Il Chievo espugna per la prima volta nella sua storia lo stadio Dino Manuzzi grazie ad un gol nel finale di Pellissier. Cesena che vede ridotte al lumicino le sue speranze di salvezza, mentre per il Chievo con questi 3 punti si avvicina sempre di più la matematica certezza della permanenza in Serie A.

La formazione bianconera non riesce mai ad impensierire la retroguardia gialloblu. Gli uomini simbolo della squadra, Brienza e Defrel tradiscono le aspettative dei tifosi, che devono forse abbandonare le speranze di salvezza.



Il Chievo si conferma una garanzia in termini di concretezza e compattezza. Gli uomini di Maran fanno una partita tatticamente perfetta, limitando al massimo le sortite dei padroni di casa. Nel finale il tempismo perfetto di Pellissier colleziona 3 punti d’oro per la classifica dei veneti.

Il direttore di gara conduce la partita con un metro uniforme. Pochi episodi controversi per lui, che tiene saldamente le redini del match.



Il Cesena di Mimmo Di Carlo, dopo la spettacolare rimonta da 3-0 a 3-3 operata contro l’Hellas, sfida l’altra squadra di Verona, il Chievo, per continuare ad inseguire una salvezza che fino a qualche settimana sembrava un’utopia, e oggi appare invece possibile. Intenzionato a ricercare la vittoria a tutti i costi, Di Carlo sceglie un ultra-offensivo 4-3-1-2. Il giovane Leali (voto 6) in porta, viene protetto dalla coppia di centrali composta da Capelli (voto 6.5 ) e Krajnc(voto 6); sulla fascia sinistra agisce come terzino Lucchini(voto 6 ), mentre sulla destra si muove Perico (5.5). A centrocampo dopo il gol a Verona confermato il colombiano Carbonero(voto 6 ) accanto a Giorgi (voto 6 ); i due affiancano l’esperto Cascione(voto 6) con l’intento di di proteggere la difesa e di servire palloni giocabili agli uomini più offensivi della squadra. Sulla trequarti l’inossidabile Brienza (voto6 ) e la rivelazione Defrel (voto 5.5) hanno il compito di innescare Djuric (voto 5.5 ) terminale offensivo della squadra. Il Chievo di Maran risponde con un classico 4-4-2. Difende i pali dei clivensi l’esperto Bizzarri (voto 6), davanti a lui si ricompone la coppia centrale Dainelli(voto 6.5)-Cesar(voto 6) con Frey (voto 6 ) e Zukanovic (voto 6.5 ) a presidiare rispettivamente la fascia destra e quella sinistra. A centrocampo il compito di fare gioco viene affidato a Radovanovic (voto 6 ) e all’ex Catania Izco (voto 6). Sulle ali spazio ad un ex del match Schelotto (voto 5.5 ) e al finlandese Hetemaj (voto 6). In avanti confermata la coppia d’attacco Meggiorini(voto 6 )-Paloschi(voto 6).



I romagnoli hanno bisogno a tutti i costi della vittoria ma concludono in porta in una sola occasione. Ci si aspetta un altro atteggiamento nella ripresa. Il centrale, in coppia con Kranjc riesce a chiudere tutti i tentativi della coppia Meggiorini-Paloschi, mettendo più volte in offside l’ex Milan  L’attaccante francese è totalmente escluso dalla manovra dei suoi: ingabbiato dalla retroguardia clivense non riesce mai a esprimere le sue doti in velocità. Partita ordinata degli uomini di Maran, che in un paio di occasioni sfiorano il gol. Arriva con continuità sul fondo sfornando cross precisi che mettono in condizione gli attaccanti di colpire. L’ex di turno si vede poco sulla destra: c’è bisogno delle sue sfuriate per far male a questo Cesena.

Cesena

In leggero ritardo sul gol di Pellissier, avrebbe forse potuto muoversi con un attimo d’anticipo tentando l’uscita. Di certo non doveva trovarsi a metà strada tra l’attaccante e la porta.

