Con una prestazione decisa e molto pratica il Torino Primavera di Moreno Longo strappa all’Empoli 3 punti decisivi per gli equilibri del girone, che con il pari in extremis della Rappresentativa Serie D contro il Santos Laguna è ormai segnato. A decidere il match allo Stadio dei Pini di Viareggio è stato Lescano, attaccante classe 1996 del Torino, con un gol a chiudere un contropiede rapido e perfetto in avvio di ripresa. Toscani eliminati.



Era la caratteristica principale anche del suo Toro finalista alle Final 8 di Rimini nella scorsa stagione: Longo ha “ricreato” una squadra granitica che sfrutta bene le proprie qualità e può dire la sua in questo Viareggio.

Sotto le attese il primo tempo e deludente il secondo, pur con le giuste attenuanti di aver perso praticamente tutti i centrali a disposizione in difesa. Le individualità ci sono e Piu & co potevano fare molto meglio di così.



Partita di ordinaria amministrazione, ammonisce a pioggia nel finale quando il livello agonistico rischia di alzarsi a dismisura. Nessun episodio dubbio

Finisce senza reti all’attivo il primo tempo (voto 5,5) di Torino-Empoli, frenetico e in generale poco divertente. Era lecito chiedere di più sotto il profilo del gioco a due squadre tra le migliori come organizzazione e singoli dell’intero panorama giovanile italiano. L’Empoli di Cecchi (voto 5,5) punta molto su Piu (voto 6), attaccante esterno classe 1996 di grande avvenire, bravo palla al piede e in inserimento negli spazi ma che trova Troiani (voto 6,5) sulla sua strada. Uno che l’anno scorso, con il Chievo, ha vinto lo Scudetto Primavera. Bene (benino) Tchanturia (voto 6), che tra alcuni errori in appoggio e movimenti appesantiti trova anche un lampo che rappresenta per ora l’occasione più nitida della partita. Grintosi e determinati nell’ostacolare il gioco avversario i due mediani granata Proia e Graziano (voto 6), schierati da Longo (voto 6) come “mastini” tra i trequartisti empolesi. Nota di merito tra i toscani, in difesa, per Diousse (voto 6,5), centrocampisti prestato alla difesa con ottimi risultati. Gioca con consapevolezza della propria solidità e con 2 risultati su 3 a disposizione. Con punte di buon livello quali quelle schierate da Longo, però, si potrebbe fare di più anche in avanti Mezzo voto più della media sufficienti dei suoi perchè si trova contro il più pericoloso tra gli avversari (Piu) e lo soffre poco Ha qualità fisiche e tecniche che l’hanno già portato a debuttare in Serie A per mettersi in mostra. Invece è troppo sottotono Dà la sensazione di poter far male agli avversari ma non ci mette la concretezza necessaria. Urge cambio di ritmo Impressiona per capacità tecniche e sicurezza nel ruolo. Mai in difficoltà anche quando viene pressato dalle punte granata Si vede a intermittenza, deve aiutare con più continuità il compagno Picchi in mezzo al campo e nel creare gioco. (Luca Brivio)



Torino

Graziato dalla traversa sull’unico vero tiro in porta del match di Tchanturia, per il resto ha poco lavoro da sbrigare

Ha il merito di mettere la museruola al pericolo pubblico numero 1, il capocannoniere stagionale dell’Empoli, Alessandro Piu, nel primo tempo. Poi alla distanza l’avversario cala e lui ha gioco facile

Qualche appoggio sbagliato in uscita dall’area nei primi 45′ e più in generale una partita da controllore su Tchanturia

Grintoso e guida anche caratteriale della difesa, da buon capitano si fa sentire con i tackle ed a parole

Fantacci riesce anche ad andargli via in qualche occasione ma poi spreca quasi sempre le occasione create. E lui ringrazia, timbrando il cartellino della sufficienza

Assieme al compagno di mediana è l’ago della bilancia tattico, l’arma che Longo può usare per scatenare davanti i suoi quattro moschettieri

