Niente da fare per la Roma che ne ha provate tante ma non è riuscita a sbloccare lo 0-0 in casa contro il Parma. Se non altro i giallorossi guadagnano una lunghezza sul Napoli in ottica secondo posto, ma rischiano di scivolare a meno 9 dalla Juventus che sarà di scena a Cesena nel posticipo. Il Parma invece sale a quota 10: ora il penultimo posto del Cesena dista 5 punti mentre il terzultimo del Cagliari 10 (a 21 il Chievo quartultimo). Prossima giornata: la Roma giocherà a Verona domenica 22 febbraio 2015 (ore 15:00), il Parma in casa contro l’Udinese lo stesso giorno alla stessa ora.
Gestione ottimale. La Roma si lamenta per un rigore al 59′ ma il contatto tra Cassani e Doumbia sembra non essere sanzionabile.
La Roma vuole subito mettere le cose in chiaro e cerca di prendere in mano il pallino del gioco con un ampio possesso palla. Il Parma, non potendo contare sugli stessi mezzi degli avversari, non può che aspettare racchiusa nella propria metà campo per poi ripartire in contropiede. Ma se gli inserimenti senza palla di Nocerino (6,5) creano apprensione alla coppia Manolas (5,5)-Mapou (6), lo stesso non può dirsi dell’apporto di Rodriguez (5,5) da una parte e Varela (5) dall’altra piuttosto anonimi e poco inclini a sfruttare le ripartenze. Vista la buona organizzazione del Parma, la Roma cerca di infilare la difesa gialloblu con l’arma dei lanci lunghi: al 5′ De Rossi (5,5) cerca l’inserimento di Keita (5) ma Mirante (6) esce e fa palla sua in presa alta. Un minuto più tardi prima iniziativa della squadra di Donadoni con Varela (5) che mette in mezzo dalla destra; il cross è di facile lettura ma De Sanctis (6), dopo essersi avventato sul pallone, si scontra con Mapou e perde la sfera. Difesa della Roma che prontamente allontana però la potenziale minaccia. I padroni di casa alzano i ritmi e al 22′ sfiorano il gol del vantaggio con Ljajic (6,5): dopo un tentativo di Gervinho (5,5) rimpallato dalla difesa del Parma, è l’ex Fiorentina a trovarsi sul piede la chance dell’1-0 ma il suo tiro viene murato in extremis da Cassani (6). In questo primo tempo la Roma ha peccato di dinamismo; troppo prevedibile la manovra dei giallorossi soprattutto per una squadra come il Parma che si difende in 11 uomini. Proseguiamo con la cronaca: al 37′ botta al volo di Florenzi (6) parata da Mirante senza problemi mentre sul ribaltamento di fronte colpo di testa di Belfodil (5,5) che non inquadra lo specchio della porta. Prima dell’intervallo la Roma velocizza timidamente la manovra e crea due buone occasioni con Ljajic, iniziativa personale conclusasi con un tiro sul fondo di non molto, e Keita, zuccata parata a terra da Mirante. Parma che per adesso resiste: giusto lo 0-0 al termine dei 45′ iniziali. La gara non offre spunti piacevoli. Ritmi bassi e poco spettacolo tra due squadre che non sono riuscite a creare interessanti palle gol. VOTO ROMA 5,5 – I giallorossi deludono al termine di un primo tempo giocato senza dinamismo. Troppo statica la manovra degli uomini di Garcia, pericolosi soltanto al 22′ con Ljajic. E’ l’unico che crea problemi alla difesa del Parma. Due occasioni che portano la sua firma. Lento e impacciato; il centrocampista si fa notare soltanto con un colpo di testa parato da Mirante. Con orgoglio e professionalità i ducali tengono testa alla seconda squadra della Serie A. Grande lavoro sporco per l’ex Milan. Buoni inserimenti senza palla. Inconcludente in questi primi 45′ di gioco. Un solo episodio da segnalare: protesta Nocerino per una spinta di Manolas. Giusto non concedere il calcio di rigore. (Federico Giuliani)
Roma
Non viene praticamente mai impegnato dai giocatori del Parma. Un solo brivido corso nel primo tempo quando perde palla in seguito a un cross innocuo di Varela.
