Archiviati gli impegni di Coppa Davis e Fed Cup, purtroppo con deludenti sconfitte per le due squadre italiane, il calendario del tennis si getta a capofitto nei tornei del Nord America. Siamo a Indian Wells, California: location spettacolare per un appuntamento tra i più importanti nella stagione, basti pensare che questo è insieme a Miami (che verrà a seguire) l’unico torneo che, pur non essendo uno Slam, dura due settimane. Siamo nella categoria ATP Master 1000 e WTA Premier Mandatory; in palio ci sono tanti punti per il ranking e per la corsa alle Finals, ma anche e soprattutto il prestigio della vittoria. Nella notte si è disputato il primo di due turni di qualificazione femminili; e sempre nella notte è stato sorteggiato il tabellone WTA. La campionessa in carica è Flavia Pennetta: lo scorso anno la brindisina centrò una grande impresa, battendo Na Li in semifinale e poi demolendo una Agnieszka Radwanska che chiuse su una gamba sola e in lacrime. Lei, insieme a Sara Errani e Camila Giorgi, è già al secondo turno: le 32 teste di serie godono infatti del “bye”, cioè del lasciapassare. Per Sara si prospetta già un derby contro Francesca Schiavone (che giocherà contro una qualificata), per la Giorgi un possibile incrocio con la Radwanska al terzo turno mentre Flavia potrebbe avere Samantha Stosur e si deve già guardare da Saisai Zheng, classe ’94 in enorme crescita (anche se non ha iniziato benissimo l’anno). Ovviamente c’è anche Roberta Vinci: per la tarantina primo turno contro l’australiana Jarmila Gajdosova, mentre Karin Knapp incrocia Yanina Wickmayer e al secondo turno avrebbe Maria Sharapova. Il che ci dà l’occasione per parlare delle big: ovviamente sono tutte presenti, a parte Petra Kvitova di cui avevamo già parlato e Dominika Cibulkova che andrà sotto i ferri per un infortunio al tendine d’Achille e starà fuori un bel po’. La Sharapova ha una missione tra Indian Wells e Miami: togliere lo scettro di numero 1 del mondo a Serena Williams. Difficile che lo faccia in California: un anno fa Serena non c’era, e Maria perse al terzo turno. Significa che ridurre i 1377 punti di distanza è impossibile in questo torneo, ma la missione può essere completata a Miami dove la Williams vinse e Maria fu sconfitta proprio da lei in semifinale. E poi tutte le altre: Simona Halep quest’anno ha toccato quota 10 titoli in carriera (ne ha già due in stagione), Caroline Wozniacki si è preso invece il ventitreesimo a Kuala Lumpur dove non aveva avversarie ma intanto si è costruita una buona settimana di allenamento. A spiccare nel tabellone è il possibile terzo turno tra Sharapova e Victoria Azarenka: la bielorussa è tornata da quasi un anno di inattività e ha saputo centrare la finale a Doha (battuta dalla Safarova), è ancora numero 38 al mondo e deve macinare punti per risalire laddove si era issata. Sarà anche l’occasione per rivedere giocatrici che tra gli Australian Open e Indian Wells hanno giocato poco (per esempio Ana Ivanovic, che ha raggiunto la semifinale a Monterrey) o andare a caccia di conferme tra giocatrici come Karolina Pliskova (finale a Dubai) e Timea Bacsinszky, che in una settimana ha vinto due titoli battendo sempre Caroline Garcia in finale. Stanotte si completano le qualificazioni; dalla notte (italiana) tra mercoledì e giovedì si parte con il primo turno. Dovremo aspettare per il torneo maschile, che inizierà il giorno seguente.
(Claudio Franceschini)