La 29giornata di Premier League sorride al Chelsea, che reduce dall’eliminazione in Champions League ad opera del PSG, pur dovendosi accontentare di un punto casalingo contro il Southampton di Pellè, ha visto a sorpresa aumentare il proprio vantaggio sul City, capace di andare a perdere in casa della “matricola” Burnely, che con questa vittoria che nessuno avrebbe pronosticato, ha sorpassato il QPR, ora penultimo e con dietro il solo Leicester, sempre più vicino alla retrocessione: il primo ha perso nettamente in casa del Crystal Palace, che appare ormai veleggiare verso una tranquilla salvezza, mentre il Leicester ha pareggiato in casa con l’Hull City, in un match che era da vincere contro una diretta concorrente. Riportando la nostra attenzione alle zone alte della classifica Arsenal e United hanno fatto la voce grossa e ora puntano al secondo posto. Il Chelsea aveva un match non certo semplicissimo, perchè è vero che il Southampton non vive un gran momento ma è sempre squadra tignosa. La gara si era messo bene per i Blues, passati avanti all’11c on Diego Costa, arrivato al diciottesimo goal stagionale. La gioia è però durata poco, visto che Tadic 8 minuti dopo ha ristabilito la parità su calcio di rigore. Il Chelsea non è più riuscito a riportarsi avanti, dovendosi alla fine accontentare di un punto, che l’ha così portato a quota 64. Tuttavia il vantaggio è a sorpresa aumentato. Il Burnley, che non vinceva da 7 partite e che dall’ultima vittoria aveva ottenuto solo 2 punti ha infatti vinto contro la corazzata Manchester City, regalando così un sorriso a Mou e una grandissima gioia ai propri tifosi. Per il City è la seconda sconfitta esterna consecutiva e ciò significa addio quasi certo allo scudetto: ora i punti in meno del Chelsea sono infatti 6, ma a preoccupare è l’involuzione tattica della squadra. A decidere il match è stato un gran goal di Boyd al 16d ella ripresa. Tuttavia se il sogno di vincere la Premier si sta inesorabilmente allontanando, anche il secondo posto comincia a essere seriamente a rischio e Manchester United e Arsenal sembrano avere le credenziali per insidiare la squadra di Pellegrini. L’Arsenal contro il West Ham ha vinto con un netto 3 a 0: con questo risultato i Gunners si sono confermati al terzo posto con 57 punti, a sole due lunghezze dal City, mentre gli ospiti rimangono a centro classifica. La vittoria non è mai stata in discussione e l’Arsenal ha concretizzato il proprio dominio sul finire del primo tempo con un goal di Giroud e ha poi chiuso i conti tra l’81 e l’84 con le reti di Ramsey e dell’ex rossonero Flamini. Subito dietro l’Arsenal si conferma lo United, che ha dominato lo scontro diretto con il Tottenham, annichilito per 3 a 0 e in cui Kane è stata la delusione di giornata, e ora raggiunto a 50 punti dal Soutampthon. La partita non è mai stata in discussione, visto che dopo 34 minuti il risultato era già in cassaforte: le reti di Fellaini al 9, di Carrick al 19 e di Rooney al 34 hanno infatti reso una formalità la ripresa. Per il Manchester United, alla terza vittoria di fila, questa affermazione significa 56 punti in classifica e una candidatura molto forte al secondo posto. Molto curiosa è stata l’esultanza di Rooney, che dopo aver siglato il terzo goal (l’undicesimo in campionato) è andato verso la bandierina del calcio d’angolo e ha mimato una serie di ganci al volto prima di cadere sul prato dell’Old Trafford: si è trattato di una risposta ironica alle polemiche innescate da un video dove lo si vede dare vita a un incontro di box nella propria casa insieme a un ex compagno di squadra. Per quanto riguarda le altre partite, ha fatto rumore il 4 a 0 che l’Aston Villa ha rifilato a domicilio al Sunderland, in un match dove i punti valevano doppio visto che entrambe sono ai margini della zona retrocessione (il Sunderland al momento, dopo questo stop, ha 26 punti e ora ha una sola lunghezza di vantaggio sul Burnely, mentre i Villans hanno sorpassato proprio il Sunderland e ora con 28 punti hanno 3 lunghezze di vantaggio sui giustizieri di giornata del City. A decidere lo spareggio salvezza sono state due doppiette che in 44′ hanno chiuso il match: a metterle a segno Benteke al 16 e al 44 e Agbonlahor al 18e al 37, che sono così arrivati rispettivamente a 5 e 6 goal in campionato e si sono guadagnati il titolo di protagonisti della 29 di campionato. Nella corsa all’Europa si è fermata lo Stoke City, che dopo tre vittorie di fila ha perso in casa del West Bromwich Albion, che con questa vittoria è salito a 33 punti, allontanando forse definitivamente la zona retrocessione. Lo Stoke, che è rimasto così a 42 punti, è stato punito da una rete di Brown al 20 del primo tempo. Sempre per quanto riguarda le zone calde, l’Everton ha colto un importante successo contro il Newcastle. 3 a 0 il risultato finale, con un goal anche per Lukaku, all’ottavo centro in campionato. Ora l’Everton, per cui è stato tutto facile dopo l’espulsione di Coloccini al quarto d’ora della ripresa, ha 31 punti in classifica e vanta 6 punti di vantaggio sul Burnely, terzultimo. La giornata, che finora ha fatto registrare 21 goal, si concluderà con il match tra lo Swansea e il Liverpool, con i Reds che arrivano da 4 vittorie consecutive e partono favoriti contro uno Swansea che invece è reduce dalla sconfitta contro il Tottenham. La partita è decisiva per il Liverpool, che andando a vincere in Galles si porterebbe a soli 4 punti dal Manchester City.



Risultati 29esima giornata Premier League

Crystal Palace-QPR: 3-1

Sunderland-Aston Villa: 0-4

West Bromwich Albion-Stoke City: 1-0

Leicester-Hull City: 0-0

Arsenal-West Ham: 3-0

Burnley-Manchester City: 1-0

Chelsea-Southampton: 1-1

Everton-Newcastle: 3-0

Swansea City-Liverpool: questa sera alle ore 21.00

Classifica Premier League dopo la 29esima giornata



Chelsea 64

Manchester City 58

Arsenal 57

Manchester Utd 56

Liverpool 51*

Southampton 50

Tottenham 50

Stoke City 42

Swansea 40*

West Ham 39

Newcastle 35

Crystal Palace 33

West Bromwich 33

Everton 31

Hull City 28

Aston Villa 28

Sunderland 26

Burnley 25

QPR 22

Leicester 19

 

*Una partita in meno

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