Una scheggia. Il piccolo giallorosso spinge molto anche se a ritmo un po’ alternato.
Prezioso sui palloni alti. In difesa non soffre mai le iniziative avversarie.
Belfodil non lo impensierisce mai. Giornata di relax o quasi per il centrale della Roma.
Uno dei più positivi della truppa giallorossa. L’inglese disputa un egregio primo tempo salvo poi adombrarsi a inizio ripresa. Nel finale ha due grandi occasioni che non riesce a sfruttare: coglie una traversa e manda alto un bel cross di Florenzi. Il suo mestiere, però, non è quello di buttarla dentro ed è giustificato.
Il cuore della Roma. Nella ripresa sfiora più volte il gol. Apprezzabile pure nelle vesti di assist man; offre a Doumbia su un piatto d’argento il possibile pallone dell’1-0 ma il compagno spreca malamente.
Il capitano odierno non disputa un buon match. Non è ancora al 100% e si vede. La sua regia è approssimativa e senza avere accanto uno come Pjanic si nota ancora di più (dal 58’VERDE 6,5 – Buon impatto sul match per il giovane prodigio giallorosso. Mette in mezzo un assist al bacio che Cole spedisce sulla traversa. Ci riprova nel finale con un tiro alto di non molto).
Contributo piatto. Il maliano è lento e privo di idee. Si fa notare giusto con un paio di colpi di testa in mischia.
Forse ancora aveva ancora la testa ai festeggiamenti per la vittoria della sua Costa d’Avorio in Coppa d’Africa. L’ex Arsenal non regala mai accelerate degne del suo nome. Un solo tiro all’attivo deviato da Mirante.
Un corpo estraneo nella manovra offensiva della Roma. Fischiato dall’Olimpico al momento dell’uscita dal terreno di gioco (dall’84’SANABRIA -SV).
Nel primo tempo è stato il migliore dei suoi ma nel secondo è calato vistosamente fino a scomparire dai radar (dal 76’PAREDES 5,5 – Non incide come avrebbe sperato Garcia).
Ottiene uno scialbo pareggio con l’ultima della classe: no, non c’è di che esser soddisfatti. La Roma gioca male e neppure le correzioni a partita in corso riescono a dare una scossa ai giallorossi.
Parma
Bravo e attento a respingere su Gervinho quindi ok anche sugli innumerevoli corner in favore della Roma.
Salva un gol fatto deviando una conclusione a colpo sicuro di Ljajic. Pensa più a difendere che non ad attaccare (dal 91’FEDDAL – SV).
Buona prova per il difensore del Parma. Annulla Gervinho e aiuta Lucarelli su Doumbia.
Il capitano ci mette tutta l’esperienza possibile. Bravo a tenere in piedi la difesa del Parma.
Soffre più del dovuto rispetto ai compagni di reparto. Ammonito nel finale per un fallo su Verde.
Tanto lavoro sporco ma poca utilità ai fini della manovra ducale (dall’85’LODI – SV).
Lotta e corre per ampi tratti di gara. Non è un regista nato ma non fa rimpiangere lo squalificato Galloppa.
Un fantasma o quasi. Sbaglia un’infinità di palloni e non riesce mai a portare a compimento una ripartenza della sua squadra (dal 77’PALLADINO 6 – Regala maggiore equilibrio al Parma nei minuti finali).
Finisce la gara stremato. Finché ha fiato si inserisce senza palla e torna in fase di copertura. Non si arrende mai.
Resistenza invidiabile per uno degli ultimi arrivati in casa Parma. Prestazione di sostanza.
Non si rende mai pericoloso ma quanto meno usa il suo fisico per guadagnare punizioni e far salire la squadra.
In una situazione paradossale riesce a portare a casa un punto dall’Olimpico contro la Roma. Da applausi.
(Federico Giuliani)