Forse non se l’aspettava nessuno, ma alla fine è arrivata una sconfitta: a Genova l’Italia di Fed Cup 2015, avanti 2-0 dopo i singolari del sabato, ha perso contro la Francia nei quarti di finale. E’ andato tutto male: Sara Errani è stata schiantata dalla Mladenovic, Camila Giorgi ha vinto il primo set contro Caroline Garcia ma poi si è fatta surclassare, e il nostro doppio – il più forte al mondo, lo dicono numeri e ranking – ha conquistato appena tre giochi venendo spazzato via dal campo. Veramente un peccato, ci può stare comunque che una nazionale che ha vinto quattro volte in otto anni la Fed Cup si fermi al primo turno per una volta, anche se certo ci si aspettava qualcosa di più dalle nostre giocatrici. E ora affronteremo in casa gli Stati Uniti nello spareggio per rientrare nel Gruppo Mondiale; un’incognita oggi, perchè la presenza o meno delle sorelle Williams cambierebbe totalmente i pronostici. Per parlare della débacle di Genova e anticipare la sfida agli Stati Uniti, IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Sandra Cecchini.
Si aspettava questa sconfitta contro la Francia, soprattutto dopo il 2-0 del sabato? No, devo dire sinceramente che è stata una sorpresa, soprattutto per il risultato della prima giornata che appunto ci vedeva in vantaggio per 2 -0.
A stupire è stato specialmente il risultato del doppio: come mai questa debacle secondo lei? Diciamo che le giocatrici francesi hanno disputato la partita della vita, non hanno sbagliato veramente nulla; sottolineerei soprattutto i meriti delle avversarie più che i demeriti di Errani e Vinci.
Avanti di un set, la Giorgi si è sciolta: si può dire che il suo limite sia di non saper gestire le situazioni di vantaggio? Il problema della Giorgi secondo me è quello di essere monocorde e di non sapere cambiare il suo modo di giocare durante i vari inconri; poi non conoscendola bene non posso dare altri giudizi su di lei, ma osservandola si vede questo.
Ci toccheranno gli Stati Uniti ad aprile: pensa che le Williams ci saranno? Non si può mai sapere cosa faranno le Williams; da questo punto di vista sono un punto interrogativo, potrebbero decidere di giocare e poi rinunciare appena prima, o fare il contrario. Vedremo più avanti, quando verranno fatte le convocazioni.
Considerando la superficie e che la Keys sarà una delle singolariste tra McHale, Riske, Davis, Stephens e Vandeweghe chi potrebbe essere convocata? Anche qui, punto di domanda; al di là della Keys che ormai sembra essere una certezza gli Stati Uniti hanno alcune giocatrici giovani come quelle citate, di cui però bisognerà valutare l’esatta forza e l’esatto valore tecnico.
Nell’Italia si aspetta qualche cambio? Per esempio la Pennetta potrebbe rientrare…
Certo Flavia darebbe valore tecnico ed esperienza sia nel singolare che eventualmente nel doppio, anche per la sua grande personalità. E’ un cambio che Barazzutti potrebbe fare.
Lo scorso anno contro gli Stati Uniti si erano viste Burnett e Matteucci: ci sono all’orizzonte giocatrici che potranno garantire un buon ricambio generazionale? Quello che posso dire è che al momento la nostra nazionale è competitiva, ma all’orizzonte non sembra prospettarsi un grande futuro. E’ anche vero però che tante cose possono cambiare in fretta, dunque staremo a vedere quello che accadrà.
Le semifinali di Federation Cup saranno Russia-Germania e Repubblica Ceca-Francia: cosa ne pensa? Dipende, perchè la stagione inizia ad entrare nel vivo e alcune grandi giocatrici potrebbero essere coinvolte altrove; penso soprattutto alla Sharapova per la Russia, ha giocato il primo turno ma ad aprile potrebbe decidere di concentrarsi sui tornei del circuito WTA.
Una cosa che stupisce e che amareggia comunque è il trattamento che la Errani ha ricevuto sul web dai tifosi… E’ vero, questo Paese manca di educazione sportiva. In Italia quando vinci ti esaltano, quando perdi ti insultano; al di là del fatto che Sara potesse già essere arrabbiata per la partita che ha perso domenica, non comprendo gli insulti che le sono arrivati. Una cosa veramente triste.
(Franco Vittadini)