Il Bayern Monaco si ferma a Leopoli. Merito dello Shakhtar di Lucescu che ferma sullo 0-0 in casa i bavaresi. Tutto rimandato dunque alla gara di ritorno dove per gli uomini di Guardiola sarà obbligatorio vincere. Gli uomini di Lucescu mettono in mostra un ottimo atletismo combinato a grinta e concentrazione. Ne viene fuori una prestazione impressionante. La macchina Bayern non è poi così inarrestabile La squadra incontra più difficoltà del previsto. Non riesce a mantenere la calma appropriata sbagliando molto e perdendo ben presto la tranquillità necessaria per venir fuori da una gara complicata. Inizialmente prova a lasciar giocare poi landamento del match gli fa cambiare idea. Mantiene lordine con carattere non disprezzando luso dei cartellini.



Shakhtar Donetsk Bayern Monaco ha chiuso il primo tempo sul parziale di 0-0. Lucescu per tentare unimpresa apparentemente impossibile sceglie il 4-4-2. In porta Pyatov, difesa composta da Srna, Kucher, Rakitskyi e Schevchuv, mentre a centrocampo si sistemano Fred, Fernando, Douglas Costa e Alex Texeira. In attacco spazio a Taison e Luiz Adriano. Pep Guardiola per la sfida odierna sceglie di schierare i suoi con il 3-4-3, da qualche mese simbolo di resilienza e densità. Il tecnico catalano deve rinunciare a Benatia, fuori per un guaio muscolare, Lahm, Thiago Alcantara e Javi Martinez. Tra i pali il solito Neuer, trio difensivo formato da Bernat, Boateng e Rafinha con Xabi Alonso nel ruolo di play maker basso a ridosso della linea difensiva. Schweinsteiger, centrocampista centrale, è affiancato da Alaba e Ribery, mentre il tridente offensivo è composto da Robben, Gotze e Muller. Soltanto panchina per Lewandowski. Arbitra lo spagnolo Undiano Mallenco. Ritmi intensi a Leopoli fin dal fischio dinizio. Il Bayern, come prevedibile, prova a fare la partita spingendo gli avversari verso la propria porta. I bavaresi nei primi due minuti creano due importanti occasioni. La prima non viene capitalizzata da Rafinha che preferisce tirare da fuori area piuttosto che avanzare a campo aperto. Poco dopo, Schweinsteiger si inserisce bene in area mancando per poco lappuntamento con il gol. Al settimo minuto Robben ci prova con un tiro al volo da schema su corner, ma la conclusione desta perplessità. Lolandese, tra i più attivi nei primi minuti di gioco, dopo aver fatto fuori 3-4 avversari verticalizza in area per Muller che calcia male graziando Pyatov. Lo Shakhtar dopo una prima fase di panico e smarrimento assume coraggio pressando alto e mettendo aggressività e temperamento nei contrasti a centrocampo. I giocatori del Bayern di fronte ai numerosi problemi in fase di manovra si innervosiscono parecchio. Così Mallenco ammonisce Rafinha e Xabi Alonso. Il primo squillo dei padroni di casa arriva a metà tempo. Rakitskyi ci prova con una rasoiata da fuori area neutralizzata da Neuer. Gli ospiti rispondono con un tiro di Ribery da fuori area seguente a una rapida percussione di Robben. Nel finale, Srna salva il risultato anticipando provvidenzialmente Gotze lanciato in profondità da Muller. SRNA 7 SCHEVCHUK 5,5 ROBBEN 6,5 RAFINHA 5 (Francesco Davide Zaza twitter@francescodzaza)



Mostra attenzione e coraggio non abbassando mai la guardia.

Aggredisce con metodo sulla fascia rifornendo continuamente il gruppo di quella spinta morale necessaria.

Sempre attento e vigile nelle chiusure. Bene nel gioco aereo.

Si mostra in più occasioni risoluto e pragmatico. Rischia di rovinare tutto con un disimpegno errato nel finale ma la fortuna lo assiste.

Soffre un po’ troppo sulla sinistra regalando spesso troppi metri a Robben.

Cocciuto ed esigente, non molla la presa andando sempre ad aggredire Xabi Alonso. Bella sopresa.

Controlla le trame avversarie interpretando benissimo il ruolo di centrocampista arretrato.



I suoi cambi di passo improvvisi preoccupano non poco gli avversari. (dal 33’ s.t. MARLOS s.v.)

Perde molti palloni ma lavora molto bene in fase di non possesso.

Non dà punti di riferimento variando spesso raggio d’azione. (dal 39’ s.t. WELLINGTON s.v.)

Fa a sportellate con gli avversari riuscendo in diversi casi a far salire la squadra. (dal 44’ s.t. GLADKYI s.v.)

All. LUCESCU 7 La manovra avvolgente degli avversari viene spezzata dal pressing alto e asfissiante della sua squadra. Nonostante la superiorità numerica del finale di gara preferisce la prudenza al rischio.

Non si deve quasi mai sporcare i guanti. Si prende qualche rischio con una parata a due tempi nel primo tempo.

Interpreta bene i movimenti difensivi ma si rivela piuttosto inefficace palla al piede.

Offre al pubblico diversi interventi d’applausi. Sempre efficiente.

Si prende troppo sul serio andando fin da subito a litigare con gli avversari. Troppi errori.

Preciso nel giro palla, risulta meno esplosivo del solito limitandosi al compitino.

Si inserisce con continuità, almeno fino all’espulsione di Alonso. La sua presenza non si fa sentire in mezzo al campo.

Soffre il pressing continuo riuscendo a giocare a intermittenza. Commette un fallo ingenuo nel secondo tempo lasciando anzitempo il campo.

Svaria su più fronti proponendosi molte volte per la conclusione da fuori area. Cade nella trappola tesa dagli avversari, perdendo subito la testa.

I maggiori pericoli vengono creati dalle sue discese. Trova con frequenza spazi e tempi per affondare in area di rigore.

Si muove molto, soprattutto senza palla, ma la sua presenza in avanti risulta impalpabile.

(dal 30’ s.t. LEWANDOWSKI 5,5 Tocca pochissimi palloni rimanendo spesso confinato dal gioco espresso.)

Parte bene trovando spesso i tempi giusti per fare irruzione in area. Pecca di precisione.

(dal 25’ s.t. BADSTUBER 6 Entra concentrato, rimanendo impassibile di fronte ai tentativi avversari.)

All. GUARDIOLA 5,5 La squadra parte bene strappando subito metri all’avversario. Poi, l’andamento del match provoca un senso di smarrimento. Nella ripresa si sceglie di non schiacciare l’acceleratore rimandando ogni tipo di discorso alla gara di ritorno.

(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)

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