Trionfa Jordan Spieth, che indossa per la prima volta la giacca verde che spetta al vincitore dopo l’ennesima ottima prestazione nella giornata finale dell’Augusta Masters di golf. Ventuno anni, già numero due al mondo: questi sono i risultati che Jordan Spieth, a soli ventuno anni, è riuscito ad ottenere con la sua vittoria.
Le emozioni non sono venute a mancare, soprattutto nella parte finale della competizione, quando il terzetto di testa, composto da Spieth, Justin Rose e Phil Mickleson – poi classificati appaiati al secondo posto – si dava ripetutamente battaglia. Il nervosismo non è mai stato presente nel modo di fare di Spieth, che con maestria ha cercato di mantenere intatto il suo vantaggio di quattro punti su Rose, che dal canto suo ha cercato sempre di ridurre le distanze, per poter tentare il sorpasso finale ai danni del giovane campione. Quando uno dei due sbagliava, l’altro riusciva a mettere in buca un colpo perfetto: diversi birdie e par si sono visti nel corso di tutta la partita, con Rose che riusciva a ridurre il vantaggio di tre punti, per poi vederlo aumentare a cinque nuovamente, visto che Spieth non ha voluto perdere terreno nei confronti dei suoi avversari. La buca sedici è stata una delle più emozionanti: l’errore di Jordan ha fatto battere il cuore di Rose, che ha provato il tutto per tutto pur di vincere, non riuscendo però nel suo intento, dato che nella buca successiva a commettere l’errore è stato proprio lui. Spieth dunque riesce a portarsi a casa l’ambito trofeo, a soli ventuno anni, dell’Augusta Masters: solo Tiger Woods era riuscito a vincerlo ancor più giovane, seppur Spieth sia riuscito nell’impresa di eguagliare il punteggio che lo stesso Woods ottenne nell’anno della vittoria del torneo. Strategia differente invece per il terzo in classifica, Mickelson, che ha provato ad essere maggiormente aggressivo: con una camicia nera, che secondo lui trasmetta appunto tale stato emotivo, il golfista è sceso in campo e sin da subito ha dimostrato le sue intenzioni, ovvero quelle di portare a casa la vittoria finale. Purtroppo per lui però, la giornata di golf è finita in maniera differente, anche perché gli errori commessi, seppur pochi, gli sono stati fatali. Mickleson dunque deve accontentarsi di guardare, almeno per quest’anno, dal basso il vincitore, un giovane che ha dimostrato, fin dalla prima giornata del torneo, di che pasta fosse fatto, e soprattutto ha mostrato a tutto il mondo la sua immensa voglia di vincere, che gli ha permesso di ottenere la preziosa giacca verde ed il primo trofeo importante della sua carriera, appena iniziata e nel migliore dei modi.
Rory McIlroy invece in ottima forma, che ha dimostrato come ancora ci sappia fare, seppur in ritardo: è infatti riuscito a chiudere perfettamente diverse buche di seguito, ed anche se non ha creato alcuna minaccia per i primi in classifica, ha dimostrato che il suo braccio e la sua tenacia possono ancora avere una voce in capitolo in questa disciplina. Sfortuna e poca concentrazione iniziale non gli hanno permesso di tornare sulla vetta del mondo, ma sicuramente ci saranno altre occasioni per far sì che possa riscattarsi. Tiger Woods invece ha giocato una partita semplice, quasi anonima, che non gli ha permesso di farsi notare. Anche nell’ultima giornate dell’Augusta, il pluricampione non ha dimostrato il suo stile che da sempre lo ha accompagnato, come se si fosse arreso all’evidenza, ovvero al fatto di non riuscire a vincere questo torneo. Inoltre, pare che la sua mente fosse ormai concentrata al prossimo grande evento, ovvero gli US Open, dove potrebbe riuscire a tornare ad essere uno dei migliori portandosi a casa la vittoria finale.