Il sorteggio dei quarti di Champions League ha emesso il suo verdetto: sarà Juventus-Monaco. I bianconeri possono sorridere, la squadra del Principato è sicuramente la più abbordabile tra le ‘Fantastiche otto’, anche se naturalmente non ci sono partite facili a questo livello. Ecco le date di questo doppio confronto: l’andata sarà martedì 14 aprile alle ore 20.45 allo Juventus Stadium, ritorno alla stesso ora a Montecarlo mercoledì 22 aprile.



La Juventus incontrerà il Monaco nei quarti di finale di Champions League. Poco fa, in quel di Nyon, è stato infatti sorteggiato il club monegasco come prossimo avversario della compagine bianconera. Un’urna che fa sorridere la squadra italiana, ultima rimasta in corsa nell’ex Coppa dei Campioni, visto che i bianco-rossi appaiono senza dubbio alla portata del team Allegri. I monegaschi non raggiungono questa fase da più di 10 anni e precisamente dalla stagione 2003-2004, da quando cioè si qualificarono in finale di Champions League contro il Porto, e agli ottavi di finale hanno avuto la meglio sull’Arsenal.



Chi sarà lavversaria della Juventus nei quarti di Champions League? Dopo la grande vittoria di Dortmund i bianconeri attendono con grande fiducia il sorteggio di venerdì: sette possibili avversarie, con la convinzione che finalmente anche in Europa si sia trovata la chiave di volta, e quindi ci si possa giocare laccesso alla semifinale senza partire già battuti. Chiaramente con dei distinguo, perchè ci sono squadre che fanno paura; anche alla vigilia degli ottavi si diceva che il Borussia Dortmund sarebbe stato ostacolo durissimo, ma poi è finita come sappiamo. E allora, andiamo a vedere quali sono le possibili avversarie della Juventus con il relativo borsino sui rapporti di forze. Andiamo in rigoroso ordine alfabetico, senza fare torti a nessuno. 



La Juventus ci ha perso al Calderon e pareggiato a Torino nella fase a gironi: nel doppio confronto sarebbe stata eliminata. E semi-impossibile fare loro gol, lo abbiamo visto: si difendono benissimo, anche ai limiti del consentito, chiudono le linee di passaggio e poi ripartono dando fiato e campo agli esterni. Quando sono in giornata ci puoi giocare dieci ore senza tirare in porta, ma il punto è che ultimamente il giorno buono lo hanno imbroccato poche volte. Contro il Leverkusen hanno rischiato grossissimo: se i tedeschi avessero capitalizzato alla BayArena, oggi sarebbero fuori. Meglio loro di altre due o tre, decisamente, ma sarebbe un quarto durissimo.

Per il secondo anno consecutivo ha eliminato il Manchester City dando la sensazione di essere tremendamente superiore. Non ci sarà più Guardiola e il possesso palla sarà meno alla tiki taka, ma i blaugrana sono ai quarti per lottava stagione consecutiva e un motivo ci sarà. Luis Enrique sta dimostrando che forse il problema di quella Roma 2011-2012 non era (solo) lui; centrocampo meno impressionante di un tempo, ma là davanti ci sono Suarez e Neymar, senza contare che Leo Messi ha già messo insieme 43 gol e 24 assist. Meglio evitare ma la mediana bianconera può dire la sua. 

La più forte. La Juventus prese quattro schiaffi due anni fa, e questo Bayern è pure più forte di quello di allora. Guardiola ha portato possesso palla e pressing a blocchi, ha sublimato la tecnica di certi giocatori ma sempre mantenendo limpostazione tedesca fatta di forza fisica e regolarità. Non sono tanto i singoli (anche se Robben può vincere una partita da solo), è lorganizzazione e il muoversi in sincrono che impressiona. In più, rosa infinita: non cè Boateng ed ecco Benatia, Muller sta in panchina e gioca Gotze. La favorita per la vittoria finale, dunque meglio che – nel caso – la elimini qualcun altro. 

E la squadra che tutti vorrebbero incontrare. Daccordo: ha preso 4 gol in tutta la Champions League e ha fatto fuori lArsenal, però è oggettivo che sia la meno competitiva. Resta da capire quanto i Martial, i Dirar, gli Abdennour e i Bernardo Silva terranno questo ritmo; sicuramente si sanno difendere e ripartire, ma la partita del Louis II di martedì ci ha detto che sentono la pressione e se attaccati possono andare in difficoltà. Anche la Juventus si iscrive al coro: se dallurna uscisse il Monaco, le possibilità di semifinale sarebbero più alte.

 Il PSG ha fatto ricorso per la squalifica di Ibrahimovic: se lo perderà, avrà lo svedese in tribuna per andata e ritorno. Questo cambia le cose, anche se poi i francesi hanno fatto fuori il Chelsea senza Ibra, in dieci, a Stamford Bridge. Hanno tantissimo talento in Lavezzi e Pastore, la velocità di Lucas, l’istinto del bomber di Cavani e la solidità in mediana di Matuidi. Però possono soffrire qualcosa dietro, dove David Luiz è straordinario per tempismo ma meno per letture, e dove Thiago Silva non può coprire tutto da solo. Delle francesi è certamente meglio il Monaco, ma il PSG potrebbe essere un accoppiamento accettabile. 

 La critica si divide: non è tra le più forti, ma nasconde insidie. Un po’ come il Benfica in Europa League un anno fa: le portoghesi sono ostiche, perchè sono veloci e giocano di squadra sapendo sempre cosa fare. Eppure non hanno lo straripante talento di Barcellona o Real Madrid, nè il tonnellaggio del Bayern Monaco; un gradino sopra il Monaco, la Juventus vista a Dortmund può assolutamente pensare di superare il turno contro la squadra di Lopetegui. 

 Sono i campioni in carica e sono il Real Madrid. Cristiano Ronaldo, Bale, Benzema, Modric, Kroos: ovunque ti giri c’è un fenomeno o presunto tale. E poi Ancelotti in panchina, che preserva dai giorni in cui i blancos erano un album di figurine ma non una squadra in campo. La panolada post-Schalke 04 non inganni: d’accordo, sono stati ad un passo dall’eliminazione ma hanno pur sempre fatto tre gol. Quante volte l’avversaria ne segnerà quattro o cinque al Bernabeu? Rispetto a Bayern o Barcellona sono meno organizzati e ti fanno soffrire di meno quando hai tu il pallone o devi difenderti in mezzo, ma con Ronaldo e Bale possono farti cinque gol in venti minuti. Insomma: evitarla non sarebbe un cattivo affare.

(Claudio Franceschini)

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