La reazione dei tifosi bianconeri è stata di iera dopo i giudizi della Cassazione in merito al Processo per Calciopoli. Per i bianconeri ci sono solo due opzioni ora quella di vedersi riassegnati i due titoli tolti dalla giustizia sportiva o essere risarciti dalla Federcalcio. Questo è quanto circola su forum e social network nella giornata di oggi. Per i tifosi bianconeri si è trattata di una farsa, da questo il gioco di parole Farsopoli. Di certo è che sono serviti addirittura nove anni per arrivare a delle conclusioni che non mettono pace a nessuno. Da una parte chi non voleva veder ”premiati” con la prescrizione quelli che erano gli artefici della famosa cupola, dall’altra invece chi si sente innocente al centro di un complotto.
Il verdetto della Cassazione ha aperto le piste a diversi commenti tecnici che sono arrivati tra la nottata e la giornata di oggi. Tra questi c’è quello del Presidente onorario del Bologna Giuseppe Gazzoni Frascara. Ecco le sue parole al microfono di Xavier Jacobelli a Calciomercato.com: “La sentenza è giusta e fatta bene rispetto ad altre del passato. La Cassazione è una cosa seria e siamo leggittimati ad andare avanti con la nostra richiesta dei risarcimento. De Santis? Fu lo stesso che in occasione di Fiorentina-Bologna mostrò cartellini gialli a tre nostri difensori, poi squalificati e assenti nella partita contro la Juventus. La prescrizione non è assolutazione, bisogna sottolinearlo per bene. Il capitolo penale è stato chiuso dalla Suprema Corte, rimane aperto quello delle cause civili. Il Bologna? Sarà dura, ma ce la faremo“.
Dopo la sentenza della Cassazione sul processo Calciopoli, i vari personaggi coinvolti attendono di leggere le motivazioni. Si capirà infatti meglio quali siano stati i motivi che hanno spinto la Corte di Cassazione dopo quasi un giorno di consultazione, a condannare il solo ex arbitro De Santis, ridimensionando di fatto il famoso sistema a cui capo vi sarebbe lex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi. A riguardo vanno sottolineate le parole di Capuano, giornalista sportivo di Panorma, che si sofferma anche sulle possibili reazioni della Juventus, che rivuole indietro i due scudetti 2004-2005 e 2005-2006: «Tutto sarà più chiaro con la pubblicazione delle motivazioni che verranno depositate entro 90 giorni. La lunghezza della camera di consiglio (oltre cinque ore) testimonia che non si è trattato di una decisione semplice. Prescrizione significa impossibilità di andare a sentenza definitiva. Non è un’assoluzione e, dunque, influirà anche su quanto accadrà da oggi perché la fine del processo ordinario segna l’inizio della nuova battaglia sportiva. Le carte sono in tavola e, una volta lette le motivazioni, Juventus e Figc potranno fare le proprie mosse.
La sentenza su Calciopoli della Cassazione, arrivata nella notte di ieri, sta facendo un gran discutere. Molti i commenti delle ultime ore e da una parte cè chi vede un netto ridimensionamento rispetto al famoso sistema che avrebbe architettato lex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, e chi invece considera il verdetto come una conferma del male del calcio fino al 2006. Di questultimo pensiero è Sebastiano Vernazza, giornalista de La Gazzetta dello Sport, che nelle scorse ore ha pubblicato un tweet a dir poco velenoso: «Ora si puo’ dire: un’associazione a delinquere ha condizionato per anni il calcio italiano #Calciopoli va in archivio.
Continuano i commenti dopo la sentenza della Cassazione su Calciopoli, che ha condannato lex arbitro De Santis a 10 mesi di reclusione (pena sospesa), mentre il reato commesso dal duo bianconero Moggi e Giraudo è caduto un prescrizione. Le ultime parole sono quelle di Maurizio Prioreschi, storico legale dellex direttore generale della Juventus. Interpellato dai microfoni di Sky Sport ha confessato: «Questa sentenza non scioglie un nodo principale, che è quello dell’associazione a delinquere che adesso è rimasta veramente poca cosa. Perchè questo processo è partito con 41 tra arbitri e assistenti di linea, prima indagati e poi imputati, e praticamente è rimasta un’associazione con solamente due arbitri, Racalbuto e De Santis, con sole tre frodi sportive sulle 21 contestate all’inizio nelle quali sono stati condannati i due arbitri. Racalbuto per Cagliari-Juve e Roma-Juve, e De Santis per Fiorentina-Bologna. Mi sembra veramente poca cosa rispetto a quello che era stato ipotizzato dai pubblici ministeri all’inizio. Secondo Prioreschi, quindi, il famoso sistema architettato da Moggi che comprendeva mezza Serie A, si è a poco a poco sgretolato e con la sentenza di ieri è decaduto definitivamente.