Anche lui si lascia anticipare da Pellissier in occasione del gol: una disattenzione che potrebbe costare cara.

Nel primo tempo fa un’ottima partita, nella ripresa non riesce a dirigere con la stessa autorevolezza il suo reparto.

In occasione del gol si trova nella terra di nessuno. Perde la marcatura dei suoi avversari e facilita il compito di Pellissier.

Salva con un intervento in scivolata un gol praticamente fatto di Schelotto. Nell’azione del gol di Pellissier è colpevole di lasciar crossare Frey indisturbato. (Dall’81’RODRIGUEZ s.v.)

Tenta in un paio di occasione la botta da fuori. Cerca di orchestrare come può la manovra romagnola, ma il Chievo serra le linee chiudendo gli spazi.

Qualche inserimento senza palla e qualche cross. Poca precisione e poca sostanza per l’ex Atalanta

Il colombiano è disordinato, tenta di strafare e si innervosisce. Becca il giallo e in un paio di occasioni rischia il rosso.

Un solo lampo di genio nel primo tempo, quando tenta la sforbiciata di sinistro dal limite dell’area. Poco altro.

Il francese viene letteralmente ingabbiato dai gialloblu. Non riesce mai a sfruttare le sue doti di scattista ed è inconcludente in zona offensiva. (Dall’88’ MONCINI s.v.)

Fa a sportellate con la difesa gialloblu ma non riesce quasi mai ad avere la meglio. Sottotono. (Dal 67′ SUCCI 5.5: il suo ingresso non è risolutivo come a Verona. Ha poco tempo per mettersi in mostra

All.DI CARLO 5: I suoi non mettono in mostra lo spirito arrembante delle ultime giornate. Le azioni offensive sono poche e disordinate, i cambi tardivi. Ha molto su cui riflettere.

Chievo

Poco impegnato dagli attaccanti del Cesena, si fa sempre trovare pronto

Ha il merito di fornire l’assist vincente per Pellissier con un cross perfetto dalla fascia destra.

Leader incontrastato della difesa: pulito ed elegante in chiusura. Insuperabile.

Il compagno di reparto gli facilita il compito. Lui e Dainelli annullano Djuric.

Nel primo tempo si distingue per i cross precisi provenienti dalla sinistra. nel secondo tempo sfiora il gol di testa su calcio d’angolo.

Partita di intelligenza e quantità. Il suo apporto è decisivo per limitare Brienza.

L’ex Catania imbecca sulla destra Frey, risultando fondamentale nella costruzione del gol. Tocchi precisi ed essenziali caratterizzano la sua partita.

Tra i peggiori dei suoi, soffre forse il ritorno nel suo vecchio stadio. Sostituito dopo un’ora di gioco. (Dal 62′ BIRSA 6.5: Lo sloveno ha tutto un altro piglio rispetto a Schelotto. Crea scompiglio nella difesa romagnola e serve palloni insidiosi al servizio dei compagni con il suo mancino.

Polmone infinito della squadra: il finlandese si mette a disposizione dei compagni guadagnando falli, e alternando sortite offensive. Dà sempre il suo contributo.

Cerca spesso la combinazione con Paloschi ma non è la sua giornata migliore. (dall’ 85′ COFIE s.v.)

In un paio di occasioni sfiora il gol, ma non riesce mai a sferrare la zampata decisiva. Ha il vizio di farsi trovare spesso in fuorigioco, deve lavorarci. (Dal 57′ PELLISSIER 7: Dimostra ancora una volta di essere un uomo decisivo per il Chievo. Segna un gol da bomber di razza anticipando avversari ben più giovani. Regala il gol che potrebbe valere la salvezza.

All.MARAN 7: La sua squadra è perfetta dal punto di vista tattico, e lui azzecca anche il cambio giusto togliendo Paloschi e gettando nella mischia il veterano Pellissier che lo premia realizzando il gol vittoria.

 

 

(Dario D’Angelo)