La partita amichevole tra Olanda e Spagna è terminata con il risultato finale di 2-0 per i Tulipani. Entrambi i gol del match sono arrivati nel primo tempo: al 13′ è stato Stefan De Vrij a sbloccare il risultato; il difensore della Lazio ha colpito perfettamente di testa un bel cross dalla fascia sinistra di Wesley Sneijder, bravo a dare il taglio giusto al traversone. Il raddoppio dell’Olanda è caduto pochi minuti dopo e precisamente al 16′: Depay nel lato sinistro dell’area spagnola, scatto e passaggio per Narsingh che vede l’inserimento al centro di Davy Klaassen; prima conclusione di destro respinta dal portiere De Gea, seconda di sinistro in rete.



Nell’ultima parte del match Alvaro Morata si è ritagliato un’occasione per segnare, ma il suo destro sul primo palo è risultato solo potente, terminando a lato. Vince l’Olanda che ha messo in mostra una nazionale molto ben organizzata in entrambe le metacampo: il successo degli Oranje è meritato, la Spagna è stata bloccata a centrocampo (specie nel primo tempo) e meno pericolosa in attacco. Molto bene il laziale De Vrij che ha pure sbloccato la partita con un gran gol di testa, solido l’ex Inter Wesley Sneijder in mezzo, in evidenza il classe ’94 del PSV Memphis Depay. La prestazione della Spagna non è stata del tutto negativa: specialmente con l’ingresso di Silva dopo l’intervallo le Furie Rosse hanno saputo spingersi con una certa costanza verso l’area avversaria, senza però trovare i varchi giusti negli ultimi metri. Mezzoretta agitata per lo juventno Morata. Complessivamente è stata una partita bella da vedere.



Al 68′ grande occasione per la Spagna. Bel lancio di Mario Suarez che finalmente trova una giocata profonda, Silva taglia in area e controlla di petto poi prova il tiro al volo ma viene contrato; subentra Morata che apparecchia per Vitolo, ma l’esterno del Siviglia ciabatta a lato con il destro dal cuore dell’area olandese. Subito dopo Del Bosque richiama in panchina Piqué inserendo al posto Sergio Ramos. Entra anche Mikel San José dell’Athletic Bilbao: gli fa spazio Mario Suarez. Al 70′ gol annullato alla Spagna: Morata si fa spazio nel lato sinistro dell’area oranje e prova il tiro, la palla colpisce Silva che controlla e mette in rete ma era partito in posizione di fuorigioco. Al 73′ sostituzione nell’Olanda: fuori Daley Blind, dentro Jonathan De Guzman. Poi arriva anche il momento di Andres Iniesta, in campo al posto di Santi Cazorla. 77′ ci prova Fabregas che è diventato capitano: destro dai 20 metri bloccato a terra da Vermeer. Altro cambio al 79′: dentro Bas Dost, pertica d’attacco del Wolfsburg, al posto di Huntelaar che ha avuto poche occasioni per la gloria personale. 



Furie Rosse subito pimpanti in avvio di ripresa. Al 49′ Silva dirige una buona trama nella trequarti dell’Olanda: passaggio a sinistra per Bernat che centra rasoterra, nell’area piccola Juanmi prova il colpo di tacco e prolunga la traiettoria, nessuno è però pronto a toccar dentro sul secondo palo. Forti del doppio vantaggio i Tulipani sono partir più attendisti, gli spagnoli stanno a maggior ragione cercando di accelerare per dimezzare lo svantaggio. Al 53′ è comunque l’Olanda a sfiorare la rete: calcio d’angolo da destra, bel cross in mezzo all’area dove Martins Indi irrompe col tempo giusto, colpo di testa schiacciato e palla che rimbalza oltre la traversa. Poco dopo torna a farsi vedere Depay, tra i migliori dell’Olanda nel primo tempo: accelerazione da sinistra e tiro di destro dal limite, De Gea riesce a respingere con ambo le mani. Al 59′ Vitolo trova un varco per inserirsi a viene atterrato da Huntelaar che stava ripiegando: bravo l’arbitro scozzese Collum a valutare il contatto appena fuori dall’area. Alla punizione dal limite va Piqué: stilettata bassa e un pò ‘sporca’, il portiere Vermeer la fa sua in due tempi aiutandosi con i piedi. Al 62′ una sostituzione per parte: l’Olanda avvicenda Sneijder con Wijnaldum, la Spagna inserisce Morata al posto di Juanmi.

