avversari. ( Partecipa all’arrembaggio finale della squadra e nel recupero va vicino al bersaglio grosso, trovando però l’opposizione di Szczesny).

Rappresenta forse la più grande delusione della serata. Non si fa mai trovare al posto giusto al momento giusto, si ritrova tutti gli spazi chiusi dai difensori della Roma.

Prova a sfondare il muro della difesa della Roma, qualche volta prova a fare tutto da solo, infrangendosi contro gli avversari, ma alla fine riesce comunque a strappare gli applausi del pubblico. ( Si divora il gol dell’1 a 0 nel recupero, poteva far esultare 55 mila persone e invece le lascia imprecare per la grande occasione sfumata)

Non era facile risolvere una partita tatticamente bloccata, ci prova con gli inserimenti di Mertens ed El Kaddouri che non lasciano nulla di intentato ma non sono fortunati.

Dopo la gara di Champions League contro il BATE Borisov, Szczesny si conferma il migliore in campo per la Roma. Due interventi decisivi su Hamsik che consentono ai giallorossi di uscire imbattuti dal San Paolo.

Diversi buoni anticipi per lui, sa leggere alla perfezione i movimenti dei suoi avversari e riesce in un modo o nell’altro a contenere le avanzate degli avversari. ( Entra nel finale, esclusivamente per difendere lo 0-0).

Dirige la retroguardia della Roma in una serata in cui, almeno in difesa, la formazione di Rudi Garcia è ineccepibile. Nessun errore da parte sua che fa tutto alla perfezione.

Sta letteralmente con il fiato sul collo a Higuain, neutralizzandolo. Gioca decisamente meglio rispetto alle ultime gare in cui aveva lasciato parecchio a desiderare.

Ottimo lavoro in copertura, sono pochissimi i palloni che lascia passare, sempre attento a impedire ai suoi avversari di involarsi verso l’area di rigore.

Solita cattiveria in campo, nel corso dei novanta minuti di gioco ingaggia un duello personale con Allan e i due si annullano a vicenda, uscendo raramente dal centrocampo.

Per lui il più grosso rimpianto è sicuramente quello del gol annullato nel finale, avrebbe potuto mettere la sua firma a un eventuale successo esterno della Roma su un campo difficile come quello del Napoli.

Anche lui sta cercando di riprendersi dopo le ultime deludenti prestazioni, però per il momento riesce a rendersi pericoloso solamente su calcio di punizione, mentre continua a latitare su azione.

Buon inizio per lui con qualche spunto interessante, poi col passare dei minuti, quando il Napoli sale, gli capitano pochi altri palloni. Non è ancora al 100% e gli mancano i novanta minuti nelle gambe. ( Con la sua velocità prova a mettere in difficoltà la difesa avversaria, ma con il solo scatto non si fa la storia del calcio).

A inizio gara riceve un duro colpo da Koulibaly, forse intimidito da questo episodio si fa neutralizzare e non si rende mai pericoloso.

Prova a servire qualche cross e pallone in profondità per i suoi compagni, senza tanta fortuna. (Pochi minuti di partita per lui, l’obiettivo è rintuzzare gli attacchi del Napoli nel finale).

Oggi la Roma ha dimostrato di avere una difesa solida, ed è una novità rispetto a quanto accaduto finora con i tanti gol subiti dai giallorossi, tuttavia in attacco le polveri restano bagnate, se Salah e Gervinho non si riprendono al più presto sarà difficile intravedere la luce in fondo al tunnel.

(Stefano Belli)