La Lazio vince al Friuli grazie a un rigore trasformato da Candreva nel primo tempo. La squadra del presidente Lotito è riuscita a mantenere il vantaggio, contenendo senza troppa fatica la reazione dellUdinese. Grazie a questa vittoria i biancocelesti insidiano la zona Champions League raggiungendo il quinto posto, distante 5 punti dal terzo, occupato dal Napoli. Nel prossimo turno la Lazio affronterà il Palermo allOlimpico mentre lUdinese sarà in scena al Tardini contro il Parma. La squadra di Stramaccioni non riesce a pungere a dovere trovando parecchi ostacoli nel costruire occasioni. Nonostante le sostituzioni portino maggiore dinamicità, la squadra bianconera non riesce a riaprire il match. I biancocelesti vincono una partita molto difficile ritrovando i tre punti. Lottima fase difensiva, impreziosita da movimenti rapidi e precisi atti a far scattare la trappola del fuorigioco, manda in confusione gli avversari. Sul rigore concesso alla Lazio fa la cosa giusta. Nel secondo tempo le eccessive proteste lo condizionano un po troppo.



Udinese Lazio ha chiuso il primo tempo sul parziale di 0-1. Decide il cucchiaio di Candreva dagli undici metri. Stramaccioni per la sfida odierna schiera i suoi con il 3-5-2. Il tecnico bianconero deve rinunciare agli infortunati Kone e Pasquale e agli squalificati Geijo e Domizzi. Di fronte a Karnezis troviamo Wague, Danilo e Piris. Sulle fasce spazio a Widmer e Gabriel Silva, mentre in zona nevralgica ci sono Bruno Fernandes, Allan e Badu. In avanti ritorna Di Natale assistito da Thereau. Pioli, alle prese con numerose assenze, risponde con il 4-3-3. Tra i pali Berisha al posto di Marchetti, squalificato, in difesa Basta, De Vrij, Mauricio e Radu, a centrocampo Onazi, Biglia e Parolo. In attacco ritorna Felipe Anderson. Insieme a lui Candreva e Klose. Arbitra Davide Massa della sezione di Imperia. LUdinese parte forte. Ritmi alti e grande affollamento a centrocampo. Dopo una prima fase di combattimento nella zona centrale del campo i bianconeri spostano in avanti il proprio baricentro cercando di bucare la difesa laziale. Bruno Fernandes e Thereau si muovono tra le linee cercando di premiare i continui movimenti in profondità di Totò Di Natale. La linea difensiva ospite resta però estremamente concentrata. Pochissime disattenzioni e movimenti sincronizzati garantiscono una serie cospicua di fuorigioco collezionati dai bianconeri. Considerate le difficoltà a penetrare per vie centrali, Widmer prova a dialogare nello stretto con Bruno Fernandes per poi cercare il tiro dal limite. Conclusione sbilenca, Berisha senza particolari problemi blocca. La Lazio si affida invece a rapidi contropiedi condotti dagli improvvisi cambi di passo di Candreva e Felipe Anderson. I vari suggerimenti per gli inserimenti di Parolo e Biglia vengono però bloccati da Badu e Danilo. Al 23esimo la Lazio ottiene un calcio di rigore. Wague nel tentativo di anticipare Klose commette fallo regalando a Candreva la possibilità di rifarsi di quel rigore sbagliato allandata proprio contro lUdinese. Lex di turno non sbaglia, superando Karnezis con un cucchiaio biricchino. Il pubblico del Friuli nonostante la decisione di Massa sia inopinabile protesta ferocemente coinvolgendo anche Stramaccioni e i giocatori bianconeri. La Lazio invece non perde la testa. Danilo deve fare gli straordinari per evitare ulteriori dispiaceri a Karnezis. I biancocelesti, negli ultimi dieci minuti della prima frazione, provano ad abbassare i ritmi proponendo lunghe fasi di possesso palla. Di Natale prova a battere Berisha con un pallonetto, ma il suo tentativo è troppo debole. Vedremo se nella ripresa i bianconeri riusciranno a rimettere tutto in discussione DANILO 6,5 WAGUE 5,5 CANDREVA 6,5 ONAZI 4,5 (Francesco Davide Zaza)



Tiene a galla i suoi, specie nel secondo tempo, proponendo ottimi interventi.

Una sua ingenuità costa cara. Si riprende con il passare del tempo ma si porta dietro molta insicurezza.

Anticipa numerose volte l’avversario risolvendo situazioni potenzialmente pericolose.

Qualche indecisione di troppo. Poco incisivo negli interventi.

Raramente riesce a ottenere il fondo. Va comunque registrata la solita prestazione di quantità.

Decisivo nel secondo tempo con numerosi recuperi. Spende ogni energia in corpo.

In molte occasioni dà l’impressione di essere ostaggio delle proprie qualità. La sua presenza in campo garantisce maggior fluidità alla manovra.



(dal 16’ s.t. GUILLHERME 6,5 Toglie fiato agli avversari, sfiorando anche il gol nel secondo tempo. )

Si impegna tantissimo disturbando continuamente il portatore di palla.

Spesso si fa intimidire dall’avversario. Poco coraggioso.

(dall’8’ s.t. EVANGELISTA 5,5 Non riesce a emergere, nascondendosi troppo.)

Si muove bene tra le linee provando a lanciare in velocità Di Natale o i centrocampisti. (dal 32’ s.t. AGUIRRE s.v.)

Si fa pescare troppe volte in fuorigioco. Nelle poche occasioni che gli capitano ragiona troppo mancando di lucidità.

All. STRAMACCIONI 5,5 Le trame offensive risultano prevedibili e facilmente gestibili dall’avversario. Nella ripresa la squadra non riesce a spingere sull’acceleratore rimanendo in balia degli ospiti.

Rimane attento e concentrato fino alla fine. Interventi difficili e decisivi.

Dopo un primo tempo incerto si prende gli applausi del suo ex pubblico nella ripresa. Discese rapide e ottime chiusure.

Non molla Di Natale mantenendo sempre un occhio aperto per gli inserimenti dei centrocampisti avversari.

Chiude con efficacia e coraggio più volte gli avversari. Sarà questo il vero Mauricio?

Sceglie bene i tempi di intervento. Vigile e coraggioso fino allo scadere.

Sbaglia molti palloni, interviene spesso in ritardo. Prestazione da dimenticare in fretta.

(dal 1’ s.t. CATALDI 6 Si mette a disposizione della squadra dando una mano in entrambe le fasi.)

Prestazione incolore. Compie troppi errori che rischiano di causare danni irreparabili.

Punge con coraggio e si inserisce con ambizione.

Lo si può trovare a lottare nella propria area o a macinare gioco e idee nei pressi della porta avversaria. Onnipresente.

(dal 26’ s.t. KEITA BALDE 6 Si allarga spesso propendo sempre una soluzione in più in fase di contropiede.)

Si procura il rigore che decide il match. Lavoro oscuro, ma importante. (dal 30’ s.t. PEREA s.v.)

Rieccolo. Quando ha la palla tra i piedi difficilmente sbaglia. Pericolo costante.

All. PIOLI 6,5 Legge bene il match mettendo a nudo i limiti degli avversari. Squadra attenta e in fase di rigenerazione dopo gli ultimi risultati negativi.

(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)