Ha vinto gli Australian Open 2015. Mette le mani sul quinto Slam di Melbourne, diventando il giocatore che in assoluto ne ha vinti di più in era Open: in una finale, contro Andy Murray, che è durata tre ore e 39 minuti. Per due ore e mezza, cioè il tempo impiegato per giocare i primi due set, Murray è stato semi-perfetto nel fronteggiare il numero 1 del mondo; poi è improvvisamente crollato, riuscendo soltanto a vincere tre giochi nel terzo set e sparendo dal campo nel quarto. Festeggia anche Boris Becker; è anche una sua vittoria, dopo quella che come coach di Nole aveva ottenuto a Wimbledon. Il bilancio tra Djokovic e Murray sale a 16-8 perw il serbo; soprattutto per Djokovic si tratta dellottavo Slam in carriera, un numero che lo accosta a Andre Agassi, Jimmy Connors e, ironia della sorte, quellIvan Lendl sotto la cui guida Murray ha vinto gli unici due Major – finora – della carriera, in entrambe le occasioni battendo proprio Djokovic in finale. Lo scozzese ha dimostrato di potersela giocare alla pari, ma Djokovic sul cemento ha ancora qualcosa in più di tutti gli altri; basti pensare al fatto che negli ultimi due incontri ha vinto 6-0 il set conclusivo (l’altro contro Wawrinka in semifinale). Per lui arriva anche lallungo nel ranking ATP, la prima posizione è sempre più sua. A Murray resta la soddisfazione del ritorno, da domani, tra i primi quattro giocatori al mondo e la conferma di essere tornato al suo massimo livello, o quasi, dopo l’operazione alla schiena.

La finale degli Australian Open 2015 prende la strada di Novak Djokovic: siamo 2-1 e questa volta sono serviti solo 36 minuti al numero 1 del mondo per portare a casa il parziale. Il punteggio è adesso 7-6 6-7 6-3: Andy Murray ha centrato il break nel primo gioco e lo ha confermato fino al 3-1, ma qui si è fatto recuperare dal suo avversario che ha poi avuto la forza di strappare nuovamente il servizio all’avversario nell’ottavo game, tenendo poi il suo turno di battuta per andare a chiudere il set. Si gioca da oltre tre ore: le emozioni potrebbero non essere finite qui ma ora Murray deve rimanere concentrato, se possibile elevare il suo livello di gioco e provare a rimontare, impresa non facile perchè quando Djokovic è in vantaggio e sente vicino il traguardo diventa a tratti ingiocabile. Riuscirà lo scozzese a portare la finale degli Australian Open al quinto set?

Altri 79 minuti, e Djokovic-Murray è 1-1. Abbiamo superato le due ore e mezza di gioco ma siamo ben lontani dalla conclusione di una finale pazzesca agli Australian Open 2015: stavolta lo scozzese fa suo il tie break, che aveva conquistato con le unghie e i denti nonostante Djokovic gli avesse mangiato il 2-0 iniziale salendo anche 4-2 nel set, solo per farsi nuovamente rimontare. Nel tie break Murray è scattato subito, sul 6-2 ha avuto a disposizione quattro set point ma incredbiilmente sul primo ha mandato fuori di due metri un rovescio lungolinea a campo aperto e colpito sotto rete; Djokovic come un ghepardo è saltato sulla preda con un servizio vincente, ma su quello successivo lo scozzese ha risposto con un dritto in topspin che Nole non ha letto. Due ore e mezza, e siamo 1-1. Lo spettacolo continua.

Un primo set da 67 minuti viene vinto da Novak Djokovic al tie break. E già intensa la finale degli Australian Open 2015: sembrava chiuso il primo set con il break del serbo, invece Andy Murray ha centrato per due volte il colpo di strappare il servizio allavversario. In mezzo però Djokovic aveva restituito la pariglia, così si è andati al tie break. Murray è salito prima 2-0 e poi 4-2 ma il serbo, che sembra avere qualche fastidio al ginocchio, è risalito guadagnandosi un set point che ha convertito quando Murray ha affondato in rete la risposta di rovescio. Siamo 1-0 Djokovic ma Murray è più vivo che mai; ora vedremo come procederà la finale. 

