La Juventus supera il Sassuolo per 1-0 grazie a un super gol di Pogba, decisamente migliore in campo. Tra i bianconeri deludono Pereyra e Morata. Nelle file ospiti buona prestazione di Acerbi e Consigli: malissimo Berardi. In una partita di facile gestione non commette errori particolari. Giusti i cartellini estratti: poco altro da aggiungere sul suo conto.



Juventus-Sassuolo è 0-0 alla fine del primo tempo. Nel posticipo serale della 26^giornata di Serie A la Juventus ospita il Sassuolo. Per i bianconeri l’occasione è ghiotta perché in caso di vittoria gli uomini di Allegri si porterebbero a +11 dalla Roma e di fatto chiuderebbero definitivamente il discorso Scudetto. I bianconeri si schierano con il 4-3-1-2. In porta, al posto dell’acciaccato Buffon, va Storari; difesa a quattro con Lichsteiner, Bonucci, Chiellini ed Evra. Pogba è il faro di centrocampo mentre Marchisio è il vice Pirlo; Pereyra fa il trequartista alle spalle della coppia d’attacco formata da Morata e Tevez. Il Sassuolo risponde con un offensivo 4-3-3. Il fiore all’occhiello degli emiliani è il reparto offensivo in cui troviamo il tridente composto da Berardi, Zaza e Sansone. In avvio la Juventus si complica subito la vita complice un retropassaggio insidioso a Storari che, per evitare guai sul pressing di Zaza (6), è costretto agli straordinari. I ritmi sono bassi, le due squadre commettono molte imprecisioni con passaggi sbagliati e lanci imprecisi. La prima occasione del match arriva al 12′ in seguito a un calcio d’angolo per i padroni di casa: Tevez (6,5) tocca corto per Pereyra (5,5) che vede e serve l’accorrente Marchisio (6). La conclusione del centrocampista da posizione defilata non trova però lo specchio della porta difesa da Consigli (6). Poco dopo altro tentativo bianconero con un tiraccio di Vidal (6)terminato lontano dai pali emiliani. Al 20′ Tevez prova a dare la scossa ai suoi: sponda di Pereyra per l’Apache che dal limite effettua una sterzata e cerca la porta. Sventola alta dell’argentino. Il Sassuolo non rischia quasi niente ma, allo stesso tempo, non crea pericoli particolari a Storari (sv). Al 23′ Brighi trova Vrsaljko (6) sulla destra il quale mette in area un traversone teso: Bonucci (5,5) ostacola Zaza, il pallone arriva a Berardi (5,5) che prova la battuta al volo. Ennesimo tiro alto in una partita ricca di errori. Intorno alla mezzora la Juventus costruisce una nitida palla gol: su un calcio d’angolo dalla sinistra Chiellini (6) stacca a centro area ma il suo colpo di testa finisce di poco oltre la traversa.  Passano i minuti e i bianconeri crescono: al 32′ Tevez impegna Consigli nella prima vera parata dell’incontro con un siluro dalla distanza respinto in qualche modo dall’estremo difensore neroverde. Nel finale occasione per Vidal che sull’appoggio di Tevez calcia in porta ma trova la provvidenziale deviazione della difesa neroverde. Allo Juventus Stadium finisce a reti inviolate un bruttissimo primo tempo tra Juventus e Sassuolo. Gara piatta e noiosa. I ritmi sono bassi e il gioco delle due squadre non è fluido. Se la Juventus accelera le cose cambiano ma i bianconeri, fin qui, non sono molto lucidi. I bianconeri commettono troppi errori e non riescono a scardinare la difesa del Sassuolo. Gli uomini di Allegri si svegliano soltanto dopo la mezzora di gioco ma non basta per mettere sotto gli avversari. E’ l’unico che in qualche modo cerca di svegliare i suoi. Il più pericoloso tra i bianconeri. Gara abulica dell’attaccante spagnolo, mai nel vivo della manovra. Vista la differenza di potenziale tra gli emiliani e la Juventus, la prestazione della squadra neroverde è da considerarsi sufficiente. Buona l’organizzazione mostrata dagli uomini di Di Franesco in questo primo tempo. Attaccante a tutto campo. Spesso si sacrifica per aiutare i suoi compagni. Subito ammonito, rischia il doppio giallo dopo un fallo su Vidal. Commette troppi errori e non appare brillante. Gara di facile gestione. Gusti i due cartellini estratti all’indirizzo di Missiroli e Tevez. (Federico Giuliani)



Spettatore non pagante di un match avaro di pericoli per la porta bianconera. Chiamato a sostituire Buffon, termina la gara con la porta inviolata.

