Sabato 28 febbraio 2015 è in programma la terza partita della nazionale italiana di rugby al torneo 6 Nazioni 2015. Il match è Scozia-Italia e si giocherà a Murray-field dalle ore 15:30. Gli azzurri allenati dal francese Jacques Brunel sono reduci da due sconfitte pesanti, 3-26 contro l’Irlanda e 47-17 contro l’Inghilterra. Anche la Scozia ha rimediato due ko contro Francia e Galles, rispettivamente per 15-8 e 23-26. In programma per la terza giornata del 6 Nazioni anche Francia-Galles, che si terrà sabato a Parigi (ore 17:00), poi l’atteso (e rose decisivo) Irlanda-Inghilterra nel pomeriggio di domenica 1 marzo (ore 15:00). Per introduci a Scozia-Italia e alla terza giornata del 6 Nazioni 2015 ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva l’allenatore, telecronista ed ex rugbista Vittorio Munari.
Come giudica le prove dell’Italia finora nel 6 Nazioni? Balbettanti, l’Italia non ha fatto sicuramente delle partite convincenti. Come dice Brunel una squadra non può vivere di exploit, deve avere una sua continuità di gioco e rendimento.
Come mai nella prima parte degli incontri andiamo meglio poi crolliamo? Diciamo che contro l’Inghilterra è stato un andamento comprensibile, perché gli inglesi sono più forti e alla distanza il gap è emerso come è normale che sia. Contro l’Irlanda invece siamo stati proprio sovrastati, non ci hanno fatto vedere palla.
Ora questa trasferta in Scozia, partita assolutamente da vincere… Facile a dirsi ma difficile da fare, la Scozia ha le caratteristiche per metterci in crisi. Siamo fortunati per l’assenza della loro apertura Finn Russel che sarà squalificato, dopo il placcaggio pericoloso che ha fatto contro il Galles. Lui è un punto di forza della nazionale scozzese, la sua mancanza potrebbe aiutarci.
Quali saranno le difficoltà che incontreremo? Il punto è che in sintesi la Scozia è più forte di noi, questo credo non si possa discutere e per questo partiamo sfavoriti.
Mancheranno Castrogiovanni e Masi: assenze quanto pesanti? Molto, entrambi ci avrebbero aiutato con la loro esperienza nel gestire le varie situazioni in campo. Però bisogna pensare che Castrogiovanni dovrà lasciare il rugby per chiudere la carriera come lo stesso Masi. Sarebbe indispensabile avere più ricambio, più giocatori da scegliere e poter schierare nelle varie partite della Nazionale.
Su cosa dovremo puntare contro la Scozia? Dovremo cercare di fare meno errori e di concedere meno calci piazzati: ne lasciamo davvero troppi.
Ci sarà anche Irlanda-Inghilterra, come vede questo match? Sarà un grande match che andremo a commentare a Dublino domenica. L’Irlanda non gioca benissimo ma è squadra con un grande rigore tattico, che risponde sempre a ciò che dice il suo allenatore. Vincere a Dublino non è mai facile per nessuno.
E l’Inghilterra? Non sempre riesce ad esprimersi bene a Dublino ma sulla carta quella inglese è una squadra molto forte. Sarà un match aperto a qualsiasi risultato. Chi si aggiudicherà questa partita potrà fare il Grande Slam, anche se chi perderà potrà comunque conquistare il Sei Nazioni.
Da cosa dipenderà? Ci sarà Francia-Galles e chi vincerà potrà tornare in corsa. L’Inghilterra deve ancora affrontare i transalpini e giocare il derby contro la Scozia, tutto è ancora possibile.
Tra Irlanda e Inghilterra chi vede meglio per la prossima Coppa del Mondo? Il problema dell’Irlanda è che non ha molta scelta, l’Inghilterra può scegliere sempre tra una rosa di giocatori a disposizione più ampia. Questo potrà sicuramente avvantaggiarla oltre al fatto di ospitare la Coppa del Mondo.
(Franco Vittadini)