Dopo la sentenza della Cassazione per il processo Calcipoli, che ha fatto cadere in prescrizione i reati commessi da Giraudo e Moggi, la Juventus è pronta a tornare la carica, più rinvigorita che mai, per riavere i due scudetti estirpategli, secondo la stessa Signora ingiustamente, riguardanti le stagioni 2004-2005 e 2005-2006. Stando a quanto sottolinea Tuttosport, la Juventus avrebbe già avviato i contatti con la Federcalcio attraverso degli incontri fra il patron Agnelli e il numero uno della FIGC, Tavecchio, impugnando larticolo 39 e chiedendo la revisione dei processi sportivi. Difficile comunque capire cosa succederà a tuttoggi, e cè il rischio che si apra una nuova lunga pagina: Calciopoli è tuttaltro che in prescrizione.
Dopo il commento di Luciano Moggi sulla sentenza della cassazione per il processo Calciopoli, arrivano anche le parole dellex arbitro De Santis, di fatto lunico personaggio del sistema che ha subito una condanna (dieci mesi di reclusione, pena sospesa). Così ha parlato lex fischietto allepoca dei fatti: « stato un processo viziato sin dall’inizio: sono l’unico arbitro rimasto coinvolto per due partite, Fiorentina-Bologna e Lecce-Parma, che non riguardavano nemmeno la Juve. Aspetto di leggere le motivazioni, ma mi sembra che nei miei confronti ci sia stata una discriminazione. Provo una grossa delusione per la giustizia italiana e quello che mi è successo non lo auguro a nessuno cittadino. De Santis ha deciso di rinunciare alla prescrizione, affrontando quindi la condanna. Ricordiamo che sono stati tutti prescritti, a cominciare dagli ex juventini Moggi e Giraudo, nonché Pazzini e Bergamo, altre due figure importanti. Annullata completamente, invece, la decisione nei confronti di Bertini e Dattilo, altri due arbitri coinvolti nei fatti, assolti.
Il giorno dopo la sentenza di Calciopoli che ha condannato lex arbitro De Sanctis, facendo nel contempo cadere in prescrizione gli ex juventini Luciano Moggi e Giraudo, ha parlato lex dg bianconero. Ospite presso gli studi di Mattino Cinque, noto programma in onda su Canale 5, Moggi ha esternato tutta la propria amarezza per quanto accaduto: «In nove anni hanno trovato un solo arbitro riporta Tuttojuve.com – in dodici anni ci siamo mantenuti da soli senza una lira, mi dovete dire quali interessi personali c’erano, non c’erano soldi, non avevamo una lira ma credo che ci fosse nulla da dire, resta solo De Santis che non ha fatto nulla, una pistola senza munizioni, l’evidenza di qualcosa che non esisteva hanno sbagliato. Poi ancora: «Il sistema con chi esisteva se sono stati tutti prosciolti gli arbitri? Dopo nove anni hanno trovato tutto regolare e sono andati su interessi personali che non hanno dimostrato,ci barcamenavamo vendendo un giocatore e comprandone un altro come Zidane per Nedved, dovevamo fare una cessione a prezzi alti per poi comprarne un altro. Ed ora potrebbero aprirsi nuove strade, anche se Luciano Moggi non ha idea su cosa possa succedere: «Ora non so cosa succederà, qualcosa succederà il problema di fondo è che dopo dopo il 2006 è successo di tutto, certi dirigenti sono stati fatti fuori, dirigenti come Giraudo al calcio italiano servivano, leggo le motivazioni e poi vedremo.
Si è chiusa durante la notte una delle pagine più tristi della storia del calcio italiano. Dopo otto ore di dibattito ed altre sei di camera di consiglio, praticamente una giornata intera, la Cassazione ha emesso il verdetto su Calciopoli. La sentenza non fa felice nessuno, visto che Luciano Moggi e Antonio Giraudo, ex dirigenti della Juventus e fra i principali imputati, vengono prescritti ma senza assoluzione, il che significa che il reato di associazione a delinquere aggravata è stato commesso, ma essendo passati ormai troppi anni da quellinfuocata primavera del 2006, il tutto è andato in prescrizione. Lunico che ha subito una condanna è stato lex arbitro De Santis, che aveva rinunciato alla prescrizione, e che dovrà scontare un anno con pena però sospesa. Così come per Moggi e Giraudo, è arrivata la prescrizione anche per Mazzini e Pairetto, noti designatori arbitrali allepoca dei fatti, mentre per Bertini e Dattilo, altri due personaggi coinvolti nei fatti, arriva la completa assoluzione, essendo la condanna nei loro confronti annullata. Da quanto emerso, quindi, Calciopoli è stato un sistema costituito prevalentemente da Moggi e Giraudo, con la complicità di Mazzini e Pairetto, e laggiunta di due arbitri, De Santis e Racalbuto, questultimo, prescritto in Appello. Resta ora da capire se e quando verranno risarcite le società che si erano costituite parte civile, sentendosi defraudate da quanto avvenuto fino al 2006, leggasi Bologna, Brescia, Atalanta, Lecce, Victoria 2000 (la società allora di Gazzoni e unica azionista dei felsinei.). Il tutto sarà deciso dai giudici civili d’Appello competenti per territorio.