Il Milan batte 2-0 il Cesena grazie ai gol di Bonaventura e Pazzini (su rigore) e torna a vincere, salendo a quota 33 in classifica e migliorando la sua posizione pur soffrendo; il Cesena invece resta a quota 16 al penultimo posto, ma conferma alcune delle cose positive che aveva mostrato la scorsa domenica contro la Juventus. Ottima gestione di gara. Annulla il gol di Poli per fuorigioco di Destro; ok la concessione del rigore al Milan nel finale e giusti i cartellini estratti.
Un Milan in piena crisi di identità ospita a San Siro un Cesena alla disperata caccia di punti salvezza per evitare l’onta della retrocessione. Ma l’allarme rosso non suona soltanto per gli emiliani visto che anche i rossoneri stanno vivendo un momento piuttosto delicato sia per quanto riguarda la classifica ma anche per l’infermeria preoccupantemente stracolma; Inzaghi è stato costretto addirittura a convocare ben quattro ragazzi della Primavera (Gori, Donnarumma, De Santis e Felicioli). Il Milan, stando alle formazioni ufficiali, scende in campo con il 4-3-1-2 accantonando sia il progetto iniziale del 4-3-3 sia quello appena abbozzato del 4-2-3-1. Ad affiancare Destro nel ruolo di prima punta troviamo Menez mentre a centrocampo torna Montolivo; in difesa – reparto in emergenza totale – Bonera si accomoda a destra, Rami e Bocchetti sono i centrali con Antonelli dalla parte opposta. In porta, a sostituire lo squalificato Diego Lopez, troviamo il veterano Abbiati. Passando al Cesena si nota come Di Carlo non abbia modificato più di tanto la formazione rispetto all’ultima gara disputata contro la Juventus preservando il nucleo forte dell’undici emiliano: confermatissimi Djuric, Defrel e Brienza. Il Milan parte subito a mille spingendo sull’acceleratore sin dai primi minuti: dopo 1′ sono già due i corner guadagnati dalla squadra meneghina. Sugli sviluppi del secondo i rossoneri trovano la via del gol con Poli (6,5) ma l’assistente di Tommasi annulla per fuorigioco. Ricostruiamo l’azione: il Cesena allontana il tentativo dalla bandierina, sulla ribattuta Bonaventura (7) calcia in porta trovando una corta respinta di Leali (6). Il più lesto di tutti a raccogliere il pallone è Poli che insacca con un preciso colpo di testa. L’esultanza del centrocampista è però vana perché sul tiro di Bonaventura, Destro (5) viene colto in posizione irregolare. Dopo la sfuriata iniziale del Milan, si fa notare anche il Cesena. Al 14′ discesa di Giorgi (6,5) sulla destra che mette in mezzo un traversone velenoso sul quale per poco Ze Eduardo (5,5) non trova l’impatto vincente: decisiva l’azione di disturbo di Bonera (6). Il Milan si porta in vantaggio al 23′ grazie a Bonaventura al quarto gol stagionale: azione di Antonelli (6) che scarica per il centrocampista. L’ex Atalanta dal limite lascia partire un destro imprendibile per il portiere Leali. Il Diavolo non chiude la gara e il Cesena sfiora il pareggio al 47′ con De Feudis (6,5): il giocatore bianconero colpisce al volo un traversone proveniente dalla trequarti ma Abbiati (6,5) si supera e devia in corner. Gara ancora aperta. Dopo un inizio di fuoco la gara si appiattisce su ritmi bassi. Nel complesso la rete del Milan consente alla sfida di raggiungere la sufficienza. Niente di eclatante ma per lo meno si vede che la squadra rossonera ha voglia di mordere l’avversario. Il gol di Bonaventura ridà fiducia all’ambiente. Ovunque Inzaghi lo schieri lui dà il massimo. Segna il quarto gol stagionale con tiro imprendibile per Leali. Il capitano rossonero è ancora troppo lento. La manovra che dovrebbe partire dai suoi piedi è prevedibile. Pochi sussulti per la squadra di Di Carlo che in attacco si fa vedere soltanto in un paio di circostanze. Contro questo Milan si potrebbe fare di più. Sulla destra è un motorino che non si ferma un secondo. Mette in mezzo diversi palloni interessanti. La delusione della giornata. Per adesso non riesce a dare una scossa ai suoi. Giusto annullare il gol al Milan perché Destro (che disturbava Leali) era in fuorigioco sul colpo di testa di Poli. Ok i cartellini a Lucchini e Bocchetti. (Federico Giuliani)
Torna titolare grazie alla squalifica di Diego Lopez. Il veterano rossonero si riprende la porta del Milan alla grande salvando su De Feudis con una super parata. Termina la sfida senza subire gol.
