Niente da fare, il Milan non vuole destarsi. Dal torpore di una stagione sempre più grigia (e con ben poche sfumature), dal piattume dell’ultimo periodo. Inzaghi si ferma assieme ai suoi sullo 0-0 al ‘Bentegodi’ contro il Chievo, sprecando qualche palla gol e sbattendo sul muro eretto di Maran. Male tanti singoli, da Montolivo che esce a fine primo tempo, tra infortunio e “disperazione” a Cerci, entrato invece nel finale. Avete presente “l’argento vivo addosso”? Ecco, per l’ala ex Torino tutto il contrario…
Partita più che sufficiente, riesce a tenere senza traballare troppo, anzi decisamente con poche preoccupazioni. Sia Pellissier che Paloschi riescono a farsi vedere in zona Diego Lopez, con poca efficacia però
Deludente, c’è poco da aggiungere. Non riesce a trovare nemmeno la parvenza di una continuità che visti gli avversari sarebbe obbligatoria in questo periodo dell’anno. Gioco lento e poco arioso, che si riduce a qualche spunto dei singoli nemmeno troppo convinto
Poco aiutato dagli assistenti, che invertono spesso e volentieri le rimesse in gioco, causando malumori tra i giocatori. Unico vero episodio, però, il possibile rigore su Destro per contatto con Mattiello, che sembra tutt’altro che solare



Chievo-Milan ha offerto 45 minuti di qualità molto bassa e senza particolari emozioni: il primo tempo (voto 5) del ‘Bentegodi’ è la conferma delle difficoltà del Milan e della solidità del Chievo di Maran, in reazione alla sconfitta di Empoli. La squadra di Inzaghi (voto 5) manca totalmente di gioco, per via di un centrocampo a dir poco deludente: Montolivo e De Jong (per entrambi voto 5 di incoraggiamento…) riescono, male, a passare il pallone in orizzontale e a 3 metri da loro, lamentandosi della mancanza di movimento dei compagni. Uno spettacolo desolante, considerando che dovrebbero essere i trascinatori dei rossoneri. Non male Destro (voto 6), pur senza convincere appieno e come al solito bene Bonaventura (voto 6,5), sempre il migliore del Milan. Maran (voto 6) imposta invece una partita intelligente e pratica, sfruttando le fasce in particolare la sinistra grazie alla verve di Birsa e Zukanovic (voto 6,5 per entrambi). Personalità e rendimento più che sufficiente anche per Mattiello (voto 6), il giovane esterno della Juve arrivato in prestito a gennaio.



Ci starebbe anche un + a fianco, per rendere meglio l’idea. Attento e solido, il gruppo clivense porta a termine il proprio compito, sfiorando anche un paio di colpi in avanti
Pur decentrato sulla sinistra è il regista offensivo del Chievo. Dal suo mancino arrivano caterve di cross e per questo, spesso, anche possibilità di far male agli avversari sui calci d’angolo
Abbastanza impreciso quando la palla capita tra i suoi piedi, oltre che lento in impostazione. Non la sua miglior prestazione stagionale, finora
Lento, a tratti in maniera esasperante, avrebbe bisogno di una scossa. Probabilmente Inzaghi starà pensando ad alcuni cambi immediati, anche se l’aspetto più preoccupante è la mancanza di creatività in mezzo al campo
Si distingue nella piattezza dell’encefalogramma rossonero con movimenti e spunti, uno dei quali ottimo per Destro che però non ne approfitta
Difficile scendere sotto il 5 a fine primo tempo, sebbene lui e De Jong ci stuzzichino abbondantemente. Perde più palloni di quanti riesca ad appoggiare a pochi metri da lui. Figuratevi le verticalizzazioni… (Luca Brivio)



