Le parole di Claudio Lotito su Lega A, diritti televisivi e Lega Pro hanno suscitato varie reazioni. E’ arrivata anche quella ufficiale del Carpi, società direttamente citata dal presidente della Lazio e non in termini positivi. Sul sito della società modnese si legge: “Ove confermate, le affermazioni del legale rappresentante di un Club di massima serie appaiono, a tacer daltro, del tutto inopportune, fuori luogo, nonchè offensive della dignità e onorabilità della scrivente società, dei giocatori, dello staff tecnico, dei dirigenti, della storia che questi rappresentano e, soprattutto, della tifoseria che, con serietà, correttezza e lealtà, segue da sempre le sorti della propria squadra. () Forse è anche vero, come si legge sui media oggi e si sente chiaramente nella registrazione audio, che qualcuno non sappia manco che esiste.il Carpi. Noi, però, che piaccia o no, ESISTIAMO, e siamo, che piaccia o meno, una società, sì di provincia, ma che ha vinto 4 campionati in 5 stagioni, partendo dai dilettanti e, nellattuale torneo, a 17 giornate dal termine, si trova solitaria in vetta, avendo maturato 10 punti di vantaggio sulla terza in classifica. Quindi, MERITIAMO RISPETTO, da parte di tutti, così come noi, per primi, rispettiamo tutti, siano essi avversari, presidenti, dirigenti, tifosi, arbitri e ogni soggetto operante allinterno del movimento sportivo di cui facciamo parte.“.



Bufera mediatica su Claudio Lotito. Il quotidiano La Repubblica ha diffuso la registrazione di una telefonata avvenuta il 28 gennaio scorso tra Claudio Lotito e il direttore generale dell’Ischia Isolaverde (società di Lega Pro) Pino Iodice. Questo il tratto iniziale della conversazione: “Ti faccio un discorso: secondo te in Lega di A decide Maurizio Beretta? Sai cosa decide? Zero. E allora: il presidente (di Lega Pro Macalli, ndr) fra un anno e mezzo va a casa da solo, l’accompagno io, e rappresenta zero“. Lotito è coinvolto anche nel campionato di terza divisione come presidente della Salernitana, e ha proposto il suo piano per cambiarne l’assetto strutturale ai vertici: “Viene fatta una commissione strategica, tre presidenti, uno del Nord, uno del Centro, uno del Sud, e ogni 20 giorni vedono l’attuazione del programma. Il direttivo viene tolto, Pitrolo (vicepresidente di Lega, ndr), quello, tutti. Chi viene eletto va lì a lavorare. E vi tranquillizzo, io non sono candidato a niente, non m’interessa, voglio salvare la Lega Pro. Se la Lega Pro nel giro di dieci giorni non trova un gruppo di maggioranza che io in questo momento ho su questo progetto che ti ho detto, ti spiego che succede. Il 16 abbiamo l’assemblea, a me non cambia, ho preso 100mila euro, ma 4 milioni l’anno ci metto nella Salernitana. Se non si risolve ‘sto problema, il 16 non arrivano i soldi, perché non ci sono“. Lotito ha poi aggiunto una considerazione colorita sul tema dei diritti televisivi per la Serie A: “Ho detto ad Abodi (presidente della Lega di B, ndr): Andrea, dobbiamo cambiare… Se me porti su il Carpi… Una può salì… Se mi porti squadre che non valgono un c… Non fra due o tre anni non c’abbiamo più una lira. Perché io quando vado a vendere i diritti televisivi, che abbiamo portato a 1,2 miliardi grazie alla mia bravura, perchè sono riuscito a mettere d’accordo Sky e Mediaset, come in dieci anni mai nessuno, fra tre anni se c’abbiamo Latina, Frosinone, chi c… li compra i diritti? Non sanno manco che esiste, Frosinone. Il Carpi… E questi non se lo pongono il problema!“. Nell’odierna assemblea di Lega A svoltasi a Milano, Lotito ha poi spiegato: “Non si deve confondere il senso del ragionamento. C’è un problema: il sistema sta saltando, io ho posto il problema. La situazione è drammatica, non ci sono le risorse. O condividiamo una posizione altrimenti salta tutto. Ho un programma per rilanciare la Lega Pro. Inutile cacciare il presidente (Macalli, ndr). Beretta conta zero non perché lui conta zero, ma perché il programma lo decide l’insieme dei 20 presidenti di A. Sul mio programma è d’accordo la maggioranza dei club di Lega Pro“.

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