A Twickenham l’Italia perde 47 a 17 contro l’Inghilterra. Nonostante il punteggio, gli azzurri mostrano maggiore convinzione rispetto alla partita con l’Irlanda e vanno in meta al 4′ con Parisse, senza che però Haimona riesca a trasformare per altri due punti. I britannici impiegano 20 minuti a reagire quando finalmente Ford porta i primi 3 punti ai suoi e, al 24′, B. Vunipola trova anche la loro prima meta, assegnata dall’arbitro e dal tmo nonostante il fatto che il placcaggio di Gori su Haimona avesse portato l’azione parzialmente oltre la linea laterale. Al 27′ Joseph realizza la sua prima meta e Ford trasforma. Prima della ripresa, l’Italia evita di subire altri 5 punti grazie a Castrogiovanni, ma il mediano d’apertura di Lancaster ha scaldato il piede e porta altri 3 punti al 46′. Al 50′ Morisi cerca di accorciare le distanze andando in meta anche se Haimona non è proprio in giornata e non riesce a trasformare. Al minuto 55, gli azzurri pagano un’incertezza lasciando scappare B.Youngs che realizza una meta battendo veloce la punizione a favore, a cui si somma la trasformazione di Ford, preciso inoltre su punizione anche 2 minuti più tardi. Joseph al 61′ aggiunge un’altra meta al suo bottino personale, che gli varrà anche il titolo di man of the match, trasformata implacabilmente da Ford, sostituito da un Cipriani che impiega solo un minuto per andare in meta e trasformare al 64′. L’ultima meta inglese è firmata da un altro subentrato, Easter al 69′ con trasformazione di Cipriani, prima dell’ultimo attacco ospite che vale la seconda meta del match di Morisi al 79′, trasformata da Allan, entrato al posto di Haimona. L’Italia mostra carattere davanti alla potenza degli avversari, evidenziando come la squadra sia comunque ancora alla ricerca di un equilibrio tra attacco e difesa, oltre a dover perfezionare il gioco di rimessa.  Dopo un primo tempo molto combattuto, la ripresa vede dominare i padroni di casa con lunghe corse in meta. Le fatiche del primo match di settimana scorsa devono pesare ancora inizialmente sui giocatori inglesi che dopo, aver carburato nella prima frazione, si ritrovano pronti nel secondo tempo a schiacciare l’avversario.  La Nazionale azzurra paga la mancanza di concentrazione che l’affligge poco dopo l’inizio della ripresa, come dimostra la meta di Youngs. Gioca meglio in fase offensiva rispetto allo scontro con l’Irlanda ma deve comunque organizzare meglio il suo gioco, specie sulle rimesse laterali.  Al 90% la prima meta degli inglesi non era da convalidare, visto che Gori oltrepassa la linea laterale nel placcaggio di Vunipola. Oltre a ciò, prende anche probabilmente la decisione meno opportuna in un altro paio di situazioni meno incisive. Gran partita del tre quarti centro inglese con due belle ed importanti mete. Il numero 13 che gioca nel Bath Rugby, si muove con grande rapidità ed agilità, oltrepassando facilmente le linee italiane e dà fastidio su quasi tutti i palloni. (Alessandro Rinoldi) 



Finisce la partita del Sei Nazioni a Twickenham con il successo inglese per 47-17. Risultato netto, ma l’Italia comunque è piaciuta di più rispetto alla scorsa uscita con l’Irlanda. Lo dimostrano le tre mete segnate, della quale l’ultima al 39′ della ripresa con Morisi – due mete oggi per lui, una giornata da ricordare. La trasformazione di Allan ha fissato il risultato finale: sconfitta netta doveva essere e sconfitta netta è stata, ma almeno si sono visti chiari segnali di miglioramento da parte degli uomini del c.t. Brunel. 



L’Italia gioca bene anche ad inizio secondo tempo, ma contro l’Inghilterra non basta e alla lunga il punteggio diventa pesante. Nella prima fase del secondo tempo da segnalare la bella meta di Morisi dopo un calcetto di Sarto. Purtroppo anche stavolta Haimona non trova i pali, ma soprattutto dopo il momentaneo 18-10 i padroni di casa si scatenano e allungano definitivamente, fra calci piazzati e tre mete tutte trasformate, prima di Youngs, poi di Joseph e infine di Cipriani. Gli azzurri non meritano un passivo così pesante, ma è anche vero che per competere bisogna reggere anche alla distanza.



