E’ arrivata la decisione del tribunale federale: nella mattinata di martedì al Bologna è stato comminato un punto di penalizzazione nella classifica di Serie B. Il motivo, che era già noto, riguarda il ritardato pagamento dell’Irpef nel maggio del 2014; una sanzione che ha già punito altre squadre in varie categorie (per esempio il Parma) e che porta il Bologna a quota 44, a 7 punti di distanza dal Carpi capolista e con il Livorno che si avvicina a -1 (mentre l’Avellino, quarto, è a -2). La società però farà ricorso in appello, rappresentata dall’avvocato Mattia Grassani, La procura infatti ha prodotto gli atti oltre i novanta giorni di limite previsti dal nuovo codice; il giudizio è così arrivato fuori tempo massimo. Il procuratore federale Stefano Palazzi ha cercato di riparare – come si legge sul Corriere dello Sport – facendo partire un secondo deferimento, ma questo sarebbe un atto improprio ed è su questo punto che verterà la difesa del Bologna. Bisognerà aspettare per sapere se il punto di penalizzazione verrà effettivamente tolto; di fatto il ritardo nel pagamento c’è stato, ma la procedura oltre il limite potrebbe venire in aiuto del presidente Joe Tacopina. Ricordiamo che in Serie B il Varese ha già subito 3 punti di penalizzazione e, visto anche il terremoto causato dalle dimissioni del presidente Nicola Laurenza (clicca qui per approfondire), potrebbe arrivarne un quarto; rischia anche il Brescia, che entro fine febbraio dovrebbe vedersi togliere 3 punti di penalizzazione per gli inadempimenti di novembre e due per quelli di dicembre. 



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