Squadre di nuovo in campo per il secondo tempo per l’amichevole di Amsterdam. Due sostituzioni nella Spagna: sono usciti Isco e Pedro (grigio il primo, più vivace il secondo), dentro David Silva e Vitolo. Ancor nessun cambio invece nell’Olanda.

Appena dopo la mezz’ora gli spagnoli hanno avuto una buona occasione per accorciare le distanze. Carvajal filtra il passaggio in area dalla fascia destra, Martins Indi è in vantaggio su Pedro ma finisce a terra dopo lo spalla a spalla, l’attaccante del Barça tenta di evitare l’uscita bassa del portiere Vermeer che però è molto abile nel toccare via la sfera, evitando anche il contatto da rigore. Spagna che ha avanzato di qualche metro il proprio baricentro e mostrato segnali di risveglio. Al 34′ ci prova Juanmi: l’attaccante classe 1993 in forza al Malaga, debuttante con la nazionale maggiore, riceve il passaggio al limite dell’area, si gira e prova il destro, la palla termina a lato di poco. Nell’ultima fetta del primo tempo l’Olanda recupera il controllo delle operazioni, la partita resta equilibrata. Al 43′ un errore in fase d’impostazione del centrocampo olandese permette a Cazorla di servire Juanmi ai 20 metri, l’attaccante controlla a seguire ma si allunga troppo la palla, consentendo al portiere Vermeer di appropriarsi facilmente della sfera.

Al 12′ minuto di gioco si sblocca il risultato all’Amsterdam Arena. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo a favore dell’Olanda la palla torna sulla fascia sinistra dopo la respinta della difesa: cross ben affilato di Sneijder e gran colpo di testa di Stefan De Vrij che gira nell’angolino basso alla sinistra del portiere De Gea. Terzo gol in nazionale A per il difensore della Lazio. Poco dopo e precisamente al 16′ minuto i Tulipani trovano anche la rete del raddoppio: buona iniziativa di Depay che penetra nel lato sinistro dell’area spagnola, poi tocca per Narsingh: assist per l’inserimento di Davy Klaassen che prova col destro, De Gea respinge ma non può nulla sulla ribattuta col sinistro dello stesso Klaaasen, che firma il primo gol con la selezione maggiore. Grande uno-due olandese, la Spagna è chiamata ad una reazione. Col passare dei minuti però il pallino del gioco rimane in mano ai padroni di casa, nonostante i tentativi di pressing portati dalle Furie Rosse (oggi in completo nero).

I primi minuti sono stati più tattici che tecnici, le due nazionali si sono alternate il possesso della palla provando a trovare varchi ma senza cavarne molto di significativo. Al 5′ minuto da segnalare una girata di testa di Carvajal sugli sviluppi di un calcio d’angolo: pallone fuori alla destra di Vermeer che comunque controllava. Al 6′ un lampo: Memphis Depay combina al limite dell’area con Huntelaar ed esplode un gran destro, bravissimo De Gea che riesce addirittura a bloccare in volo la forte conclusione.

