Lazio-Empoli si è conclusa con il punteggio di 4-0, i biancocelesti volano in classifica e agguantano il secondo posto, grazie al pareggio esterno della Roma a Torino. Risultato forse troppo pesante per l’Empoli, che ha pagato a caro prezzo le distrazioni difensive e ha cercato più volte il gol della bandiera, frenata dalla scarsa vena realizzativa degli attaccanti e da Berisha, attento in alcune occasioni. I biancocelesti sono passati in vantaggio al 4′ con un colpo di testa di Mauri, ben servito da Cavanda; al 31′ lo stesso Cavanda serve il pallone del raddoppio, in maniera analoga, a Klose, che sorprende la disattenta difesa toscana. Allo scadere del primo tempo Candreva chiude virtualmente il match con un bolide dai 25 metri che lascia Sepe impietrito. L’Empoli cerca il gol della bandiera ma l’attenta difesa laziale e Berisha, apparso in ottima forma, evitano il gol toscano. Al 53′ Felipe Anderson finalizza per la quarta volta, sfruttando un assist di Klose, che approfitta dell’ennesimo errore difensivo toscano. Il gol del brasiliano chiude il match e l’Empoli, nonostante l’espulsione di Novaretti, non riesce ad incidere.
La Lazio ha dimostrato, per l’ennesima volta, di essere solida nella fase difensiva e di avere molte opzioni in fase offensiva, grazie soprattutto alla duttilità dei centrocampisti, pronti a difendere e a trasformarsi in attaccanti aggiunti. La Lazio gioca il miglior calcio in Italia, attualmente, e può legittimamente ambire a tornare in Europa dalla porta principale.
L’Empoli, virtualmente salvo da molte giornate, è apparso meno concentrato del solito, nonostante il risultato finale sia estremamente pesante. Passaggio a vuoto per la squadra di Sarri, che dovrà dimenticare in fretta gli errori dell’Olimpico.
Probabilmente l’espulsione di Novaretti è frutto di una decisione affrettata ma fortunatamente i suoi errori (imperfetta anche la gestione dei cartellini) non hanno influito sull’esito del match.
Il primo tempo di Lazio-Empoli si è concluso con il punteggio di 3-0 per i padroni di casa. La Lazio ha bisogno di una vittoria per cercare il sorpasso nei confronti della Roma, impegnata a Torino, e sinora non ha deluso le aspettative dei tanti tifosi giunti allo stadio Olimpico. Alla prima occasione la Lazio passa in vantaggio, al 4′, con un colpo di testa di Mauri, che sfrutta un cross dalla destra di Cavanda. Al 31′ la Lazio raddoppia con un’azione simile, ancora Cavanda crossa dalla destra e questa volta tocca a Klose trafiggere Sepe, sorprendendo la distratta difesa toscana. Al 44′ Candreva sigla il 3 a 0 con un tiro potente e carico d’effetto, scoccato dai 30 metri. Pioli conferma il 4-2-3-1 con Berisha (voto 6) in porta al posto dell’infortunato Marchetti; in difesa, da destra a sinistra, Cavanda (voto 7), De Vrij (voto 6,5), Cana (voto 6) al posto dello squalificato Mauricio e Lulic (voto 6), arretrato nel ruolo di terzino; a centrocampo Pioli conferma la coppia di mediani composta da Biglia (voto 6) e Parolo (voto 6,5) e i trequartisti Felipe Anderson (voto 6), Mauri (voto 7) e Candreva (voto 7) alle spalle dell’unica punta Klose (voto 7). Sarri replica con il consueto 4-3-1-2, schierando Sepe in porta (voto 5,5), in difesa, da destra a sinistra, Hysaj (voto 5,5), Tonelli (voto 5), Rugani (voto 5) e Mario Rui (voto 5,5). A centrocampo Sarri sceglie Vecino (voto 5), Valdifiori (voto 5,5), Croce (voto 5,5) e Saponara (voto 5), alle spalle delle punte Pucciarelli (voto 5) e Maccarone (voto 5,5).
Pur non giocando una partita straordinaria, la Lazio dimostra di poter segnare in qualsiasi modo, grazie alla grande varietà di soluzione in attacco. La difesa tiene bene e concede poco e nulla all’attacco toscano. Alcuni errori in fase di disimpegno ma gioca da attaccante aggiunto e sigla gli assist che favoriscono i primi due gol. Difficile trovare il peggiore in una squadra che vince e convince, il brasiliano mostra la sua classe solo a tratti ma non demerita. VOTO EMPOLI 5. Inizio promettente, grande pressing e pericolosità in attacco ma in difesa l’Empoli commette errori gravi che manderanno Sarri su tutte le furie. Sulla sua fascia riesce a contenere Lulic e a scendere in avanti in qualche occasione ma anche lui non è esente da colpe. Grande grinta ma mostra alcune lacune dal punto di vista tecnico, sbaglia il gol che avrebbe riaperto il match. (Vincenzo Partucci)
Lazio
Pochi interventi ma decisivi, riesce a mantenere la porta inviolata e dimostra di essere una valida alternativa all’indisponibile Marchetti.