Schierato sulla destra, il difensore tuttofare porta a casa la sufficienza in un momento non facile per i colori rossoneri.
Dopo l’avventura sull’esterno, viene riposizionato da Inzaghi nel cuore della retroguardia milanista. Gara senza troppe sbavature.
Ammonito nel primo tempo, gioca la ripresa con maggiore attenzione evitando falli o anticipi rischiosi.
Altra buona prova per l’ex Genoa. Mette lo zampino nell’occasione del gol di Bonaventura: nel finale si conquista il calcio di rigore. Instancabile sulla sinistra.
Trova la via del gol dopo po chi minuti ma l’arbitro annulla per fuorigioco del compagno Destro. Nel complesso disputa una gara molto attenta condita dal solito dinamismo.
L’olandese è un po’ in ombra. Schierato davanti la difesa, si limita al compitino di aiutare i centrali quando il Cesena attacca.
Troppo lento nell’impostare la manovra. L’azione rossonera dovrebbe partire dai suoi piedi ma il capitano non è ancora al meglio della forma e si vede (dal 79′ VAN GINKEL SV)
Segna il gol dell’1-0 con un destro delizioso. Nel secondo tempo il palo gli nega la doppietta personale. Il jolly di Inzaghi è uno dei migliori in campo insieme a Menez e Pazzini.
L’anima del Milan: quando si accende lui, i rossoneri creano sempre qualcosa di pericoloso in zona offensiva. Accelerazioni al bacio per l’ex Psg, letteralmente imprendibile per gli emiliani (dall’85’ CERCI – SV)
Pochi rifornimenti per mettersi in mostra. Lui non fa comunque molto per entrare in partita (dal 62′ PAZZINI 6,5 – Entra con la voglia di spaccare il mondo. Subito pericoloso con un colpo di testa alto di non molto. Bis con un tiro violento che ha sfiorato il palo. Trova il gol trasformando il rigore del definitivo 2-0).
Si notano i progressi del Milan che ottiene i tre punti contro il Cesena. Il gioco inizia a prendere forma; la difesa non subisce gol.
Fa quello che può sul tiro di Bonaventura; sfortunato sul rigore di Pazzini. I compagni di difesa non lo aiutano.
Menez lo fa impazzire. Il francese fa quello che vuole e lui non riesce a prendere le giuste misure (dal 62′ CAPELLI 5,5 – Entra per sostituire l’infortunato Nica. Anche lui travolto dall’impeto di Menez)
Affonda insieme al resto della difesa. Già in affanno nel primo tempo, affonda con l’ingresso di Pazzini.
Leggermente meglio di Lucchini. Anche lui appare spensierato e non affidabile.
In attacco si vede pochissime volte. Non attento neppure in fase di copertura.
Il migliore del Cesena. Nel primo tempo mette in mezzo diversi traversoni interessanti; nella ripresa, complice la stanchezza, il suo rendimento cala inevitabilmente.
Pregustava il pareggio sul finire del primo tempo ma Abbiati gli ha negato questa gioia. Dà tutto dal primo all’ultimo minuto (dal 73′ CARBONERO 4,5 – Ancora troppo acerbo per questo tipo di sfide. Sbaglia passaggi facili in un momento delicato di match e affossa i suoi concedendo il rigore finale).
Avrebbe sul piede il potenziale pallone dello 0-1 ma non riesce a impattare sul traversone di Giorgi (dal 41′ MUDINGAYI 5 – Presenza impalpabile in mezzo al campo).
Lui che ha già segnato due volte al Milan in carriera questo pomeriggio non riesce ad accendersi.
Era il più temuto del Cesena ma l’oggetto del desiderio di diverse squadre non si fa praticamente mai notare.
Fa a sportellate con Rami e Bocchetti ma non trova mai il guizzo giusto .
Le prova tutte ma il Cesena affonda ancora. Saranno decisive le prossime partite per evitare il rischio della retrocessione.
(Federico Giuliani)