E’ iniziata la finale degli Australian Open 2015. Sulla Rod Laver Arena si sfidano Novak Djokovic, numero 1 del mondo e quattro volte vincitore a Melbourne, e Andy Murray che ha giocato e perso in tre occasioni la finale. Subito break per il serbo, che conduce ; questo incontro è però lungi dall’essere terminato, tra i due coetanei ricordiamo match lunghissimi e pieni di colpi di scena. Certamente però il primo set è già piuttosto indirizzato e ora Murray dovrà provare a recuperare la situazione non semplice. Ricordiamo che i precedenti dicono 15-8 in favore di Djokovic, ma l’ultima finale Slam giocata tra i due (a Wimbledon nel 2013) ha visto prevalere il britannico in tre set.

Alla fine, ci siamo arrivati. La finale del singolare maschile degli Australian Open 2015 in diretta streaming va in scena nella mattinata italiana, ore 9:30 lingresso in campo dei due giocatori, quando al Melbourne Park saranno le 19:30. Diciamo subito come potete fare a seguire il grande evento Novak Djokovic-Andy Murray: come al solito il canale di riferimento è Eurosport, che seguiranno gli incontri principali ormai tutti destinati alla Rod Laver Arena, quindi senza il rischio che si vada in contemporanea: lo trovate al numero 384 del telecomando, ma anche al 210 se accedete dal pacchetto Sky. Jacopo Lo Monaco sarà alla telecronaca e per tutti gli abbonati a Sky ci sarà la possibilità della diretta streaming video attraverso lapplicazione Sky Go, mentre per gli altri è disponibile in abbonamento il portale Eurosport Player. Per tutte le informazioni sugli Australian Open 2015 potrete inoltre consultare le pagine Facebook e Twitter del torneo: facebook.com/AustralianOpen e @AustralianOpen; oppure quelle del circuito ufficiale di tennis maschile, che sono facebook.com/ATPWorldTour e @ATPWorldTour. Novak Djokovic-Andy Murray: è la terza volta in una finale agli Australian Open, la quinta in una finale Slam e la ventiquattresima in totale. Il bilancio generale dice 15-8 Djokovic; quello delle finali Slam è 2-2 perchè Nole ha vinto gli incroci australiani ma Andy si è ampiamente rifatto vincendo agli Us Open e soprattutto a Wimbledon. Sono in campo sei titoli Major, soprattutto sono in campo due grandi amici: coetanei e nati a una settimana esatta di distanza, si affrontano da quando hanno 11 anni ed entrambi ricordano molto bene come andò il loro primo match (per la cronaca: 6-2 6-0 Murray in meno di unora). Il rapporto è ottimo: a Wimbledon, quando finalmente Murray riportò il titolo in Gran Bretagna, lo staff di Nole fu il primo a complimentarsi con mamma Judy, lallora coach dello scozzese Ivan Lendl e la fidanzata Kim Sears (ora lo è anche ufficialmente: a breve i due si sposeranno). A proposito di Lendl: dopo linattesa separazione Murray si è affidato alle cure di Amélie Mauresmo e i risultati non si sono fatti troppo attendere; Andy gioca la sua ottava finale Slam e vuole migliorare il suo record, al momento 2-5, e mettere le mani sul primo Australian Open della carriera. Djokovic però ha giocato un grande torneo: i primi set li ha persi nella semifinale contro Wawrinka e qui a Melbourne quando arriva in fondo vince sempre. Al serbo manca un titolo per agganciare Connors, Lendl e Agassi come numero di Major in bacheca (ci sono anche Fred Perry e Ken Rosewall, ma non in era Open – laustraliano ne ha vinti quattro prima del 1968); se a spuntarla dovesse essere Murray sarebbe aperta anche per lui la caccia al Grande Slam in carriera, con appuntamento al Roland Garros. Lultimo precedente si è giocato proprio a Parigi, ma al Master 1000 di Bercy: lo ha vinto Djokovic 7-5 6-2, erano quarti di finale. Nel 2014 il serbo ha fatto 4-0, ma Andy risentiva di un problema alla schiena che lo ha anche tenuto fuori per qualche tempo. Per quanto riguarda quelle quattro finali Slam: due sono terminate in tre set (1-1), due sono andate al quinto e anche qui siamo pari. Occhio però: anche la finale di Wimbledon, chiusa 6-4 7-5 6-4, è durata più di tre ore. Insomma: una maratona ce la aspettiamo, e ce la auguriamo pure. (Claudio Franceschini)