Milan-Sampdoria è terminata 1-1: il migliore in campo dei rossoneri è sicuramente De Jong mentre per i blucerchiati Eto’o. Deludono Bonaventura e Destro da una parte e Okaka ed Eder dall’altra. Nulla da segnalare in una partita tranquilla e di facile lettura.

Il Milan vuole acciuffare l’ultimo treno per raggiungere l’Europa League. Per farlo Inzaghi ha dettato ai suoi la condizione fondamentale: vincere tutte le partite da qui al termine della stagione. L’impresa è iniziata nel migliore dei modi grazie a due successi consecutivi ottenuti rispettivamente contro Cagliari e Palermo ma con la Sampdoria – avversario di giornata – sarà diverso visto che questo con i blucerchiati può tranquillamente essere considerato uno scontro diretto per il sesto posto.



In un San Siro in clima contestazione Inzaghi schiera il classico 4-3-3. Con Diego Lopez tra i pali, la difesa è formata da Abate, Paletta, Mexes e Antonelli: gli stessi uomini della trasferta al Barbera di sette giorni fa. A centrocampo, reparto martoriato dagli infortuni, troviamo De Jong assieme a Van Ginkel (che ha avuto la meglio su Poli) e Bonaventura (5): davanti spazio al trio Cerci-Destro-Menez. Dall’altra parte Miahjilovic non teme lo spirito offensivo del Milan e propone una Sampdoria a trazione anteriore: un 4-2-3-1 che vede, oltre ai mediani Palombo-Obiang (5), un quartetto avanzato d’eccezione. Dietro l’unica punta Okaka spazio all’ex Inter Eto’o, Soriano ed Eder. L’inizio di match come prevedibile è bloccato: le due squadre si studiano senza affondare sul pedale dell’acceleratore. Di occasioni se ne contano pochissime: giusto un tiro di Eto’o (6,5) al 10′ a scaldare i guantoni di Diego Lopez (sv). La risposta del Diavolo arriva con due conclusioni velenosissime di Van Ginkel (6,5): la prima (14′) ha trovato la respinta in corner di Viviano, la seconda è uscita sul fondo di non molto. I ritmi si mantengono bassi e la tattica prevale sull’istinto di attaccare a testa bassa. In ogni caso intorno alla mezzora assistiamo a due nitide palle gol. Eto’o fa venire i brividi al Milan con un piazzato dal limite che non inquadra di un soffio il bersaglio grosso mentre il Diavolo si fa notare con un’azione di contropiede: Menez (5,5) si fa tutto il campo ad ampie falcate prima di appoggiare per Abate (6). Il terzino si fa ingolosire e prova il destro a giro: tiro alto. Al 36′ Rocchi interrompe per pochi minuti la partita in seguito a un improvviso black out: una parte dell’illuminazione di San Siro va in tilt. L’arbitro fa comunque riprendere il match dopo una breve pausa. L’ultima emozione porta la firma di Cerci (6): l’ex Toro ha la possibilità di lasciare il segno ma il suo tiro dal limite non inquadra la porta.



Lo scontro diretto regala pochissime emozioni. L’unico vero colpo di scena la regalano le illuminazioni di San Siro che, al 36′, costringono Rocchi alla momentanea interruzione. 

Nel complesso i rossoneri hanno disputato una gara accettabile contro un avversario di tutto rispetto. Buona la fase difensiva, ancora effervescente quella offensiva con Destro non sempre coinvolto nella manovra.  L’olandese ha perso un pallone velenoso ma è andato vicino al gol per due volte. Giocatore trasformato rispetto al timido ragazzino visto a inizio anno. Recuperato in extremis, Jack non riesce a incidere. Non era al meglio ma vista l’emergenza a centrocampo, Inzaghi è stato costretto a schierarlo. 



I blucerchiati si appendono all’estro di Eto’o, giocatore tuttofare. Non sempre gli attaccanti tornano a dar man forte alla difesa. Per ora il Milan non ne ha approfittato. Regista, attaccante e all’occorrenza anche esterno. L’unica pecca è che non sempre rientra quando il Milan riparte. Mai uno spunto degno di nota. Ha le capacità per fare nettamente meglio.

