Una brutta partita, tra le più deprimenti come spettacolo offerto del campionato, chiusa almeno con qualche fuoco d’artificio a sorpresa: Lazio e Samp si dividono il punticino con i gol di Matri e Zukanovic, abile a segnare – in collaborazione con Felipe Anderson – il calcio di punizione del pari, in pieno recupero. Un finale acceso, dopo 80 minuti di vuoto, fotografia del momento preoccupante per Pioli e Montella, che avranno molto da lavorare nelle prossime settimane. Imperdonabile l’errore sul possesso che porta al contropiede ed alla punizione dell’1-1. D’altronde una squadra il cui portiere si infortuna nell’esultanza per un gol – dopo una partita di stenti – si condanna da sola… Nessun sorriso, nonostante la zampata finale che almeno evita il KO, anche per Montella. Da salvare solo la reazione di nervi degli ultimi 5 minuti Tutt’altro che impeccabile, sbaglia diverse decisioni, compresa quella che vede erroneamente ammonito (andava espulso) Berisha per fallo su Muriel. Per sua “fortuna” la Samp segna sulla punizione, altrimenti le polemiche l’avrebbero sovrastato.



Primo tempo in piena sintonia con il momento nero di Lazio e Samp, all’Olimpico: nel Monday Night di Serie A, all’intervallo, 0-0 e poche emozioni o episodi da segnalare. Per gli uomini di Pioli praticamente solo Candreva (voto 6,5) promosso, almeno per la corsa e la voglia: mezza occasione per Klose (voto 5,5) e Parolo (voto 5), respinti due volte dalla muraglia blucerchiata. Montella ha infatti alzato le barricate, lasciando il solo Cassano (voto 6) in avanti dopo lo stop per problemi fisici di Eder; con lui, solo sulla carta, Christodoulopoulos e Carbonero (voto 5,5 per entrambi), in realtà impegnati su Konko e Radu (voto 6 di coppia) nelle poche offensive dei terzini biancocelesti. Un’unica – anche se enorme – palla-gol per gli ospiti: volata di De Silvestri (voto 5,5), molto impreciso e confuso nella scelta, al suo ingresso in area; poi tiro di Barreto (voto 6), che anche causa rimpallo da flipper sfiora il palo della porta di Marchetti, totalmente inoperoso per il resto dei 45 minuti di gioco. La posta in palio, viste le rispettive crisi di risultati, è davvero alta.



Pioli voleva “appesantire” il reparto centrale di attacco ma l’intento si può dire non sia riuscito, nel primo tempo. Male il centrocampo, nessuno spunto o invenzione a parte quelle di Candreva Mezzo voto in più solo perchè è l’unico a provarci e non fermarsi mai. Non produce nulla di trascendentale ma almeno corre e si danna l’anima Sia lui che Biglia e Parolo non propongono una verticalizzazione interessante, un cambio gioco a sbilanciare la difesa, nulla… Entra in campo palesemente “bloccata” e con baricentro basso, per tenere il punticino, atteggiamento distante anni luce dal credo di Montella. Ma in momenti così bui bisogna accontentarsi E’ il più aggressivo, sfiora il gol, non fa respirare i già fiacchi centrali di Pioli. Buona prova Candidato numero 1 alla sostituzione, vista la quantità di richiami di Montella, che non è parso soddisfatto per il suo apporto in entrambe le fasi. Come dargli torto? (Luca Brivio)



Non è praticamente mai chiamato ad una parata. Farsi male nell’esultanza per un gol dei tuoi è ai limiti del grottesco

Impegnato pochissimo da Christodoulopoulos, partita equilibrata

Cassano tocca gli unici palloni del suo match arretrando lontano dalla porta, va in sofferenza solo nel finale su Muriel, vista la differenza di velocità

Pur nel nulla della produzione offensiva della Samp, riesce – con il finale in affanno – a scendere sotto la sufficienza

Bello l’assist per Matri, meno bello il posizionamento sugli affondi, sempre dalla sua parte, di Bonazzoli e Muriel nel recupero

Troppo timido, troppo poco autoritario in impostazione, lontano anni luce dall’uomo-mercato della scorsa stagione

Anche lui è almeno una decina di gradini sotto al centrocampista tuttofare del campionato di gloria 2014/15, trasformato in negativo

Giustamente sostituito all’intervallo, avevamo segnalato la pochezza della sua prova nelle pagelle di metà gara. Inconsistente

E’ per distacco il migliore dei suoi (Matri a parte), per vivacità. Ma quanto sbaglia al tiro!

Non sembra nemmeno lui. Partita molto negativa, non la vede quasi mai

Solo poco meglio di Klose, si adatta arretrando un po’ alle spalle della prima punta ma con pochi spunti

Inghiottito dal buio del momento laziale, oltre a non toccare palla causa anche il gol con una deviazione sfortunata

Unica nota fuori dallo spartito. Non si capisce come possa restare fuori, è l’unico a giocare sui suoi livelli. Il gol è da bomber vero

Costretto dall’ingenuità di squadra a stendere Muriel e trafitto sulla punizione successiva, era appena entrato a freddo per infortunio di Marchetti dimostrando di essere completamente spaesato dalla contingenza

Del gioco d’insieme dello scorso anno non c’è traccia e la paura della squadra è una condanna anche per lui, che non pare capire come uscirne. E alla prossima c’è l’Inter  

Non può nulla sul colpo di testa di Matri e la mira sballata di Candreva & co lo aiutano nel resto dei casi

Non soffre mai su Felipe Anderson nella ripresa, figurarsi nel primo tempo, quando Djordjevic si allarga nella sua zona senza mai accelerare

Partita quasi perfetta sulle punte avversarie, limita sia Klose che Djordjevic con esperienza

Sovrastato da Matri sul gol laziale, si fa perdonare sulla punizione finale. Anche se senza la deviazione di Anderson…

Nonostante Candreva sia l’unico singolo vivo e combattente nella Lazio, il mismatch è pari. Osso duro ma limitato in tanti casi con attenzione

Difensore, stopper aggiunto, arretra sulla linea di Zukanovic e Moisander. Partita di grande sacrificio

Tra i migliori, senza strafare, fino all’infortunio che lo costringe ad uscire. Sfiora il gol nel primo tempo

Dovrebbe essere uno di quelli che fanno la differenza ma si è eclissato come i compagni in questo periodo difficile. Prova non sufficiente

Si impegna in un ruolo di grande ripiegamento, quasi da terzino aggiunto. E infatti il cross di Radu arriva proprio dalla sua parte; non è il suo mestiere…

 Lucido anche se lento e troppo poco coinvolto nel gioco, perde mezzo voto per il nervosismo inutile in cui cade, costringendo Montella alla sostituzione. Ma siamo abituati da anni allo standard di Fantantonio

Un paio di spunti nell’arco di un match globalmente negativo, ci stupisce il fatto che Montella non l’abbia sostituito

Velocità ed esplosività pazzesche, il fatto che non sia ancora esploso è probabilmente responsabilità sua. Con questi mezzi però è un delitto ai danni del calcio. Si conquista la punizione del gol

Entra con carattere e personalità, pochi minuti di qualità

Si salva con fortuna e adesso si aggrappa alla scintilla del carattere mostrato nel recupero per ribaltare il momento-no. Ma la pochezza della proposta di gioco e prestazione è preoccupante IVAN 5,5: Peggiora la prestazione del suo compagno Barreto, pur senza sfigurare. Si vede molto poco 

(Luca Brivio)