Diretta Olanda-Spagna: le formazioni ufficiali della partita amichevole che sta per cominciare all’Amsterdam Arena. Moduli di gioco speculari, diverse novità da una parte e dall’altra rispetto agli ultimi impegni ufficiali. Vermeer; Janmaat, De Vrij, Martins Indi, Willems; Klaassen, Sneijder, Blind; Depay, Huntelaar, Narsingh In panchina: Cillessen, Veltman, van der Wiel, N.De Jong, Clasie, Bruma, Afellay, Wijnaldum, Bruma, L.De Jong, Promes, Dost Allenatore: Guus Hiddink De Gea; Carvajal, Albiol, Piqué, Bernat; Cazorla, Mario Suarez, Fabregas; Pedro, Juanmi, Isco In panchina: Casillas, Asenjo, Bartra, S.Ramos, Juanfran, San José, Busquets, Iniesta, Koke, Silva, Vitolo, Morata Allenatore: Vicente Del Bosque Arbitro: William Collum (Scozia)

Il legame tra queste due nazioni, a livello calcistico, è molto profondo. Fu infatti negli anni Settanta che il calcio totale olandese venne esportato in Spagna; precisamente in Catalogna, a Barcellona. Merito di Rinus Michels, allenatore che nel 1974 aveva trascinato una straordinaria Olanda ad un passo dalla vittoria del Mondiale e che aveva vinto quattro campionati e tre Coppe dOlanda oltre alla prima di tre Coppe dei Campioni consecutive. A Barcellona allenò quattro anni portando i suoi dettami: vinse la Liga e una Coppa di Spagna, soprattutto portò (nel 1973) un certo Johan Crujff e lanno seguente Johan Neeskens. Entrambi rimasero cinque stagioni in blaugrana, poi Crujff fu lallenatore del Dream Team che vinse quattro campionati consecutivi e la Coppa dei Campioni del 1992. In seguito tanti olandesi sono andati a giocare nel Barcellona: Reiziger, Bogarde, Cocu, Overmars, Hesp, Kluivert, Van Bronckhorst; per non parlare di Louis Van Gaal che come allenatore del Barcellona ha vinto due volte di fila la Liga. Nella rosa attuale dellOlanda sono invece due i giocatori che hanno vestito la maglia del Real Madrid: Arjen Robben e Wesley Sneijder.

La figura di Guus Hiddink evoca ricordi non certo positivi alla Spagna. Lattuale CT dellOlanda era infatti sulla panchina della Corea del Sud quel 22 giugno 2002 a Gwangju, quarti di finale del Mondiale organizzato dai coreani insieme al Giappone. La Corea si era già liberata dellItalia con un arbitraggio decisamente sospetto da parte di Byron Moreno; ma quel giorno legiziano Gamal Al-Ghandour fece anche di meglio. La Spagna segnò due gol più che validi e se li vide entrambi annullati, poi fu fermata almeno due volte per fuorigioco inesistenti mentre andava in porta. Si arrivò ai calci di rigore: per la Corea del Sud segnarono tutti, la Spagna sbagliò con Joaquin il suo quarto rigore, che peraltro sarebbe stato da ripetere visto che il portiere Woon-Jae Lee era uscito di parecchi passi dalla porta per contrastare il tiro. Invece niente: Spagna a casa e Corea del Sud in semifinale, il 22 giugno proclamato festa nazionale e un intero Paese in festa. Oggi Hiddink incrocia ancora la Spagna; che quel pomeriggio lo ricorda piuttosto bene 

Lamichevole dellAmsterdam Arena può essere un modo per vendicare, da parte della Spagna, la clamorosa sconfitta subita nella partita di esordio del Mondiale 2014. Era il 13 giugno, Arena Fonte Nova di Salvador, arbitro Nicola Rizzoli: la Spagna campione del Mondo e dEuropa in carica si presentava in campo con i crismi della grande favorita, con lopportunità di centrare un bis che in un Mondiale non si vede dal Brasile 1958 e 1962 (e che è riuscito soltanto due volte, anche allItalia 34-38). E invece lOlanda di Louis Van Gaal aveva dominato: era finita addirittura 5-1. E dire che la Spagna si era portata in vantaggio con un calcio di rigore di Xabi Alonso al 27; appena prima dellintervallo però lOlanda aveva pareggiato con Robin Van Persie (un gol meraviglioso, in tuffo di testa con pallone che arrivava da dietro) e da lì in avanti era stato uno show orange. Arjen Robben, poi un colpo di testa di Stefan De Vrij, poi ancora Van Persie e quindi di nuovo Robben: 5-1 pazzesco e campioni del Mondo annichiliti, con eliminazione sancita già cinque giorni dopo. LOlanda invece avrebbe chiuso il Mondiale al terzo posto. 

