La Juventus supera il Carpi 3-1 grazie ad una doppietta di Mandzukic, man of the match, e Pogba. Bello ma inutile il momentaneo vantaggio degli emiliano firmato da Borriello, migliore dei suoi assieme a Mbakogu. Nel Carpi da dimenticare la prestazione di Zaccardo. Tra le fila bianconera da bollino rosso Bonucci, autore di un’autorete nel finale e di altri errori nel corso della gara. Nulla da segnalare in una gara tranquillissima. 



Nell’ultima partita prima della sosta natalizia la Juventus vola al Braglia per affrontare il Carpi, reduce dal sorprendente blitz contro la Fiorentina in Tim Cup che ha permesso agli emiliani di qualificarsi ai quarti di finale. La partita, pur mettendo di fronte ai bianconeri un’avversaria nettamente inferiore, non può esser presa sottogamba dagli uomini di Allegri. Lo sa bene il tecnico bianconero che schiera il miglior undici possibile per continuare la scalata verso la vetta della classifica. Nel 3-5-2 della Juventus non troviamo particolari sorprese: Buffon in porta; Chiellini, Bonucci e Barzagli a comporre il pacchetto arretrato; Evra e Cuadrado sugli esterni con Pogba, Marchisio e Khedira a centrocampo; davanti spazio al tandem Dybala-Mandzukic con Morata ancora una volta in panchina. Nel Carpi Castori sceglie il 4-4-1-1, con Lollo a supportare l’unica punta Borriello; Cofie e Marrone hanno il compito di ‘fare legna’ in mezzo al campo e permettere a Di Gaudio e Letizia di essere letali sulle fasce; difesa che si affida all’esperienza di Zaccardo e ai guantoni di Belec. Pronti, via.



La Juventus trova subito difficoltà nell’impostare la manovra visto che il Carpi si difende bene con due linee compatte e difficilmente penetrabili. Nei primi minuti i bianconeri cercano quindi di sfruttare la stazza di Mandzukic con lanci lunghi dalla difesa o meglio ancora provano il tiro dalla distanza. Al 3′ ci prova Dybala (5,5) che fa venire i brividi a Belec (6): errore in uscita di Borriello (6,5), Marchisio (6) recupera e serve l’ex Palermo che dalla distanza lascia partire un sinistro che termina alto di poco sopra la traversa. Pressing e contropiede: sono questi i pilastri a cui si affida oggi Castori e proprio da una ripartenza fulminea il Carpi trova il gol del vantaggio. Minuto 14, errore clamoroso di Cuadrado (5) che con un passaggio in orizzontale a centrocampo dà il via alla fuga di Borriello. L’ex di turno entra in area dalla destra, fa secco Bonucci (5) con una finta a rientrare e fredda Buffon (SV) con un perfetto diagonale. La Juventus reagisce quasi subito e al 17′ ecco il pareggio di Mandzukic (7,5): Cuadrado prova a farsi perdonare con una discesa delle sue sull’out destro. Il colombiano mette in mezzo per il taglio di Khedira (6,5) il cui tentativo viene intercettato miracolosamente da Belec. Sul conseguente batti e ribatti Mandzukic  stoppa la sfera e in acrobazia trova la rete dell’1-1: gran gesto tecnico del croato che si dimostra bomber di razza. Dopo la fiammata iniziale i ritmi di gioco si abbassano. Carpi quasi inesistente in fase propositiva, al contrario della Juventus che si fa apprezzare con uno spunto di Pogba (6), che favorisce la conclusione da fuori di Marchisio deviata in angolo (22′), e un bolide da lontano di Khedira ben disinnescato da Belec (26′).  Nel finale la Juventus si porta in vantaggio con Mandzukic: tracciante di Chiellini (6) a cercare Evra (6,5) sulla sinistra, errore di Letizia (5) che scivola e manca la chiusura. Il francese raggiunge il fondo e regala a Mandzukic un assist soltanto da spingere in rete: imperioso colpo di testa del croato che sovrasta Gabriel Silva e porta la Juventus al riposo con il risultato di 2-1.



Gara frizzante e avvincente. Tre gol in 45′ non sono pochi: il pubblico del Braglia può ritenersi soddisfatto. Ammirevole il carattere degli emiliani. Gli uomini di Castori, gol a parte, non creano quasi niente in zona offensiva ma si difendono bene. Peccato per la seconda rete di Mandzukic che mette in discussione un buon primo tempo. Ha un’occasione e la sfrutta alla grande. Ormai è specializzato nel segnare alle sue ex squadre. Errore decisivo in occasione del 2-1 bianconero. L’esterno scivola e manca la chiusura su Evra che regala a Mandzukic l’assist del raddoppio.