Primo tempo: A Twickenham l’Italia combatte con l’Inghilterra e a fine primo tempo il tabellone dice 15 a 5 per i brittanici. Gli azzurri partono alla grande e da una palla recuperata, dopo una bella azione di Morisi a sfondare il versante sinistro, Parisse riesce ad andare in meta al 4′. Haimona purtroppo non trasforma da posizione defilata e i padroni di casa impiegano venti minuti a rispondere come ci si aspetta dal XV delle Rose quando Ford centra i pali su calcio piazzato smuovendo il punteggio per i suoi. Pochi minuti dopo arriva anche la prima meta dell’Inghilterra con B. Vunipola che, a giudizio dell’arbitro Lacey, riesce a schiacciare il pallone a terra, non ravvisando che Gori era riuscito a trascinare l’azione complessiva del portatore di palla oltre la linea laterale del campo. Ford manca la trasformazione ma può riscattarsi già al 27′, grazie alla meta di Joseph, determinando il risultato finale della prima frazione. Al 40′ Castrogiovanni difende molto bene su Haskell, evitando molto probabilmente un ulteriore meta e dando morale agli azzurri. Ribalta lo svantaggio iniziale ma, visto il primo tempo, non sembra la solita potente Inghilterra.  Bisogna ragionare di più anche se è stata penalizzata da decisioni dubbie.

L’Inghilterra “mette le cose a posto” con due mete consecutive (solo la seconda trasformata) e passa in vantaggio con il risultato che è ora sul 15-5. C’è però da dire che la prima di queste due mete fa molto discutere: Gori placca Vunipola e gli impedisce di andare oltre la linea di meta, eppure dopo avere visionato la moviola il TMO dà ragione all’Inghilterra. Per quanto abbiamo visto, decisione scorretta che ha ribaltato il risultato (8-5) prima che una meta di Joseph e la successiva trasformazione portassero il vantaggio inglese in doppia cifra per l’attuale 15-5.

Brutto infortunio per il numero 15 Brown e alcuni minuti d’interruzione per Inghilterra-Italia, partita della seconda giornata del Sei Nazioni 2015. Il giocatore inglese si è fatto male in un contrasto con Masi che era lanciato verso la linea di meta in seguito ad uno splendido calcetto di Haimona in una azione nella quale l’Italia ha sfiorato la seconda meta. Dopo la ripresa del match è arrivata la punizione di Ford che ha dato i primi punti all’Inghilterra (3-5), ma l’inizio di partita italiano è stato davvero ottimo.

Ottimo inizio azzurro a Twickenham coronato dalla meta del capitano Sergio Parisse. L’azione nasce da una touche vinta, poi con una serie di passaggi il pallone giunge al numero 8 azzurro, che con una finta si libera del diretto avversario e s’invola oltre la linea di meta, vanamente placcato dagli avversari. Peccato solo per la mancata trasformazione di Haimona, che fallisce di un soffio, ma l’inizio azzurro è decisamente meglio del previsto.

Tutto è pronto allo stadio di Twickenham per la partita valida per la seconda giornata del Sei Nazioni 2015 di rugby. Andiamo allora a vedere quali sono le formazioni ufficiali delle due squadre, che gli allenatori hanno comunicato nei giorni scorsi.  15 Brown; 14 Watson, 13 Joseph, 12 Burrell, 11 May; 10 Ford, 9 B. Youngs; 8 B. Vunipola, 7 Robshaw, 6 Haskell; 5 Kruis, 4 Attwood; 3 Cole, 2 Hartley, 1 Marler. A disposizione: 16 T. Youngs, 17 M. Vunipola, 18 Brookes, 19 N. Easter, 20 Croft, 21 Wigglesworth, 22 Cipriani, 23 Twelvetrees. All. Lancaster.  15 McLean; 14 Sarto, 13 Morisi, 12 Masi, 11 Venditti; 10 Haimona, 9 Gori; 8 Parisse. 7 Bergamasco 6 Minto; 5 Bortolami, 4 Biagi; 3 Castrogiovanni, 2 Ghiraldini, 1 De Marchi. A disposizione: 16 Manici, 17 Aguero, 18 Chistolini, 19 Furno, 20 Vunisa, 21 Palazzani, 22 Allan, 23 Bisegni. All. Brunel.

