Scatta oggi la Tirreno–Adriatico, cinquantesima edizione della corsa a tappe italiane che precede da sempre la Milano-Sanremo. La ‘Corsa dei due Mari’ però brilla di luce propria, basta leggere l’albo d’oro delle ultime edizioni: nel 2011 vinse Cadel Evans, nel 2012 e nel 2013 Vincenzo Nibali, l’anno scorso Alberto Contador. Il siciliano e lo spagnolo saranno anche quest’anno i protagonisti più attesi insieme al colombiano Nairo Quintana, peccato per la defezione in extremis di Chris Froome, frenato da problemi fisici. Oggi si parte da Lido di Camaiore con una cronometro di 5,4 chilometri che ha sostituito l’originaria cronosquadre, martedì prossimo l’ultima tappa a San Benedetto del Tronto, un’altra crono di 10 chilometri. In mezzo alcune tappe per velocisti con l’atteso protagonista Mark Cavendish, alcune più “nervose” e soprattutto domenica l’arrivo in salita al Terminillo che potrebbe decidere la corsa. Per presentare la Tirreno-Adriatico abbiamo sentito Michele Bartoli, che la vinse nel 1999. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Tirreno-Adriatico alla cinquantesima edizione, una ricorrenza importante… Sì, un bell’anniversario per una delle gare più prestigiose della storia del ciclismo.

Lei vinse nel ’99, cosa ricorda di quel successo? Fu una bella vittoria, lottai con Jalabert per il successo finale. Ci provavo da alcuni anni, sono contento di avere tra i miei trofei una corsa importante come la Tirreno-Adriatico.



Come giudica l’edizione di quest’anno? Bella, interessante come sempre, con campioni importanti a onorarla. Sarà anche quest’anno una delle corse più importanti del calendario internazionale. Da vivere fino in fondo…

Le cronometro al primo e ultimo giorno potrebbero avvantaggiare gli specialisti delle corse contro il tempo? Non credo che saranno decisive, alla fine le varie tappe si bilanceranno tutti i big potranno giocarsi le loro chance di vittoria. Comunque vedo Contador come il corridore più indicato per vincere questa corsa.

Cosa dirà il Terminillo? Sarà una salita tosta. Mi sembra che sia Contador il più favorito su una salita di questo genere, anche per questo è il mio favorito.



Cosa si aspetta da Nibali? Nibali è ancora indietro di condizione. Sicuramente però da uno come lui ci si possono aspettare cose importanti, è sempre in grado di tirare fuori la classe del campione.

Mancherà Froome purtroppo… Certo è un’assenza che si sentirà, un campione come Froome è sempre importante in qualsiasi gara.

Cavendish sarà grande protagonista delle volate? Sì, credo però che Kittel quando è al 100% della condizione abbia qualcosa in più. Peccato per l’assenza del tedesco… (Franco Vittadini)