Caso singolare e forse storico in Germania. L’ex portiere del Mainz Heinz Muller è stato svincolato dalla società nel giugno scorso: chiese un rinnovo di contratto a tempo indeterminato senza essere accontentato, la squadra come si dice in questi casi ‘aveva altri programmi’. Finita qui? Niente affatto perché Muller ha citato il Mainz in tribunale: a distanza di mesi il Giudice del lavoro Ruth Lippa gli ha dato ragione, sostenendo che gli atleti sportivi vanno considerati alla stregua degli altri lavoratori ed hanno quindi diritto ad un contratto a tempo indeterminato, dopo almeno due anni di permanenza nella stessa società. Il Mainz ha già annunciato che farà ricorso contro questa decisione, il presidente Harald Strutz ha dichiarato: “Questa sentenza -riporta La Gazzetta dello Sport- è unica nel suo genere. Tutti i processi del passato hanno portato a verdetti opposti. Faremo ricorso: se ci dovessero dare torto il calcio subirebbe una svolta epocale, paragonabile a quella voluta da Bosman. Le società dovrebbero pagare lo stipendio a decine e decine di giocatori fino alla pensione“. Se il Tribunale dovesse confermare la sentenza del Giudice si aprirebbero scenari del tutto nuovi per il panorama calcistico, che conferirebbero ai giocatori poteri inediti in sede contrattuale. Heinz Muller, che oggi ha 36 anni ed è svincolato, ha giocato con il Mainz dal 2009 fino alla stagione scorsa: in passato aveva vissuto esperienze anche in Norvegia (Lillestrom dal 2005 al 2007) e in Inghilterra (Barnsly dal 2007 al 2009).