In attesa di vivere la partita del Sei Nazioni 2015, ricordiamo l’ultimo precedente giocato allo stadio Twickenham di Londra. Era il 10 marzo 2013 e si tratta di un ricordo piacevole per l’Italia, che nel contesto del Sei Nazioni probabilmente migliore della sua storia sfiorò l’impresa anche a casa dei maestri inglesi, perdendo infine 18-11, lo scarto più ridotto in tutti i confronti giocati fra le due Nazionali nel tempio della palla ovale. Addirittura, l’unica meta fu segnata dall’azzurro Luke McLean, alla quale vanno aggiunti due calci di punizione di Luciano Orquera. L’Inghilterra ebbe la meglio solo grazie a sei calci piazzati di Toby Flood, ma l’ottima prestazione dell’Italia fu certificata dal titolo di Mvp assegnato ad Andrea Masi. Sono passati due anni, sembra un’era geologica: oggi per l’Italia sarà più difficile fare bella figura…

Alle ore 15.30 di oggi, di scena la sfida fra la nazionale inglese di rugby e quella italiana, match valevole per il noto 6 Nazioni, una delle manifestazioni più importanti per quanto riguarda la sfera ovale. Si tratta della ventunesima gara fra la squadra azzurra allenata dal commissario tecnico Jacques Brunel, e appunto i britannici guidati da Stuart Lancaster. Queste le sensazioni del capitano della nazionale italiana Sergio Parisse in vista del big match: «Anche se gli inglesi stanno giocando ad un livello veramente alto, sono certo che loro siano consapevoli del fatto che non è mai facile giocare contro lItalia. Arrivano da una grande vittoria a Cardiff e, per esperienza, questo potrebbe influire in qualche modo sulla gara. Sono situazioni che ho vissuto, è una possibilità. Il numero 8 dellItalia esalta lo stadio di Twickenham, il più capiente impianto in Inghilterra, secondo solamente al mitico Wembley: «Ogni volta giocare a Twickenham è un grande piacere prosegue Parisse – un onore per qualsiasi giocatore di rugby. LItalia viene dalla sconfitta bruciante contro lIrlanda, una gara che secondo il rugbista di origini argentine, bisognerà dimenticare il prima possibile: «Arriviamo da una sconfitta interna contro lIrlanda frustrante per come è maturata, sapevamo che avremmo potuto perdere contro gli irlandesi, ma non è stato bello il modo in cui la gara è andata, il fatto che non abbiamo giocato il nostro rugby, non abbiamo imposto nulla. Non abbiamo giocato come avremmo potuto, questo è quello che vogliamo cambiare domani. Da lunedì abbiamo cercato di non pensare più allIrlanda, io per primo, pur odiando perdere, ho cercato di essere positivo quanto più possibile, a spronare la squadra nel modo giusto.

Padroni di casa nettamente favoriti nella partita della seconda giornata del Sei Nazioni 2015. A Twickenham la vittoria dell’Italia (segno 2) è considerata un’impresa praticamente impossibile, quotata a 18 dall’agenzia di scommesse Snai, mentre il successo inglese (segno 1) è quotato a 1,01: non vale nemmeno la pena di scommetterci… Per il pareggio (segno X) si arriva a 60, visto che è un esito non molto frequente nel rugby. Con un handicap di 28 punti pesantissimo sia il segno 1 sia il segno 2 pagano 1,90 volte la posta in palio: per il segno 2 basterà una sconfitta dell’Italia con meno di 28 punti di scarto (oppure un pareggio o una vittoria azzurra), mentre per il segno 1 l’Inghilterra dovrà vincere di almeno 29 punti. In caso di vittoria inglese di esattamente 28 punti, il segno X è quotato a 18.