Il terzino bianconeri appare un po’ arrugginito. Lo svizzero non riesce mai a cambiare passo.

Un suo errore rischia di dare il via libera a Zaza. A tratti, troppo lezioso ma non commette altre disattenzioni oltre a quella descritta. Nel secondo tempo va vicino al gol.

Vittima di uno scivolone molto simile a quello capitatogli in Champions contro il Borussia. Il difensore non si fa comunque scoraggiare, sfiora il gol e lotta come un leone contro Zaza.



Vale quanto detto per il suo collega di reparto Lichsteiner. Per più di un tempo alla Juventus sono mancate le discese dei suoi terzini; lui nel secondo tempo spinge con maggiore insistenza.

Il cileno alterna spunti interessanti a errori evitabili. Ancora troppa confusione nella testa del centrocampista bianconero che si perde definitivamente nella ripresa.

Chiamato ancora una volta a sostituire Pirlo in cabina di regia, il Principino risponde presente e disputa la sua partita. Senza infamia né lode.

Da uno come lui ti aspetti sempre la giocata in grado di spaccare il match e puntuale arriva nella ripresa. Il francese segna un super gol con un destro fantastico. Una prodezza che regala tre punti d’oro ai bianconeri.

Schierato da Allegri alle spalle di Tevez e Morata, l’ex Udinese non ha mai cambiato passo. All’attivo una sola sponda per l’Apache. Troppo poco per ben figurare (dal 63’PEPE 6,5 – Sicuramente più tonico di Pereyra. Ha voglia di fare e si rende pericoloso con discese rapide).

Forse frenato da un colpo ricevuto al ginocchio. Lo spagnolo non entra mai in partita e sbaglia quasi ogni pallone che gli capita a tiro. Leggermente meglio nella ripresa (dal 63’LLORENTE 6 – Usa il fisico per aprirsi gli spazi. Sul suo conto parecchi movimenti e una girata pericolosa).

Anche in una serata in cui la squadra è spenta, l’Apache si dimostra il vero traghettatore della Juventus. L’unico a provarci. Nella ripresa sfiora l’1-0 con un tiro terminato di poco (dall’86’BARZAGLI – SV).

Riesce a svegliare la Juventus grazie alla doppia sostituzione effettuata al 62′: la voglia di Llorente ma soprattutto il dinamismo di Pepe fanno cambiare passo alla Juventus.

Salva il risultato su Pogba e Bonucci nel secondo tempo. Sempre attento e all’altezza della situazione. Non può nulla sul tiro di Pogba.

Da quella parte ha dei brutti clienti ma il terzino croato non si fa impressionare e chiude bene ogni varco.

Si fa sovrastare da Chiellini nel primo tempo ma alla lunga non commette altri errori. Buona prestazione per il centrale neroveerde.

Il migliore della difesa emiliana. L’ex di turno è sempre puntuale in chiusura e si rivela utile alla causa.

Spinge pochissimo e in difesa non è sempre attento come dovrebbe.

Effettua il classico lavoro sporco in mezzo al campo. Finché ha fiato non si ferma un istante (dal 78’CHIBSAH – SV).

Il centrocampista neroverde perde la sfida a distanza con Marchsio. Al Sassuolo manca la sua grinta.

Il peggiore del Sassuolo. Ammonito nel primo tempo, è costretto a giocare con il freno a mano tirato (dall’84’LAZAREVIC – SV).

Anonimo: è questo l’aggettivo giusto per descrivere l’opaca prestazione del gioiellino del Sassuolo.

Tanta generosità ma poca lucidità nei momenti clou. Avrebbe potuto fare meglio.

Dopo un discreto primo tempo, l’attaccante di Di Francesco si spegne nella ripresa fino alla sostituzione (dal 72’TAIDER 5,5 – Non incide quanto vorrebbe Di Francesco).

Il Sassuolo fa ben figura allo Juventus Stadium ma deve inchinarsi a un super gol di Pogba.

(Federico Giuliani)