Il Verona supera il Napoli per 2-0. Il migliore in campo è sicuramente Luca Toni autore di una doppietta; nell’Hellas Sala rovina un’ottima prestazione prendendosi un evitabile cartellino rosso. Nei partenopei pessima partita di Mesto e Britos; si salvano Inler e Mertens.

In una gara a tratti complicata riesce a gestire al meglio le situazioni più calde. Giusto il doppio giallo a Sala.



Dopo la convincente vittoria in Europa League contro la Dinamo Mosca, il Napoli torna a pensare al campionato. In Serie A i partenopei devono difendere la terza posizione  dagli assalti delle inseguitrici anche se, visto lo stato di forma della Roma, non è follia ambire al secondo posto. L’ostacolo di giornata per gli azzurri è rappresentato dal Verona, squadra rognosa soprattutto tra le mura amiche. Veniamo subito alle formazioni iniziali con il Napoli che lascia in panchina sia Callejon che Higuain: assieme ai due ex Real Madrid, a riposo troviamo anche Gabbiadini. Benitez schiera un 4-2-3-1 con Andujar tra i pali quindi Mesto a sostituire Maggio con Britos centrale al posto dello squalificato Hernique. Davanti spazio a Zapata, supportato da De Guzman, Hamsik e Mertens. Risponde l’Hellas Verona di Mandorlini con Benussi in porta quindi Pisano e Sala confermatissimi sugli esterni di difesa: in mediana Obbadi parte titolare con Tachtsidis e l’esperto Halfredsson. L’uomo chiave degli scaligeri si trova però nel reparto avanzato: stiamo parlando di Luca Toni (7,5), capitano dell’undici veronese. Al 2′ è proprio lui a creare la prima occasione per l’Hellas con un tiro dalla distanza su un appoggio di Pisano da rimessa laterale. Passano 2′ e il Verona ha un’enorme chance per sbloccare il risultato: lancio da centrocampo di Tahctisidis (6,5) per Gomez (6,5) che cerca di evitare Andujar (5,5). Il portiere del Napoli in qualche modo si salva ma sulla ribattuta Toni non riesce a inquadrare il bersaglio grosso disturbato dal compagno di squadra. Il gol è nell’aria e i padroni di casa si portano meritatamente in vantaggio al 6′: iniziativa di Juanito Gomez sulla sinistra che serve Toni. Il bomber degli scaligeri evita Britos (4,5) e batte Andujar in uscita: decisivo l’intervento di Mesto (4) a disturbare il proprio portiere. Il Napoli gioca malissimo e in difesa concede tantissimo con Mesto, Albiol (5) e Britos in grandissima difficoltà. Al 15′ il Verona si rende ancora pericoloso cn Obbadi (6,5) il cui tiro diventa una specie di assist per la rovesciata di Jankovic (6,5): pallone deviato dalla retroguardia azzurra. Del Napoli proprio non c’è traccia. L’unico tiro degli ospiti arriva con Ghoulam (5) sugli sviluppi di un calcio di punizione: facile la parata di Benussi. Benussi (6) che è bravo al 26′ a salvare su un colpo di testa di Zapata (6): tutto è però vanificato dalla posizione di fuorigioco del colombiano. Poco dopo la mezzora il Verona sfiora il 2-0 con Jankovic: poderosa discesa sulla destra di Sala (7) che raggiunge il fondo e mette in mezzo per il compagno il quale non arriva di un soffio sul perfetto assist. Il Napoli batte un colpo sul finire di tempo prima con Mertens (6), il cui colpo di testa non trova la port, poi con Zapata, murato al momento del tiro in area piccola. La gara è accesa e frizzante sin dai primi minuti. Il Verona è indemoniato e il match non conosce pause. Primo tempo perfetto per l’Hellas che non solo trova il vantaggio ma sfiora più volte il raddoppio. Gli uomini di Mandorlini hanno di che rammaricarsi. L’attaccante è in stato di grazia. Non solo insacca il gol del vantaggio ma sfiora anche il raddoppio. Una spina nel fianco per la difesa del Napoli. Vista la giornataccia del Napoli avrebbe potuto spingere di più. La difesa commette errori da matita blu. Centrocampo e attacco non fanno sicuramente meglio.  Uno dei pochi a salvarsi in un primo tempo da incubo. Alla sua seconda presenza da titolare stagionale il terzino commette almeno due errori enormi, uno dei quali causa il gol del Verona. Gara molto accesa e ricca di interventi di complicata lettura. Il fischietto non commette però errori importanti. (Federico Giuliani)



Hellas Verona

Non viene impegnato più di tanto. Sempre attento e preciso quando chiamato in causa: vedi ad esempio il tiro di Inler nella ripresa.

