Si prospetta un altro esonero sulle panchine di Serie B. Questa volta tocca al Perugia: secondo quanto riportato dal sito gianlucadimarzio.com, Andrea Camplone sarebbe ad un passo dalladdio alla panchina degli umbri. Al suo posto si prepara Gianluca Atzori, che già domenica aveva avuto contatti con la dirigenza e che in questi minuti avrebbe dato il suo ok ad un contratto fino al termine della stagione (avrebbe chiesto inizialmente un biennale, che però non gli è stato concesso). Atzori aveva allenato la Reggina nello scorso campionato, quando era stato esonerato per poi essere richiamato e allontanato di nuovo. Le cose migliori le aveva fatte proprio a Reggio Calabria, raggiungendo nel 2010 la semifinale dei playoff di Serie B (eliminato dal Novara). In seguito ha guidato Sampdoria (esonerato) e Spezia (anche qui rimpiazzato prima che terminasse la stagione) e ha avuto una breve incursione in Serie A, prima come secondo di Silvio Baldini e Walter Zenga e poi come allenatore a Catania sostituendo proprio l’Uomo Ragno; soprattutto è un ex giocatore del Perugia, con tre campionati da difensore e una promozione in Serie A. In questi tre anni è stato compagno di squadra (e di reparto) dello stesso Camplone, al quale è fatale la sconfitta di Vicenza; leroe della promozione dello scorso giugno era partito benissimo in questo campionato centrando 14 punti nelle prime 6 giornate (4 vittorie e 2 pareggi) ma nelle successive 19 partite ha ottenuto appena 16 punti, vincendo soltanto in due occasioni. La classifica non è malvagia, ma evidentemente il Perugia temeva che le cose si complicassero (le squadre alle spalle stanno iniziando a racimolare punti) e forse sotto sotto si spera ancora di centrare i playoff e giocarsi così la Serie A. In attesa dellufficialità, quello di Camplone sarà lottavo esonero in Serie B dopo quelli di Maurizio Pellegrino (Catania), Mario Beretta e Roberto Breda (Latina), Giovanni Lopez (Vicenza), Devis Mangia (Bari), Ivo Iaconi (Brescia) e Carmine Gautieri (Livorno). In più ci sono anche Giuseppe Sannino, lo stesso Pellegrino (che era stato richiamato a Catania) e Ivan Javorcic (Brescia) che si sono dimessi dai loro rispettivi incarichi.