E’ morto a 58 anni all’ospedale di Aalst in Belgio per emorragia cerebrale Claude Criquielion, uno dei corridori più importanti del ciclismo degli anni ’80. Tra le sue vittorie il Giro delle Fiandre, la Clasica di San Sebastian e il Campionato del Mondo 1984. La sua carriera è però anche legata al Mondiale 1988 a Renaix, quando nella volata decisiva il canadese Steve Bauer fece cadere Criquielion, vinse così Maurizio Fondriest. Abbiamo sentito proprio l’ex corridore trentino per ricordare il belga: ecco cosa ci ha detto in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



E’ morto Claude Criquielion, può darci un suo commento? Io ero della generazione ciclistica successiva alla sua, lui aveva duellato di più con Moreno Argentin alla Liegi-Bastogne-Liegi. Avevo comunque corso alcuni anni con lui. I giornalisti belgi mi avevano detto che stava male, per me è un giorno triste perché è morto un grande personaggio del ciclismo mondiale, anche se spero, sono sicuro che ora Criquielion ci stia guardando dal cielo…



Cosa ricorda del ciclista Criquielion? Era un corridore specialista soprattutto della seconda parte delle classiche belghe, alla Liegi era andato sempre molto bene anche se non aveva mai vinto. Invece vinse un Giro delle Fiandre e tante altre corse di un giorno. Andava bene anche in salita, non era invece dotato di grande sprint.

Cosa ricorda del Mondiale che il belga vinse nel 1984? S’impose davanti a Claudio Corti e Bauer in modo deciso, impeccabile, dimostrando tutta la sua classe.

Nel 1988 a Renaix invece le cose andarono diversamente… Andai a prenderlo all’ultimo giro, poi a cinquecento metri dal traguardo ci raggiunse Bauer. I due vennero a contatto, Criquielion cadde. Io vinsi il mio Mondiale e fu il giorno più bello della mia vita sportiva. Per tre anni Bauer e Criquielion andarono avanti in procedimenti giudiziari per quello che accadde nella volata di Renaix. Alla fine Bauer fu prosciolto. Non poteva essere accusato per quello che era stato solo un incidente di gara, pur se generato dal canadese.



Com’era il Criquielion uomo? A dire il vero non lo conoscevo al di fuori delle cose.

Fu poi direttore sportivo di squadre ciclistiche importanti… Sì, però smise presto.

Cosa perde il ciclismo con la sua scomparsa? Tanto, un campione del mondo! Per il Belgio, che è il paese più importante nel ciclismo, un personaggio sicuramente molto importante. (Franco Vittadini)