Grande prova per questo ragazzo che sta acquistando fiducia partita dopo partita. Il terzino ha corsa, grinta e piede. Peccato per la doppia ammonizione che gli costa il rosso. 

Leggermente più confusionario del partner di reparto. Nel complesso fa una buona figura. 

Primo tempo mastodontico per questo possente difensore che non sbaglia un solo intervento. Non va in tilt neppure quando Benitez cala la carta Higuain. 

Di accelerazioni se ne vedono poche. Avrebbe potuto fare di più anche se arriva facilmente alla sufficienza.



Ha il compito di sostituire Ionita e ci riesce alla grande. Unisce quantità e qualità: recupera palloni ma allo stesso tempo non disdegna in fase di impostazione (dal 69’LAZAROS 5,5 – Non entra con la giusta concentrazione).

Un guerriero per il centrocampo dell’Hellas. Lotta come un leone e non si ferma davanti a nessuno. 

Il veterano degli scaligeri riscatta 50′ incolori regalando a Toni l’assist per il 2-0.

Si divora una facile palla gol al 4′ non riuscendo a superare Andujar nell’uno contro uno; si riscatta facendo partire l’azione dell’1-0 (dal 66’GRECO 6 – Forze fresche al servizio della squadra veneta).

Più passano le stagioni, più questo attaccante sembra ringiovanire. Insacca un gol da vero bomber e centra la doppietta nel secondo tempo. Una spina nel fianco per gli avversari che non sanno mai come fermarlo. 

L’esterno offensivo del Verona è ispirato. Calcia da ogni posizione e va vicino al gol in almeno due occasioni (dall’84’MARTIC – SV).

Non aveva mai vinto contro il Napoli. Questa sera sfata il suo tabù personale presentando un super Hellas. Vittoria meritatissima.

Napoli

Bravo sullo 0-0 a dire no a Gomez ma non del tutto esente da colpe sul gol di Toni al 6′. Non può far nulla sul 2-0 del Verona.

Seconda partita da titolare in questa stagione per il terzino ex Genoa. Gara da incubo inaugurata con uno svarione dopo pochi minuti di gioco. Errore fatale anche in occasione dell’1-0 targato Toni. Di gran lunga peggiore in campo (dal 67’HIGUAIN 5,5 – Talvolta insofferente verso i compagni rei di non servirlo come vorrebbe. La verità è che lo spagnolo non riesce a essere sempre concreto).

La difesa del Napoli fa acqua da tutte le parti. Neppure l’esperienza serve allo spagnolo per aver la meglio sullo scatenato Toni. 

Si fa saltare da Toni con estrema facilità. Mai sicuro e sempre incerto. 

Ha di fronte Jankovic e Sala: l’algerino perde il duello con entrambi e in più di una circostanza è costretto a ricorrere il fallo. 

Uno dei pochi a salvarsi dalla disfatta del Bentegodi. Cerca di mettere ordine giocando il più semplice possibile. 

Un fantasma nel vero senso della parola. Male sia in fase di interdizione che in quella di impostazione. Presenza inutile per la mediana partenopea. 

Non riesce mai ad accendersi completamente. Si sveglia sul finire di primo tempo ma, come detto, va troppo a scatti. Torna nell’ombra nel secondo tempo (dal 60’CALLEJON 5 – Entra al posto del belga ma la sostanza per il Napoli non cambia).

Prestazione anonima per il capitano azzurro che non inventa mai la giocata giusta per mandare in porta i suoi compagni (dall’81’GABBIADINI 6,5 – Sfiora un gran gol colpendo il palo con un sinistro al bacio dalla distanza. Perché Benitez non l’ha inserito prima?).

Insieme a Inler, l’altra nota lieta di serata per il Napoli. Nelle occasioni più pericolose del Napoli, c’è sempre la sua firma. 

Sostituire Higuain non è mai facile. Il giovane colombiano fa del suo meglio ma resta chiuso nella morsa della coppia Rodriguez-Moras. 

Il suo turnover non paga. Il Napoli esce con le ossa rotte dalla trasferta di Verona.

 

 

(Federico Giuliani)