Alle ore 20:45 di questa sera lAmsterdam Arena ospita unamichevole internazionale di lusso. Le due squadre sono reduci dagli impegni per le qualificazioni agli Europei 2016 e, poichè era previsto un solo turno di gare, si scontrano ora per una partita che non mette niente in palio ma è sicuramente da seguire perchè di fronte ci sono due tra le nazionali migliori in Europa. Le quali peraltro si erano sfidate nel girone eliminatorio dei Mondiali 2014: era stata la partita che aveva dato il via al processo di distruzione della Spagna, arrivata in Brasile come campione in carica e favorita per il bis e invece aveva perso con un clamoroso 5-1.

LOlanda, poi terza in Coppa del Mondo, aveva vissuto una grande serata ma adesso soffre non poco: nel suo girone di qualificazione deve inseguire Repubblica Ceca e Islanda, al momento sarebbe costretta a giocare lo spareggio a novembre per accedere alla fase finale. Il passaggio tra Louis Van Gaal e Guus Hiddink – per lui un ritorno – non è insomma stato troppo agevole; i giovani hanno giocato un Mondiale notevole ma devono ancora farsi del tutto le ossa in ambito internazionale. I problemi li ha avuti anche la Spagna, arrivata probabilmente alla fine del suo ciclo con i giocatori che hanno dominato per cinque anni: in Repubblica Ceca le Furie Rosse hanno perso limbattibilità in partite di qualificazione che durava da ben otto anni. La qualificazione agli Europei è ovviamente alla portata, ma è chiaro che questa Spagna deve ora essere in grado di rinnovarsi per riaprire eventualmente un ciclo; ne ha le possibilità a livello di uomini e Vicente Del Bosque ha già aperto a qualche volto nuovo. 

Da capire se basterà per andare in Francia ancora con i crismi della favorita. Non sarà purtroppo possibile seguire la diretta tv di Olanda-Spagna, che non viene trasmessa in Italia; non ci sarà dunque nemmeno la diretta streaming video, ma potrete comunque avere informazioni utili sullamichevole e sulle due squadre in campo attraverso gli account di Facebook e Twitter che le due federazioni mettono a disposizione: per lOlanda abbiamo facebook.com/knvb e @KNVB, mentre per la Spagna ci sono facebook.com/RFEF e @rfef. Potete anche scommettere su Olanda-Spagna con le quote Paddy Power: segno 1 (vittoria Olanda) a 2,60; segno X (pareggio) a 3,15; segno 2 (vittoria Belgio) a 2,50.

LA DIRETTA LIVE NON PIU’ DISPONIBILE

Il tabellino

(primo tempo 2-0)

Marcatori: 13’De Vrij, 16’Klaassen

Assist: Sneijder

Olanda (4-3-3): Vermeer; Janmaat, De Vrij, Martins Indi, Willems; Klaassen, Sneijder (62’Wijnaldum), Blind (73’De Guzman); Depay (84’Afellay), Huntelaar (79’Dost), Narsingh (Cillessen, Veltman, van der Wiel, N.De Jong, Clasie, Bruma, L.De Jong, Promes). All.Hiddink. 

Spagna (4-3-3): De Gea; Carvajal, Albiol, Piqué (S.Ramos), Bernat; Cazorla (76’Iniesta), Mario Suarez (68’San José), Fabregas; Pedro (46’Vitolo), Juanmi (62’Morata), Isco (46’D.Silva) (Casillas, Asenjo, Bartra, Juanfran, Busquets, Koke). All.Del Bosque.

Arbitro: William Collum (Scozia)

Ammoniti: nessuno