Siamo arrivati alla conclusione della Coppa del Mondo di sci alpino 2014-2015. Le finali di Méribel sanciranno la vincitrice della Sfera di cristallo e le regine delle varie specialità; cinque giorni intensi con quattro gare al cardiopalma. Anna Fenninger e Tina Maze si giocano la vittoria della Coppa; Lindsey Vonn vuole il terzo posto in classifica e può portare a casa le coppette di discesa e super-G; e le nostre ragazze reduci da risultati importanti (su tutti il gigante di Are, dove abbiamo piazzato quattro italiane nelle dieci e sette nelle 17). Tra le nostre atlete brilla Federica Brignone: quinta in Svezia (podio mancato per 4 centesimi, non la prima volta…) e quinta nella classifica di gigante, ma soprattutto reduce da un quindicesimo (con pettorale 50) e un sesto posto negli ultimi due super-G, utili per strappare la qualificazione alle finali. Obiettivi specifici, Federica non ne ha (“parto sempre per vincere”), qualche sassolino dalla scarpa se lo vuole togliere (non ha dimenticato le critiche piovute addosso a lei e alle altre azzurre per i magri risultati dei Mondiali); IlSussidiario.net ci ha scambiato quattro chiacchiere in esclusiva ad un passo dalle finali di Méribel.
Federica, le finali sono un obiettivo raggiunto? Se parliamo del gigante, avrei già smesso di sciare se non mi fossi qualificata. Erano un obiettivo? Sì, ma diciamo che lo davo per scontato per come volevo che andasse la stagione; con dei podi è scontato che tu vada alle finali.
Il super-G era un po’ meno scontato invece… Non sapevo nemmeno se l’avrei fatto durante la stagione; essere a Méribel è un risultato inaspettato, nemmeno dopo il quindicesimo posto di Bansko avrei pensato di qualificarmi.
Prima dei Mondiali dicevi: se devo arrivare ventottesima come a Cortina, la velocità non mi interessa. Oggi hai un quindicesimo posto, con pettorale 50, e un sesto: qual è il segreto? Prima di Cortina mi ero allenata per il super-G; lì però le condizioni atmosferiche e della pista erano peggiorate e per chi era sceso tardi realizzare un tempo decente era difficile. Poi non mi sono più allenata: tanto che a Bansko ero arrivata senza troppe aspettative, ero andata perchè in combinata sapevo di poter fare bene, partivo nelle 30. Nel super-G…
Sì? La pista non aveva un tratto di scorrimento, era tutta curve e per una gigantista questo è positivo; ma ti ripeto, non mi sono neanche allenata. Ho sciato bene, sicura, e da lì penso di aver acquistato confidenza; cos’è cambiato non lo so, a me sembra di fare le stesse cose. Semplicemente a Garmisch sono finalmente partita davanti, mi sono detta che se non sfruttavo quell’occasione non l’avrei più fatto nella mia vita… (ride, nrd).
Per le finali ci sono degli obiettivi specifici?
No: si attacca a tutta sempre e comunque. Anche perchè tutte le volte che mi sono data degli obiettivi non ha mai funzionato. Devo andare come a Garmisch: quando arrivo giù guardo il tempo. Se è buono, bene; se non lo è, ci riproverò la prossima volta. Diciamo che senza aspettative riesco a sciare più naturalmente, e più veloce.
Però nel gigante la vittoria, che ancora manca… Ma io parto sempre per vincere, e poi non è che le altre sono lì a dirsi “vediamo cosa fa la Brignone”… mica aspettano me. Punto sempre alla vittoria, poi tutte hanno un obiettivo minimo: il mio è quello di rimanere nelle prime cinque e possibilmente fare il podio, anche perchè finalmente parto nelle sette dopo una stagione in cui sono sempre stata settima-ottava a pochi punti…
E l’obiettivo per il super-G? Confermarmi nelle prime quindici, magari nelle prime dieci; ma non ho grossi obiettivi, come ti dicevo; penserò solo a sciare e proverò a divertirmi come ho fatto a Garmisch.
A livello generale, l’Italia dello sci alpino femminile arriva da grandi risultati… Noi gigantiste siamo andate bene per tutto l’inverno… se guardi, c’è sempre stata almeno un’italiana nelle prime cinque se non addirittura due. Non abbiamo sbagliato una gara, a parte quella del Mondiale…
Perciò, come nazionale le aspettative sono alte? Noi siamo contente di fare la gara e speriamo di essere in tante nelle dieci; andiamo lì per far vedere che ci siamo e per fare bene, sperando di dimostrare cosa valiamo a chi ci aveva dato delle principianti dopo i Mondiali.
Torniamo allora su Beaver Creek, e sul dispiacere nel ricevere certe critiche: immeritate secondo te? CI hanno accusato di scendere come delle principianti; vorrei chiedere di rimando a questa gente, principianti a chi? Queste cose non le lascio correre: buona sì, stupida no.
Domanda di rito, trattandosi delle finali: chi vince la Coppa del Mondo? Anna Fenninger.
Risposta secca. E come ti spieghi il calo della Maze da gennaio in avanti? Beh, a Garmisch ha fatto due podi su due ed era ancora lì. A Maribor ha avuto un po’ di sfortuna nello slalom, e nel gigante ha fatto un errore: non me lo aspettavo nemmeno io, perchè lei non sbaglia mai. Ma sinceramente la preferisco vedere così: umana, altrimenti mi chiederei cosa c’è dietro. Mi spiace: nella Coppa del Mondo generale io faccio il tifo per lei.
Come mai?
Perchè se la merita davvero, fa sacrifici enormi e se dovesse decidere di smettere – come penso farà – chiuderebbe da grande campionessa quale è stata; ed è anche l’unica che quest’inverno ha partecipato a tutte le gare. Spero che questa settimana Tina faccia grandi risultati, e magari sarà la Fenninger ad avere un passaggio a vuoto… non si può dire, però per come ho visto le ultime gare la sicurezza che ha Anna è impareggiabile. La Maze l’ho vista più spenta, credo innanzitutto di testa; ha capito che l’altra in questo momento è più forte di lei, ed è come se avesse un po’ mollato.
E poi, come dicevi, fare tutte le gare significa essere sempre in viaggio… si può pagare, no?Assolutamente: lei la valigia non la disfa nemmeno più, va direttamente da un posto all’altro e a casa credo sia stata solo quando ha gareggiato a Maribor. Adesso potrebbe anche essere stanca per questo. Non sono nella sua testa e non lo so, lei è una molto lunatica; ma raramente l’ho vista sbagliare così.
Secondo te la Fenninger farà anche lo slalom per incrementare il vantaggio? Può farlo, e lo fa anche bene; chiaro però che dipenderà dalla situazione di classifica con la quale arriverà. E’ una tattica nella quale non entro…
Quindi, Federica Brignone tifa per la Maze… non è che sotto sotto è solo una questione di simpatia? Certo che no. La Fenninger se vogliamo non è socievole con tutti come possono essere altre; ma assolutamente non mi sta antipatica. Solo, preferisco che vinca Tina.
(Claudio Franceschini)