Proseguono senza sosta i Mondiali di sci alpino 2015: oggi grande protagonista la Birds of Prey, siamo arrivati ai giorni degli slalom e questo significa che ci avviamo alla conclusione della rassegna iridata. Giovedi 12 febbraio è giorno di slalom gigante femminile; Tessa Worley è la campionessa in carica, Tina Maze l’oro olimpico regnante, Anna Fenninger la detentrice della coppetta di specialità in Coppa del Mondo (e l’argento di Sochi) e Eva-Maria Brem la leader della classifica 2015. Questo per nominare alcune delle sicure protagoniste di oggi, ma altre saranno al cancelletto di partenza: per esempio la ventiduenne svedese Sara Hector, un oro e un argento juniores e vincitrice del gigante di Kuehtai lo scorso 28 dicembre. Per esempio Mikaela Shiffrin, che ha vinto il primo gigante della stagione; per esempio, ed è la nostra grande speranza, Federica Brignone che la medaglia mondiale ce l’ha già (argento a Garmisch 2011) ma si vuole ripetere e magari far pure meglio. La milanese guida la pattuglia azzurra nella quale c’è anche grande attesa per l’esordio di Marta Bassino. Per presentare questo slalom gigante di Beaver Creek IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva chi della specialità si intende bene, perchè le ha regalato tante vittorie e due medaglie iridate: Denise Karbon. Ecco quello che ci ha raccontato.



Denise, parlaci di questo gigante: tecnicamente cosa ne pensi? Non è difficile per pendenza, e la neve sulla pista non sarà troppo dura; c’è molto caldo in America in questo periodo. Sarà una pista non ghiacciata che purtroppo non favorirà le nostre atlete, che non preferiscono questo tipo di neve. Ci sarà un muretto da superare, la principale asperità di questo tracciato.



Quali saranno le favorite? Dico Tina Maze e Anna Fenninger, le prime due favorite sono loro senza alcun dubbio.

Proprio Maze e Fenninger hanno però tre gare alle spalle: questo può fisicamente dare vantaggio a chi come Shiffrin, Brem o Hector aprono di fatto oggi il loro Mondiale? Al contrario: penso invece che il fatto di aver già disputato diverse gare potrebbe avvantaggiarle perchè avranno la carica, l’intensità ideale e l’allenamento necessario per essere le vere protagoniste del gigante.

La nostra principale speranza è Federica Brignone: come la vedi? La vedo bene. Ha una discesa pulita e dovrà far correre gli sci, dovrà soltanto stare attenta a non girare troppo.

E le altre atlete italiane? 

Nadia Fanchini aveva già fatto bene a Beaver Creek e secondo me potrà ripetersi dopo aver disputato altre gare qui ai Mondiali. In questo tipo di competizioni non sbaglia quasi mai… Avrà la carica giusta per interpretare bene questo gigante. Marta Bassino sarà alla sua prima prova nel gigante: vediamo. Poi ci sarà Manuela Moelgg e spero che anche lei faccia bene, ne ha le possibilità.

Parlavamo prima della pista: da quanto si sa non sembra troppo difficile… E’ così. E’ una pista certamente interessante ma che definirei facile, non a livello di quella di Aspen, per fare un esempio, che è molto più competitiva.

Tu ai Mondiali ha vinto due medaglie nel gigante: parlaci di quei giorni. Quelle medaglie le tengo in bella mostra insieme alla coppa di cristallo del gigante, che ho vinto nel 2008. C’è il bronzo di Are nel 2007, e c’è l’argento di Sankt Moritz nel 2003: allora ero una sorpresa, ma arrivai seconda. E poi ci sono stati i tre quarti posti, in gigante e in slalom ai Mondiali del 2009 e nel gigante ai Mondiali del 2011, anche quelli risultati niente male…

Ti piacciono questi Mondiali? Sì, perchè il fatto di poterli vedere la sera e non di mattina, grazie al fuso orario, è una cosa molto positiva: c’è più gente che si può mettere davanti alla televisione e anch’io mi sono appassionata davvero a questi Mondiali. E’ una manifestazione che mi ha coinvolto fino in fondo.

(Franco Vittadini)