Sampdoria-Inter è una grande partita della ventottesima giornata della Serie A, domani alle 20.45 a Genova. Blucerchiati a 45 punti in classifica, nerazzurri a 37. La Sampdoria viene dal grande successo per 2-0 all’Olimpico con la Roma, l’Inter dal pareggio per 1-1 a San Siro col Cesena. Inter eliminata in settimana in Europa League dal Wolfsburg. Sarà una partita di primaria importanza per la squadra allenata da Roberto Mancini che vincendo potrebbe coltivare ancora speranze di qualificazione per l’Europa League, anche se manca ancora tanta alla fine del campionato. Sarà poi un numero speciale per la presenza di tanti ex in entrambe le squadre. Per presentare questo match abbiamo sentito Luca Pellegrini. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Che partita sarà? Innanzitutto una sfida tra Mancini e Mihajlovic, che hanno lavorato assieme, sono anche amici. Poi certo la Sampdoria sta attraversando un periodo migliore, sul piano psicofisico sta meglio e ha notevoli motivazioni oltre al desiderio di fare molto bene anche in quest’incontro. Una Sampdoria che sta ottenendo risultati migliori di un’Inter accreditata maggiormente all’inizio della stagione.



Sampdoria quindi rivelazione di questa serie A? Nessuno certamente si aspettava che arrivasse a questi livelli, il merito è stato proprio di Mihajlovic che ha saputo costruire una squadra di ottimo valore usando il bastone e la carota con giocatori magari inferiori a quelli di altre squadre, ma desiderosi di riscatto o di mettersi in mostra. Un grande lavoro, fatto con il direttore sportivo Osti.

E Ferrero come lo giudica? Diciamo che è lontano dallo stile dei presidenti che la Samp ha sempre avuto, da Lolli Ghetti a Mantovani fino a Garrone, tanto per citare qualche esempio. Forse però questo è in linea con il modo di vivere il calcio di questi anni.



Sarà 4-3-3 con l’Inter? Gli allenatore dicono sempre che i moduli tattici con cui fanno giocare le loro squadre non contano niente ma in effetti non è così. Vedremo quindi un 4-3-3 che è il solito modulo di gioco utilizzato da Mihajlovic, che si trasforma poi in un 4-5-1 quando non c’è il possesso palla.

Anche per Eto’o una partita speciale… Certamente, è normale che sia così.

Dove potrà arrivare la Sampdoria? Per il momento è nelle coppe e sta viaggiando al ritmo di Fiorentina e Lazio, qualche volta subisce delle battute d’arresto inattese ma sta procedendo bene.

Cosa manca ancora all’Inter per essere competitiva? E’ un discorso lungo, diciamo che bisognerà aspettare la fine del campionato per la rifondazione della squadra nerazzurra. Conosco bene Mancini, è maturato molto e da allenatore è cresciuto tantissimo. Prima si diceva fosse capace di vincere solo in Italia poi è andato in Inghilterra ad aggiudicarsi campionato e Fa Cup, poi ha vinto anche la coppa di Turchia. E’ tornato da noi con le spalle ancora più forti, pronto ad affrontare il nostro calcio.

Per l’Inter partita decisiva di questa stagione per arrivare nelle coppe? I punti della Sampdoria sono 45, quelli dell’Inter 37, in effetti un successo della formazione nerazzurra li rimetterebbe in corsa per la qualificazione. Questo potrebbe essere uno stimolo importante per i nerazzurri.

Cosa cambierebbe con la presenza di Shaqiri in questa partita? Tanto, Shaqiri è decisivo nell’Inter come Salah nella Fiorentina e Felipe Anderson nella Lazio.

Il suo pronostico? E’ logico che mi auguro che possa vincere la Sampdoria, ma quello che spero è che sia anche una partita giocata bene, un bell’incontro di calcio. (Franco Vittadini)