Celtic-Inter, un altro incontro per confermare il bel momento dei nerazzurri, una trasferta affascinante nell’andata dei sedicesimi di Europa League giovedì alle ore 21.05 a Glasgow. Dopo i successi con il Palermo per 3-0 e l’Atalanta per 4-1 la squadra di Roberto Mancini vorrà tornare dalla Scozia con un’altra vittoria e in effetti ci sono le premesse perché questo avvenga. Una partita che rievoca anche ricordi lontani, quelli di una finale di Coppa dei Campioni persa nel 1967 proprio contro il Celtic a Lisbona ai tempi della Grande Inter che negli anni ’60 passò alla storia del calcio per aver vinto due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. L’Inter di Helenio Herrera ma anche di Luis Suarez, che con Bedin e Corso andrà a Glasgow per questa sfida di Europa League. Abbiamo sentito proprio lui in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Celtic-Inter che partita sarà? Una partita in cui l’Inter incontrerà una squadra molto fisica, visto che da quelle parti si privilegia sempre un calcio di quel tipo.
Il Celtic è una nobile decaduta del calcio europeo… Diciamo che in questi anni il calcio scozzese è molto sceso di livello. Il Celtic non è più la squadra che incontrammo nel 1967 nella finale di Coppa dei Campioni.
Cosa ricorda di quella finale? Io e Jair non c’eravamo, l’Inter era nettamente favorita dopo i grandi risultati degli anni precedenti, ma la squadra era un po’ stanca, faceva caldo a Lisbona e il Celtic ci sorprese. Poteva capitare di perdere anche a un’Inter che fece la storia del calcio mondiale.
Potrebbe essere un problema l’ambiente? No, ci sarà tanto tifo rumoroso, ma direi che sarà una vera e propria festa del calcio.
Un’Inter eccezionale contro l’Atalanta si saprà ripetere in Scozia? L’Inter ha fatto bene sia col Palermo sia con l’Atalanta esprimendo un ottimo gioco, credo che siamo sulla buona strada per arrivare ad ottenere ottimi risultati.
Mancini quindi ha trovato i meccanismi giusti? Direi di sì, Mancini sta lavorando bene. Ora bisognerà continuare così, vincere a Glasgow, poi a Cagliari in campionato e raccogliere il massimo di punti possibili per puntare ad obiettivi importanti.
Possibilità di vincere l’Europa League? Ci sono, ma bisognerà mantenere uno standard di gioco elevato per puntare sia all’Europa League che al campionato.
Il suo pronostico su quest’incontro? Credo proprio che l’Inter vincerà.
Lei andrà anche a Glasgow con Bedin e Corso… Sì, ci hanno chiesto di andare come giocatori di quella Grande Inter che vinceva in tutto il mondo. Abbiamo accettato, sarà una bella cosa, un modo per raccontare aneddoti dei grandi successi che conquistammo, di una squadra che fece epoca. Una bella cosa, sperando che presto venga fuori un’altra Inter così… (Franco Vittadini)