Dopo un inizio in sordina i bianconeri si scatenano con Mandzukic: ok lo sviluppo del gioco sulle fasce. Qualcosa da rivedere nei meccanismi difensivi. Doppietta da bomber di razza: giocatore prezioso che sta spingendo sempre più in panchina il povero Morata. Errore non da lui sul gol del Carpi: si fa saltare come un birillo da Borriello.

Gara che fila liscia come l’olio. Niente da segnalare. (Federico Giuliani – Twitter: @Fede0fede) 

Miracoloso su Khedira poco prima del gol di Mandruzkic, non può invece niente sulla prima rete del croato. Poteva fare meglio in occasione della doppietta del bomber bianconero e sul tocco sotto di Pogba.

Macchia la sua prestazione commettendo un errore grossolano sulla terza rete bianconera: tiene in gioco Pogba senza accorgersi dell’inserimento del francese.

Sovrastato da Mandzukic, non riesce mai ad avere la meglio contro il croato. Giornata complicata per lui.

Vale quanto detto per il compagno di reparto. Poco reattivo, come tutta la difesa, sul pareggio di Mandzukic.

Non si propone mai in fase offensiva mentre dietro viene travolto da un Cuadrado fuori forma. Sovrastato da Mandzukic sul 2-1 bianconero.

Scivola non andando a chiudere su Evra nell’azione che porta la Juventus in vantaggio a fine primo tempo: errore importante che poteva essere evitato.

Corre finché ha fiato. Buon primo tempo, dove il ragazzo pressa e morde le caviglie; cala con il passare dei minuti fino a diventare innocuo (dal 69’BIANCO 6 – Scampoli di gara che regalano esperienza a questo ragazzo).

Ha il compito di annullare Marchisio ma non riesce a tamponare il Principino bianconero che, al suo cospetto, sembra un re. Da un suo traversone nasce l’autorete di Bonucci.

Luci e ombre per lui, mai costante nell’arco del match. Primo tempo tutto sommato positivo; un fantasma nella ripresa dove in pieno recupero fallisce il facile 3-3.

Con la sua velocità potrebbe mettere in crisi la retroguardia bianconera ma non riesce mai a puntare l’uomo. Così la sua presenza è prevedibile (dal 53’LASAGNA 5,5 – Ci mette tanta voglia ma poca concretezza).

Ha un’opportunità e la sfrutta al meglio. Bella la finta a far fuori Bonucci, suo ex compagno ai tempi della Juventus. Esce stremato dopo una gara da combattente vero (dal 65’MBAKOGU 6,5 – Entra con una voglia matta di riaprire il match. Impegna Buffon con un tiro di facile lettura e svaria su tutto il fronte offensivo).

Buono il piano iniziale per arginare la Juventus, fatto di pressing e ripartenze. Da rivedere la fase difensiva.

Non può nulla sul diagonale di Borriello. Per il resto fa la figura del classico spettatore non pagante.

Non soffre particolarmente Letizia, quasi mai intraprendente dalle sue parti. Giornata tranquilla.

Unico neo della Juventus. Viene saltato come un birillo da Borriello in occasione del momentaneovantaggio del Carpi. Insacca un clamoroso autogol a un minuto dalla fine.

Da un suo lancio nasce il gol del 3-1 di Pogba. In difesa usa al meglio la sua esperienza e neutralizza senza soffrire i rari assalti avversari (dal 55’RUGANI 5,5 – Gol annullato a parte il ragazzino commette qualche leggerezza di troppo che fa infuriare Allegri).

Spinta inesauribile sulla fascia sinistra. Regala a Mandzukic l’assist del 2-1. Alla sua età, uno così, è da clonare.

Inizio in sordina poi si vedono tracce del vero Pogba. Ciliegina sulla torta la rete che mette in cassaforte il match.

Ha tanto spazio di manovra ma sembra non voler spingere sul pedale dell’acceleratore.

Un paio di conclusioni pericolose: gradualmente sta acquistando la sua forma migliore.

Regala al Carpi il pallone dal quale nasce il gol di Borriello. Si riscatta parzialmente con qualche discesa interessante (dall’82’LICHSTEINER – SV).

Non entra mai in partita. Fa venire i brividi a Belec con un tiro in avvio poi sparisce dai radar (dal 68’MORATA 5- Se possibile fa peggio di Dybala. Sbaglia appoggi semplici: non appare in perfette condizioni psico-fisiche).

Quando segna lui la Juventus vince: l’assioma vale anche oggi. Il croato dà il via alla rimonta bianconera segnando una doppietta. Bomber di razza.

Inanella la settima vittoria consecutiva portando la Juventus momentaneamente al secondo posto in attesa della gara del Napoli.

(Federico Giuliani)