CHIEVO-MILAN: I VOTI DEI GIALLOBLU

BIZZARRI 6: In media con la prova di squadra, quando Honda mette il mirino sulla sua porta trema come la traversa, che lo salva. Nessun intervento da urlo, anche perchè non serve
SCHELOTTO 6: Impegna Diego Lopez con un destro sul primo palo, deviato in corner non senza patemi. Match di sostanza e grande corsa per il ‘Galgo’
ZUKANOVIC 6,5: Uno dei più continui, forse meglio in fase di proposizione che in chiusura. L’asse con Birsa sulla sinistra funziona molto bene
DAINELLI 6,5: Nè Destro nè Pazzini riescono a liberarsi al tiro, anche grazie al suo lavoro. La scivolata rischia-tutto nel finale sul ‘Pazzo’ vale mezzo gol
CESAR 6: Puntuale nel gioco aereo, un gradino sotto il compagno di reparto ma sufficiente. Gli attaccanti rossoneri d’altronde sono tutt’altro che fulmini di guerra
MATTIELLO 7: La chiusura sul cross di Menez, nel secondo tempo, è eccezionale. Rischia per un contatto con Destro in area ma – pur non avendone in quantità, essendo appena 19enne – dimostra esperienza e furbizia
HETEMAJ 6: Voleva far dimenticare la brutta prova di Empoli e allora ecco una dose doppia di corsa e quantità iniettata nelle vene del Chievo
IZCO 5,5: Confermiamo il voto del primo tempo e il giudizio. Uno dei peggiori, forse il meno brillante e presente tra gli uomini di Maran, pur senza demeritare in maniera grave
BIRSA 6,5: Si perde un po’ nella ripresa, dopo un grande primo tempo. Risulta il più pericoloso assieme a Zukanovic
PELLISSIER 6,5: Vivace e ficcante, preoccupa a più riprese la retroguardia del Milan senza però trovare la stoccata giusta
MEGGIORINI 6: L’accelerazione con cui semina Alex è da rossore al volto per uno come il brasiliano. Per sua sfortuna c’è De Jong a chiuderlo. Meno bene di Pellissier ma si merita il 6
(PALOSCHI 6: Contro la sua squadra del cuore ed il suo idolo Inzaghi cerca di mettersi in mostra ed impegna subito Diego Lopez. Se sta bene e ritrova condizione può fare la differenza)
(FETFATZIDIS 6: Rapidissimo e abile tecnicamente, non incide sulla partita ma tiene qualche pallone e risulta parzialmente utile alla causa)
(RADOVANOVIC SV)

MARAN 6,5: La trama organizzata ed orchestrata poi dalla panchina è convincente, per quello che ci si aspetta e si richiede ai suoi. Risultato positivo da cui ripartire dopo la brutta sconfitta di Empoli

CHIEVO-MILAN: I VOTI DEI ROSSONERI

D. LOPEZ 5,5: Bene sulle uscite e sulle respinte ma ancora ai limiti della bocciatura grave nei disimpegni con i piedi. Veniva dalla squalifica dopo l’errore contro l’Empoli e anche stasera ha rischiato il bis in un paio di occasioni
BONERA 5,5: Meno peggio di molti altri, presenti oggi o assenti. Schierato come terzino destro, ovvero sulla fascia “preferita” dai padroni di casa, soffre spesso le sovrapposizioni di Zukanovic e le avanzate di Birsa
ANTONELLI 6: Il migliore della retroguardia, conferma di essere il miglior acquisto di gennaio per il Milan. Bene in entrambe le fasi
ALEX 4,5: A dir poco preoccupante. Sembra non voler allungare il passo e lo scatto per paura di farsi nuovamente male. Limitato, pesante
BOCCHETTI 5: Soffre oltre misura Pellissier, che – con tutte le cautele ed il rispetto del caso – è un ottimo attaccante ma non esattamente Ronaldo o Garrincha. Soffre in particolare la mancata assistenza dei centrocampisti in alcune occasioni
DE JONG 6: Bocciato senza attenuanti in un primo tempo nel quale sembra allenarsi e neppur con molta voglia. Poi si rifà con un ottimo secondo tempo, fino all’infortunio nel finale
MONTOLIVO 5: Se fosse rientrato in campo e avesse continuato l’orrore dei primi 45′ di gioco sarebbe stato da 4 secco. Le notizie dell’infortunio muscolare che arrivano a fine match spiegano il cambio, che tutti avevano inteso come una sostituzione per “disperazione” all’intervallo
POLI 6: Qualità, pochina. A lui non si chiede tanto il fioretto quanto la sciabola, in ogni caso. E la corsa come sempre non manca
BONAVENTURA 7: Tutte le azioni, tutti gli spunti offensivi rossoneri partono sempre dai suoi piedi. Sbaglia il primo pallone a 10 minuti dal termine, per il resto è l’unico ad emergere nel Milan
DESTRO 5,5: Produce una partita di voglia ma poca pericolosità sotto porta. Apprezzabile per come interpreta il match ma serve qualcosa in più, sicuramente
MENEZ 5: Tra l’indolente e l’impreciso. Il passaggio verso Destro e Honda nel secondo tempo, da posizione ottima, si poteva fare molto meglio
(PAZZINI 5,5: Con tutti i limiti del Pazzini-bis, ovvero quello rientrato dall’infortuno al ginocchio ormai da tempo sufficiente per valutarlo in maniera più globale, cerca di imprimere una sua traccia sulla partita. Non ci riesce però in maniera sufficiente)
(HONDA 6: L’occasione più importante è a sua firma. Oltre la traversa, però, molto poco)
(CERCI 5: Dopo tutte le chiacchiere e le ipotesi di complotto successive all’ingresso nel finale contro il Cesena sembrava avere la voglia di spaccare il mondo. Invece in un quarto d’ora non combina praticamente nulla)

INZAGHI 5: L’impressione è quella di un tecnico abbastanza scoraggiato dalle risposte della sua squadra ma che maschera il tutto, in maniera tra l’altro forzata. Purtroppo per lui e per il Milan la svolta della stagione, di questo passo, rischia di non arrivare mai

(Luca Brivio)