Siamo arrivati all’andata dei quarti di finale di Champions League: domani sera allo Juventus Stadium, ore 20:45, si gioca Juventus-Monaco, il cui ritorno andrà in scena il prossimo 22 aprile nel Principato. La formazione bianconera parte tecnicamente favorita nel doppio confronto; è opinione comune e difficilmente confutabile che abbia pescato la formazione più abbordabile dall’urna di Nyon. Tuttavia il Monaco non è affatto una cenerentola: arrivare ai quarti richiede sempre abilità e presenza nei momenti che contano, e andare a vincere sul campo dell’Arsenal non è da tutti. In più la Juventus si presenta alla partita avendo perso inaspettatamente in campionato, sul campo del Parma; un incidente di percorso visto l’ampio vantaggio in classifica, ma che può costituire qualche timore a livello mentale. Per presentare Juventus-Monaco IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Alessandro Birindelli, che nel 1998 ha giocato la semifinale di Champions League contro i monegaschi qualificandosi per la finale.



Juventus-Monaco, che partita sarà? Una partita importante, in cui tutti dicono che la Juventus sia nettamente favorita ma che la formazione bianconera non dovrà assolutamente sottovalutare. Del resto se il Monaco è arrivato a questa fase della Champions League vuol dire che ha grandi qualità.

La partita di Parma è un campanello d’allarme o solo un incidente di percorso? Direi che è più un incidente isolato; la Juventus arrivava dal 3-0 sul campo della Fiorentina con qualificazione alla finale di Coppa Italia. Probabilmente aveva già in testa la partita di domani ed ecco spiegata la sconfitta.



Dubbio sul modulo: 3-5-2 o 4-3-1-2? Credo che Allegri opterà per la seconda soluzione, per un motivo: giocare con la difesa a 3 impone che i centrali siano sempre in condizione fisica perfetta, e forse oggi a livello di stanchezza si paga qualcosa.

Secondo lei Allegri rischierà Pirlo, che non gioca da quasi due mesi? Credo di no, almeno per quanto riguarda la partita di andata; giocherà Pereyra, che peraltro sta attraversando un grande momento di forma.

Tevez-Morata in attacco, con Llorente ancora sacrificato? Sì, senza dubbio Allegri punterà su loro due che sono attaccanti molto bravi in zona gol e nel dare profondità, oltre che in fase di appoggio. Tevez poi è utilissimo anche in fase difensiva, dà una grande mano ai suoi compagni.



Contro il Borussia Dortmund la Juventus ha lasciato l’iniziativa agli avversari ripartendo molto bene: si aspetta lo stesso stasera? Sarà una partita diversa rispetto a quella contro il Borussia Dortmund. Inizialmente ci sarà una fase di studio e saranno molto importanti i primi minuti, la prima mezz’ora dell’incontro; certo la Juventus cercherà di non scoprirsi più di tanto, del resto la qualificazione si giocherà sui 180 minuti e sarà fondamentale non prendere gol a Torino.

Cosa temere del Monaco? E’ una squadra che vorrà dimostrare tutto il suo valore, non avrà pressione, giocherà in tutta tranquillità e darà il cento per cento per qualificarsi alla semifinale.

Cosa ricorda della semifinale che giocò nel 1998 contro il Monaco? Disputammo una grande partita a Torino, poi a Monaco rischiammo di compromettere la qualificazione: fummo messi in difficoltà da una squadra fortissima, formata da giocatori che avrebbero poi vinto Mondiale ed Europeo con la Francia. Ricordo anche il brutto infortunio subito da Pippo Inzaghi nello scontro con Diawara: ci mise tutti in apprensione.

Quella era una grande Juventus: a che punto è invece questa? Quella Juventus arrivava spesso in fondo in Europa e oggi ovviamente i tifosi sognano di tornare a quei giorni. Magari ci vorrà tempo, ma la Juventus ha costruito lo stadio di proprietà, ha un bellissimo centro sportivo, ha investito tanti soldi; una volta recuperati i soldi dai mutui, la società potrà investire ancora di più sul calciomercato e costruire una squadra competitiva ai massimi livelli anche in Europa.

Il suo pronostico su Juventus-Monaco? Sono tifoso bianconero, dopo la mia carriera alla Juventus da giocatore; dico solo che vorrei che la Juventus vincesse a Torino, naturalmente senza che il Monaco riesca a segnare.

(Franco Vittadini)