Gara tranquilla e di facile gestione. Nessun episodio dubbio da segnalare. (Federico Giuliani)

Incolpevole sul gol di Soriano. Bravo e agile nel salvare in corner la punizione di Eder.

Dopo un buon inizio si spegne gradualmente. Spreca una buona occasione calciando in malo modo un bell’assist di Menez (dal 70’DE SCIGLIO 5,5 – Rientra in campo dopo diversi mesi di stop. Sbaglia cross e passaggi banali ma ha diverse attenuanti).

Impreciso quando deve far ripartire l’azione dalla difesa. Rischia di regalare un contropiede pericolosissimo alla Sampdoria.

Il francese sbroglia diverse situazioni complicate. Una botta all’occhio sembra condizionarne leggermente il rendimento.

Generoso come sempre, l’ex Genoa corre per due e mette in mezzo diversi traversoni interessanti. Rovina una buona prestazione non chiudendo su Soriano in occasione del gol della Sampdoria.

Apre le gambe ed Eto’o lo beffa con un tunnel: errore fatale perché la giocata dell’avversario porta Soriano a siglare l’1-0. Si riscatta propiziando l’1-1 del Milan con una girata deviata da Duncan.

Recuperato in extremis da Inzaghi, Jack non riesce mai a fare la differenza. Al Milan sono mancati i suoi spunti.

Sfiora il gol due volte nel primo tempo. Nella ripresa è uno dei pochi a non mollare. Il migliore tra i rossoneri.

Il binario con Abate ha funzionato fino a quando la Samp non ha alzato i giri del motore. Troppo anarchico e inconcludente. Cestina una buona chance. (dal 61′ SUSO – 6,5 – Più ordinato di Cerci. Dopo un inizio in sordina lo spagnolo prende fiducia e sfiora un gran gol con un sinistro a giro che si stampa sul palo).

Esce in barella a causa di un brutto scontro di gioco. In ogni caso, l’ex Roma non è mai entrato nel vivo della manovra rossonera (dal 76’PAZZINI 5,5 – Tanta voglia di emergere ma pochi palloni giocabili).

Luci e ombre per il francese. Regala un contropiede letale alla Samp effettuando un colpo di tacco inutile. Nonostante questo resta lui il faro del Milan.

Un pareggio che non serve a molto. La squadra non ha convinto al 100% dopo le due vittorie consecutive.

Spiazzato da Duncan sul pareggio del Milan. Non deve effettuare altre parate di rilievo.

Poderoso nell’arginare le avanzate di Menez. Deve uscire avanti tempo per infortunio (dall’87WSZOLEK – SV).

Non deve impegnarsi più di tanto nella sfida contro uno spento Destro. L’ex di turno, fa buona figura.

Giovane difensore che partita dopo partita sta acquistando la giusta esperienza per un futuro ricco di soddisfazioni.

Senza infamia né lode. Qualche buona chiusura in fase difensiva; poche discese.

Schermo davanti la difesa, non sempre appare lucido. Rischia il giallo per fallo su Menez.

Dopo un primo tempo a rallentatore, lo spagnolo si sveglia nella ripresa ed effettua recuperi importanti.

Autore del momenaneo 1-0. Il centrocampista disputa una partita di spessore (dal 64’DUNCAN 5 – Sfortunato nel concedere il pareggio al Milan).

Il gol nasce da una sua invenzione. L’ex Inter è il migliore in campo dei suoi. Pericoloso in attacco, sontuoso in cabina di regia: giocatore tuttofare.

Le cose migliorano soltanto nella ripresa visto che nel primo tempo il Nazionale italiano non si vede quasi mai.

Partita scialba per questo attaccante che avrebbe potuto sicuramente fare di più (dal 70’MURIEL 5 – Non entra in partita).

Aggiusta la squadra passando dal 4-2-3-1 iniziale al 4-4-1-1: aveva trovato la formula giusta ma l’autogol di Duncan gli ha rovinato i piani.

(Federico Giuliani)