Tornano le emozioni del Torneo Sei Nazioni di rugby: si gioca oggi, sabato 14 febbraio 2015, la seconda giornata del prestigioso torneo di rugby, che vede gli azzurri impegnati alle ore 15.30 (le 14.30 locali) allo Stadio Twickenham di Londra contro la Nazionale inglese. Il pronostico è chiuso: l’Inghilterra è favoritissima, servirebbe un miracolo agli azzurri del c.t. Jacques Brunel per fare risultato in questo tempio della palla ovale. Sia la storia sia l’attualità parlano a favore dell’Inghilterra: i precedenti ci dicono che l’Italia ha sempre perso contro la Nazionale della Rosa, unica squadra del Sei Nazioni contro cui non abbiamo mai vinto nemmeno una volta. Se questo non bastasse, è quanto abbiamo visto settimana scorsa a spingere in modo ancora più netto il pronostico dalla parte della squadra allenata da Stuart Lancaster. L’Inghilterra infatti è andata a vincere in Galles impresa mai semplice per nessuno con una fenomenale rimonta nel secondo tempo dopo avere molto sofferto nella prima parte del match (vittoria 16-21, all’intervallo era 16-8 per il Galles), mentre l’Italia ha ceduto in casa con un eloquente 3-26 al cospetto dell’Irlanda. Neanche il più acceso tifoso degli azzurri forse spera nella vittoria, ma quanto meno ci auguriamo di vedere una buona prestazione da parte dell’Italia, che faccia la sua parte facendo soffrire i padroni di casa e segnalando una inversione di tendenza. Sembrano lontanissimi i ricordi del 2013, quando l’Italia fu in grado di vincere due partite e pure di venire qui a Twickenham a mettere in seria difficoltà l’Inghilterra, perdendo 18-11. Da allora solo sconfitte nel Torneo e ben poche soddisfazioni anche nel resto dell’anno, sia dalla Nazionale sia per quanto riguarda le squadre di club. Un’involuzione che ha spinto qualcuno oltre Manica a chiedere l’esclusione dell’Italia dal 6 Nazioni, ma che soprattutto ci preoccupa in vista dei Mondiali, che si disputeranno in autunno proprio in Inghilterra. Per i padroni di casa, un’ulteriore spinta a fare bene in quest’anno così importante. Come già nella passata edizione, tutto il Sei Nazioni e quindi anche Inghilterra-Italia sarà trasmesso in diretta tv in chiaro ed in esclusiva da Dmax, canale che appartiene a Discovery Channel e che si trova al numero 52 del digitale terrestre gratuito, al 28 di Tivùsat e al numero 136 della piattaforma satellitare Sky. Per la partita dell’Italia, l’appuntamento sarà con la telecronaca e il commento tecnico di Antonio Raimondi e Vittorio Munari e i contributi da bordo campo dell’inviato Francesco Bissolotti, che sono i volti di questa emittente che punta molto sul rugby, con in aggiunta alle partite live anche una serie di trasmissioni dedicate alla palla ovale, con approfondimenti tecnici ma anche di colore. L’esperienza andrà molto oltre la tv: infatti, D Max in queste settimane vivrà di rugby anche sui social network ufficiali del canale (Facebook, Twitter, YouTube) e sull’account Twitter dedicato @ImmischiatoDMAX, oltre che in una sezione dedicata sul sito www.6nazioni.dmax.it, la speciale piattaforma web pensata per accompagnare la nuova esperienza televisiva del torneo e che garantirà anche la diretta streaming video agli utenti che non potessero mettersi davanti a un televisore all’ora delle partite. Oltre a Dmax, informazioni utili sul web si troveranno anche tramite la pagina Facebook (Federazione Italiana Rugby) e il profilo Twitter (@Federugby) della Federazione Italiana, ma anche quelli ufficiali del torneo Rbs 6 Nations, che in italiano è @RBSSei.

LA DIRETTA LIVE NON PIU’ DISPONIBILE

Il tabellino

Inghilterra-Italia

 

Punteggio finale: 47-17


Mete: 
4′ Parisse (I); 24′ B.Vunipola (Eng); 27′ Joseph (Eng); 50′ Morisi (I); 55′ B.Youngs (Eng); 61′ Joseph (Eng); 64′ Cipriani (Eng); 69′ Easter (Eng); 79′ Morisi (I).
Trasformazioni: 
29′, 56′, 63′ Ford (Eng); 64′ Cipriani (Eng); 79′ Allan (I).
Calci piazzati realizzati: 
20′, 46′, 58′ Ford (Eng)
Drop: 
Nessuno.All.LancasterMarler; Hartley; Cole; Attwood; Kruis; Haskell; Robshaw; B.Vunipola; B.Youngs; Ford; May; Burrell; Joseph; Watson; Brown.
A disp.: T.Youngs; M.Vunipola; Brookes; Easter; Croft; Wigglesworth; Cipriani; Twelvetrees.
All. BrunelDe Marchi; Ghiraldini; Castrogiovanni; Biagi; Bortolami; Minto; Bergamasco; Parisse; Gori; Haimona; Venditti; Masi; Morisi; Sarto; Mclean.
A disp.: Manici; Aguero; Chistolini; Furno; Vunisa; Palazzani; Allan; Bisegni.
Arbitro: John Lacey
Ammoniti: Nessuno.