E ufficiale, Gianfranco Zola non è più lallenatore del Cagliari. Lindiscrezione era nellaria già dalla giornata di ieri ma poco fa è arrivato il comunicato da parte della società rossoblu che attesa laddio a Magic Box: «Il Cagliari Calcio si legge sul sito del club sardo – comunica di avere esonerato Gianfranco Zola e il suo staff dalla guida tecnica della prima squadra.Una decisione presa a malincuore nei confronti di un grande uomo che ha scritto pagine indimenticabili della storia del Cagliari, dando lustro e prestigio internazionale alla terra sarda. A lui e ai suoi collaboratori vanno i ringraziamenti per il lavoro svolto in questi mesi con dedizione, professionalità e passione, e il più sentito in bocca al lupo per il prosieguo della carriera. Fatale a Zola è stata la sconfitta di sabato sera, il due a zero a Genova contro la Sampdoria, solo lultimo di una serie di risultati negativi. La panchina del Cagliari viene così riconsegnata nelle mani di Zdenek Zeman, che era stato esonerato a sua volta lo scorso 22 dicembre, poco prima di Natale, dopo 16 punti conquistati da agosto.
Il Cagliari si prepara a cambiare. Dopo la sconfitta di sabato, a Genova contro la Sampdoria, la dirigenza si è riunita e dal meeting è uscita indebolita la posizione di Gianfranco Zola. Che a questo punto sembra ad un passo dallesonero: al massimo entro domani dovrebbe arrivare la decisione. Per lex fantasista un ruolino di marcia negativo: 8 punti in 10 partite, una media di poco superiore a quella che aveva tenuto Zeman. E dire che la sua avventura non era nemmeno cominciata male; dopo la scoppola (0-5) rimediata allesordio a Palermo, Zola aveva vinto contro il Cesena, pareggiato a Udine e battuto il Sassuolo. Sembrava linizio di una grande cavalcata verso la salvezza, e invece da lì è arrivato soltanto il pareggio di Torino (contro i granata). Il rendimento è crollato; nemmeno le scelte di calciomercato (positivi gli innesti di Brkic e Mpoku, un po meno quelli di Alejandro Gonzalez e Diakité) hanno rivitalizzato una squadra che si affida a troppi giovani, bravi sì ma ancora alla ricerca di una guida esperta e dalla mano ferma. E proprio questo il presidente Giulini cerca nel prossimo allenatore; a ieri i nomi per la successione erano sostanzialmente due. Ci sarebbe il ritorno di Zdenek Zeman, una soluzione oramai inflazionata (non sono pochi i patron che decidono in questo senso, anche per risparmiare); e la soluzione Delio Rossi, ma il tecnico romagnolo è ancora sotto contratto con la Sampdoria (dalla quale era stato esonerato l11 novembre 2013) e quindi bisognerebbe trovare laccordo. Allorizzonte altri nomi: quello di Serse Cosmi (era stato accostato anche al Varese, che poi ha scelto Dionigi), Davide Ballardini che qui ha allenato in tre diversi momenti lasciando ricordi positivi (nonostante un licenziamento per giusta causa nella sua ultima esperienza), Francesco Guidolin che oggi è supervisore tecnico per la famiglia Pozzo. Per costi e opportunità la scelta di Zeman è la più immediata; resta da capire se un allenatore integralista, poco propenso ai cambiamenti e con una media punti di nelle sue 16 giornate trascorse a Cagliari prima dell’esonero sia tecnicamente la soluzione giusta per salvare una squadra che sembra aver perso la propria identità.