Il Barcellona fa sua la semifinale del Mondiale per Club 2015 contro il Guangzhou Evergrande sfruttando la serata di grazia di uno scatenato Luis Suarez, autore di una tripletta, e si qualifica per l’ultimo atto del torneo contro il River Plate. I catalani scendono in campo senza Neymar e soprattutto Messi, vittima nella notte di una colica renale che gli ha impedito di essere presente all’International Stadium di Yokohama.
Le prime fasi di gioco sono caratterizzate da un possesso di palla sterile da parte dei blaugrana, che si vedono chiudere tutte le vie di passaggio da un Guangzhou impegnato a fare densità nella propria metà campo. Per assistere alla prima vera occasione del match bisogna attendere il 23′, quando Iniesta inventa per Munir e l’ex canterano si vede chiudere lo specchio della porta da Li in uscita bassa. Al 32′ è ancora l’asse Iniesta-Munir ad impensierire i cinesi, ma l’esterno offensivo catalano manda a lato un colpo di testa da ottima posizione. La “muraglia cinese” crolla soltanto al 39′ quando Li non trattiene il destro centrale scagliato dalla distanza da Rakitic e consente a Suarez di gonfiare la rete di sinistro.
La reazione del Guangzhou, al contrario di quanto ci si sarebbe potuti aspettare, è veemente: al 41′ i cinesi vanno infatti vicinissimi al pareggio con un colpo di testa di Elkeson deviato da Raul Bravo, ma i catalani si salvano e chiudono la prima frazione avanti 1 a 0. Al rientro dagli spogliatoi il Barcellona dimostra di non avere alcuna intenzione di replicare l’atteggiamento pigro di inizio gara e al 50′ trova il gol del 2 a 0 con Suarez, bravissimo prima nel controllo a seguire di petto sul suggerimento di Iniesta, poi nella conclusione di destro al volo che trafigge Li.
Sotto di due reti, il Guangzhou smette di credere all’impresa e il pressing meno convinto da parte dei ragazzi di Scolari consente ai blaugrana di creare pericoli a ripetizione. Il cedimento finale da parte degli asiatici si verifica al 67′, quando Munir El Haddadi cade in area di rigore conquistando un penalty trasformato con estrema precisione dal Suarez. Da qui al termine il Barca si esibisce nel pezzo più famoso del suo repertorio: il “tiki taka”. Gestione della sfera perfetta e movimenti a tutto campo dei giocatori catalani senza palla fanno sì che il Guangzhou non riesca a porre freno alla manovra avvolgente della squadra in vantaggio.
Luis Enrique si concede il lusso di far rifiatare Sergi Roberto, Jordi Alba e soprattutto Iniesta in vista della finale di domenica contro il River Plate. Ovvio che i blaugrani arriveranno da favoriti nell’ultimo appuntamento del Mondiale per Club in corso in Giappone, ma a meno di 72 ore dalla finale cresce l’apprensione per le condizioni di Neymar, oggi in panchina, e di Leo Messi: riusciranno i due fenomeni del calcio internazionale a essere della partita? (Dario D’Angelo)