La notizia, nell’aria da tempo, è diventata ufficiale prima di Natale: dal prossimo giugno Carlo Ancelotti sarà il nuovo allenatore del Bayern Monaco. Sostituirà Pep Guardiola, al quale ora resta da completare la terza stagione del suo mandato con il grande obiettivo di vincere la Champions League; riuscì nel 2013 al già uscente Jupp Heynckes che, esattamente come accade allora, era stato salutato con sei mesi di anticipo conseguentemente all’annuncio, appunto, dell’arrivo del catalano. Ancelotti ha ora una nuova sfida: dopo aver vinto campionati in tre Paesi diversi (Italia, Inghilterra e Francia) proverà a farlo nel quarto, e ovviamente punta alla quarta Champions League da allenatore (sarebbe un record assoluto) con la terza squadra diversa (dopo Milan e Real Madrid). Una sfida sicuramente affascinante, ma a noi resta una domanda: perchè, ancora una volta, il Bayern Monaco annuncia una rivoluzione (e che rivoluzione) con una stagione da chiudere e tanti trofei da conquistare? IlSussidiario.net lo ha chiesto in eclusiva a Luca Serafini, che ha anche commentato la nuova avventura di Ancelotti.
Perchè è stato annunciato adesso Ancelotti, con tutta una stagione davanti? E’ la politica del Bayern Monaco, che sa sempre programmare e lavorare anche con cinque mesi di anticipo rispetto alla nuova stagione. Una politica che dovremmo imparare anche in Italia: lo ha fatto il Milan per 25 anni, con grandi risultati.
Era già successo nel 2013 quando fu annunciato Guardiola, e poi Heynckes alla fine della stagione vinse tutto: perchè la storia si ripete? Non lo so, però quella volta andò benissmo; dunque non vedo perchè il Bayern non potesse rifare lo stesso con Ancelotti.
E’ forse un modo per nascondere problemi nello spogliatoio del Bayern Monaco, o per mettere subito le cose in chiaro? No, non credo a questioni simili. E’ semplice: due mesi fa Guardiola aveva già annunciato il suo addio, e dunque la società ha preferito rendere tutto pubblico.
Credi che questa scelta della società sia stata giusta? Direi di sì: Ancelotti è un grande allenatore, uno dei migliori al mondo attualmente. Certo lo è anche Guardiola, ma il curriculum di Carlo parla da solo.
Ancelotti chiederà qualche pretoriano nel suo Bayern Monaco? Lo seguirà tutto il suo staff; per quanto riguarda i giocatori, non è mai semplice portarli da una squadra all’altra. Staremo a vedere.
Meglio Guardiola o Ancelotti? Sono paragoni difficili. Guardiola ha davanti a sè tanti anni di carriera, Ancelotti ha allenato molto più di lui anche se può togliersi ancora qualche soddisfazione.
Questo annuncio anticipato potrebbe in qualche modo favorire la Juventus? Se guardiamo al 2013 (anche allora c’era di mezzo la Juventus, ndr) direi proprio di no; non penso che questa decisione del Bayern Monaco possa infliuenzare negativamente l’ottavo di Champions League.
Ancelotti tornerà mai al Milan, o comunque in Italia? Al Milan non penso, anche perchè Berlusconi ha quasi 80 anni e non mi sembra ci siano le basi per una programmazione stabile e sicura. La Roma ha qualche speranza: Carlo non ha mai nascosto il legame di affetto che ha con la squadra giallorossa. Allenarla sarebbe per lui un sogno, ma non è detto che accada in tempi brevi.
E poi? Anche allenare la Nazionale sarebbe un suo desiderio.
Nel frattempo per Ancelotti arriva il quinto Paese da allenatore… In realtà è paradossale, se si pensa che Carlo è un tipo sedentario. Quando è in Italia gli piace fermarsi nella sua Reggiolo; anni fa, quando andò al Chelsea, non aveva certo in mente di fare la carriera che ha fatto, girando l’Europa e vincendo tutto. Non parlava inglese ed era anche intimidito; oggi è quello che conosciamo…
(Franco Vittadini)