Josè Mourinho esonerato dal Chelsea, più precisamente con una rescissione consensuale del suo contratto con i Blues. E’ una notizia che ancora adesso scuote il mondo del calcio internazionale. L’allenatore più famoso al mondo senza squadra, ancora per poco probabilmente. Di lui si è detto anche che ha rifiutato la panchina della Roma. Sarà vero? Intanto ci si interroga su quale sarà il suo futuro, dove andrà. I tifosi dell’Inter, che in ogni caso sono contenti di Roberto Mancini, sognano già di riaverlo con loro un giorno… Per parlare di tutto questo abbiamo sentito Fulvio Collovati. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Cosa pensa del momento di Mourinho? E’ normale che un allenatore non stia per tutta la vita nello stesso club, del resto nessun tecnico è eterno. E’ la vita e così succede anche nel calcio, non c’è niente di strano.

Grandi vittorie, ma il terzo anno sembra sempre quello più difficile per lui: come mai? Il problema di Mourinho è che spreme molto i suoi giocatori, tira fuori tutto da loro. Così può capitare che al terzo anno ci possono essere problemi nello spogliatoio, chi lo amava poi non lo fa più come prima.



Come mai secondo lei ha rinunciato alla Roma? Non lo so, mi sembrano tutte voci, non credo che Mourinho vorrà avere un anno sabbatico, penso che troverà facilmente una squadra.

Dove potrebbe andare ad allenare? In Inghilterra si trova bene, potrebbe andare in qualche altra squadra della Premier in futuro, come il Manchester City. Potrebbe tornare anche al Real Madrid.

Potrebbe tornare all’Inter un giorno? Così sognano i tifosi dell’Inter, è normale. Al di là della squadra nerazzurra mi sembra che Mourinho non sogni particolarmente di tornare ad allenare in Italia, non impazzisce per il nostro campionato.



Lo reputa il miglior tecnico di questi anni 2000? Più che tecnico direi personaggio, come tecnico si ricordano Guardiola o altri allenatori. Mourinho ha lavorato più su altre cose.

Su cosa in particolare? Mourinho lavora molto sulla testa, è un motivatore, sa dare molti stimoli, sa caricare i giocatori, tutta la sua squadra.

Come lo definirebbe? Mourinho non è un allenatore come tutti gli altri, non è certo un tecnico banale, sa sempre mettere qualcosa di suo ovunque vada. (Franco Vittadini)