Dopo la vittoria del Clasico, con tanto di +4 in classifica sul Real Madrid, il Barcellona si risveglia euforico. Anche se non come nei giorni migliori: da queste parti tiki taka e bel gioco restano una religione (un po come a Madrid: ricordate la panolada post-Schalke?) e allora il 2-1 arrivato con tanta sofferenza e pochi fraseggi da PlayStation è stato salutato e celebrato (ovviamente) pur senza quellaura gloriosa che permeava Pep Guardiola e i suoi invincibili. Ma il problema in questo momento è un altro: sono arrivate le richieste ufficiali che il Pubblico Ministero ha avanzato per il caso Neymar. Non compare lesclusione del Barcellona dalla Liga come Mundo Deportivo aveva paventato qualche giorno fa, ma in compenso ci sono sette anni e mezzo complessivi di carcere per i due presidenti interessati (due anni e tre mesi a Josep Bartomeu, lattuale, due anni e tre mesi al predecessore Sandro Rosell) con quasi 29 milioni di euro di multa. Per il club invece sono stati chiesti 22,2 milioni di euro di ammenda, da pagare congiuntamente tra i tre imputati (lo scrive anche la Gazzetta dello Sport). La società ha immediatamente redatto un comunicato nel quale si parla di grande ingiustizia e si precisa che Bartomeu rimane uno candidato alle elezioni presidenziali; ma il momento è senza dubbio nero – ricordiamo anche il blocco al calciomercato in entrata per tutta la stagione 2015-2016, per tesseramento illegale di calciatori minorenni – e se queste richieste dovessero essere accolte le casse del club ne risentirebbero. Andrà verificato comunque se verranno presi in considerazione i 13,5 milioni che il Barcellona ha già versato al fisco spagnolo, proprio come anticipo per eventuali multe legate al caso Neymar. 



(Claudio Franceschini)

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