Gli anni di esperienza in categoria si sentono. E’ un ’95 e si nota dalla presenza in ogni azione dei suoi, offensiva o difensiva. Sarà una delle colonne verso le Final 8

Non una delle sue migliori prove e comunque oltre il 6, a testimonianza del valore dell’esterno granata ed azzurro-Italia. L’azione del gol porta la sua firma in avvio di contropiede

Tanto movimento ma poca pericolosità sottoporta. L’amalgama con gli altri compagni di reparto in avanti è però ottima

Due lampi ad iluminare un pomeriggio senza lode ma da migliore in campo. Gol e traversa, nel giro di pochi minuti, per mettere nell’angolo l’Empoli, come un pugile che sa di poter vincere ai punti e non strafà

Come per Morra, si nota la sua capacità di integrarsi nell’attacco granata con i tre “gemelli diversi”. Anche tatticamente, molto intelligente ed apprezzabile

 

( E’ un regista di centrocampo e non una punta, quindi interpreta il ruolo più offensivo che Longo gli affida posizionandosi a trequarti – da numero 10 – e sfiorando anche il gol)

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All.LONGO 7: Arriva da un’annata da protagonista, con il cammino in campionato interrotto solo ai rigori della finalissima contro il Chievo. Ha creato un gruppo, quasi completamente nuovo, altrettanto importante e solido anche in direzione Final 8 2015.

Empoli

In realtà il Torino non impressiona in zona-gol ma i colpi inferti all’avversario sono tremendi. Nessuna grande parata ma nemmeno errori vistosi o impattanti sul risultato

Capitano ed elemento tra i più rappresentativi della squadra, raramente si fa saltare da Edera e dagli altri attaccanti in maglia granata. Non a caso sta attirando su di sè occhi “importanti” in sede di mercato

Ha già terminato la sua crescita nel settore giovanile e si unirà al Tuttocuoio dopo il prossimo (inutile ai fini della qualificazione) match. In Lega Pro, in prestito. In bocca al lupo

E’ il singolo che colpisce di più tra gli azzurri. Da centrocampista, suo ruolo originario, si dimostra eclettico e bravo ad adattarsi più dietro, sfruttando l’ottima tecnica anche in impostazione

Bocciato nel primo tempo (da noi), bocciato nella ripresa (da Cecchi, che lo cambia quasi subito). Partita al di sotto delle attese e delle sue capacità

Sempre molto presente quanto a corsa e “gamba”. Trovarsi di fronte una coppia di mediani come quella granata però non è affatto semplice

E’ l’unico ad impensierire (in tutto il match) Zaccagno, con il tiro respinto dalla traversa. Poi tanto lotta e pochi spunti in area

La tecnica impressiona favorevolmente, si merita il numero 10 che porta sulle spalle quanto a talento. Ma sbaglia davvero troppi passaggi, anche semplici

Tra i più intraprendenti nel primo tempo, si spegne via via fino a scomparire dai radar. Dovrebbe trascinare – come spesso gli succede – la squadra ma oggi non gli riesce

Gettato nella mischia a pochi attimi dal calcio d’inizio per l’infortunio di Meroni riesce anche senza riscaldamente a rispondere presente con un match di sostanza e sacrificio

Come Fantacci si fa notare per qualche giocata palla al piede ma troppo fine a sè stessa. In aggiunta qualche tentativo di verticalizzazione non male, vanificato dalla lentezza di Tchanturia

 

( Decisamente più pericoloso di tutti i suoi compagni pur giocando meno della metà dei minuti a disposizione dei titolari. Grande voglia e grande movimento su tutto il fronte)

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All.CECCHI 6: Ha un curriculum fatto di tante finali nelle categorie nazionali e soprattutto di tanti giocatori portati dalle giovanili fino alla prima squadra ad Empoli. La prova di oggi non basta per sufficienza e qualificazione ma il suo lavoro è di grande livello.

 

(Luca Brivio)