Non convince del tutto nella fase difensiva, a dir poco devastante in quella offensiva, confeziona due assist e nel primo tempo è costantemente nella metà campo avversaria. DE VRIJ 6,5 Esce per infortunio, brilla per la sua scelta di tempo e per la precisione nelle chiusure.
Praticamente imbattibile sulle palle alte, vulnerabile se preso in velocità ma gli attaccanti avversari non ne approfittano.
Quei tre alle spalle di Klose non si toccano e Lulic viene impiegato nella poco consueta posizione di terzino, dove si disimpegna piuttosto bene, mostrandosi attivo, al tempo stesso in attacco;
Uno dei simboli della Lazio, difende e al tempo stesso si propone in fase offensiva come attaccante aggiunto. Esce per infortunio;
Primo tempo al di sotto delle ultime prestazioni, nel secondo tempo sale in cattedra e riesce a lanciare più volte, in maniera precisa, il contropiede: attualmente è uno dei migliori registi della serie A;
Sblocca il match, segna un gol bellissimo annullato per fuorigioco, pressa costantemente Valdifiori ed è praticamente perfetto nel raccordare il centrocampo e l’attacco;
Il gol del 3 a 0 vale da solo il prezzo del biglietto, riesce a colpire con grande forza e al tempo stesso imprimendo molto effetto alla sfera. Nel secondo tempo cerca altre giocate ad effetto ma con poca fortuna;
In una giornata da umano riesce comunque a segnare e ad entrare nell’azione del primo goal. Nelle poche accelerazioni di giornata mostra tutta la sua velocità, chissà quale sarà il suo valore di mercato a fine anno;
Lotta come se avesse 20 anni, segna, fornisce l’assist del 4 a 0 e ripiega costantemente a centrocampo per ostacolare il possesso palla degli avversari. Esce per permettere l’ingresso di un difensore, viene salutato da una standing ovation;
Ingenuamente si fa ammonire due volte in pochi minuti ma la decisione dell’arbitro appare affrettata;
Pioli è costretto a schierarlo visti gli infortuni di De Vrij e Novaretti, imbattibile sulle palle alte, bada al sodo il più delle volte
All.PIOLI 7: Pioli ha indubbiamente tra le mani ottimi calciatori ma la squadra continua ad esprimersi al di sopra di ogni più rosea aspettativa. La qualificazione in Champions League, inimmaginabile ad inizio anno, è sempre più vicina e la Lazio continua a mostrare grande solidità e al tempo stesso verve in fase offensiva.
Empoli
Poche colpe sui gol, difficile dare un voto più alto ad un portiere battuto quattro volte:
Prima a destra e poi a sinistra, il terzino albanese è il difensore che riesce a contrastare meglio la forza d’urto avversaria, pur non essendo privo di colpe;
Si fa valere nell’uno contro uno, naufraga con il resto della difesa nell’occasione dei goal della Lazio, rientro difficile;
Dovrebbe guidare la difesa e a tratti lo fa anche bene ma sulla sua prestazione pesano in maniera decisiva le indecisioni, da condividere con tutti i compagni di reparto, sui gol laziali;
Soffre terribilmente le avanzate di Cavanda, poco propositivo in avanti, prestazione da dimenticare;
Pressa finché ne ha le forze ma gira spesso a vuoto come il resto del reparto, non riesce a proporre gioco;
Prestazione sottotono del regista toscano, ostacolato a turno da Klose, Mauri e Parolo. Poco preciso sui calci piazzati, riesce a servire alcuni lanci interessanti ma gli attaccanti sprecano malamente;
Fuori dal match, viene sostituito al termine del primo tempo;
Riesce a mettere in apprensione la difesa laziale in alcune circostanze ma risulta alla lunga poco incisivo;
Attaccante di grande movimento, mostra i suoi limiti in fase realizzativa, sbaglia il gol che poteva riaprire il match;
Ha gli stessi pregi e gli stessi difetti di Pucciarelli e l’età comincia ad incidere sulle sue prestazioni;
Entra ad inizio secondo tempo e cerca più volte la giocata ad effetto, con scarsi risultati.
Il suo ingresso non incide più di tanto sul match, ci mette grinta ma non basta;
All.SARRI 5,5: Una partita storta non può influire sul giudizio nei confronti di un allenatore in grado di realizzare un vero e proprio miracolo. Il match non è stato preparato male, sul risultato hanno inciso le singole disattenzioni dei suoi uomini.
(Vincenzo Partucci)