La Fiorentina riesce ad acciuffare il pareggio contro la Dinamo Kiev grazie a Babacar. Il migliore in campo resta però Salah, seguito da Alnoso e Borja Valero: male Gomez e Badelj. Tra i locali buona prova di Rybalka e Yarmolenko: deludono Buyalskiy e Khacheridi. Manca un calcio di rigore piuttosto netto alla Fiorentina.
Nell’andata dei quarti di finale d’Europa League la Fiorentina vola in Ucraina per affrontare la Dinamo Kiev. Montella opta per il migliore undici possibile con Neto tra i pali quindi difesa a quattro con Tomovic e Alonso sugli esterni e la coppia Gonzalo Rodriguez-Savic al centro. In mezzo al campo Badelj funge da schermo con Borja Valero e Matias Fernandez in posizione di mezzali. Davanti spazio alla possanza di Mario Gomez supportato dalla rapidità fulminea di due funamboli del calibro di Salah e Joaquin. La Dinamo risponde con uno sfrontato 4-2-3-1 in cui i punti di forza sono Yarmolenko e Lens; in difesa da segnalare la presenza dell’ex Roma Antunes e di Dragovic, giocatore seguito da diversi club, Inter compresa. L’inizio di gara non offre emozioni particolari ma l’ambiente caldissimo dell’Olimpiyskiy Stadium sembra incutere timore alla Fiorentina. Il pressing dei locali è molto alto, a tratti snervante ma quel che manca agli uomini di Rebrov è l’organizzazione tattica con Yarmolenko e Lens gli unici due giocatori pronti a scendere in campo a questi livelli.
Gradualmente i gigliati acquistano coraggio avvicinandosi all’area della Dinamo. Il tiro altissimo di Badelj (5) al 7′ è soltanto un preavviso perché poco dopo, al 12′, Joaquin (5,5) invoca a gran voce un calcio di rigore. Salah (6,5) orchestra un perfetto contropiede e al limite dell’area avversaria serve l’ex Malaga e Valencia: lo spagnolo calcia in porta ma una provvidenziale scivolata di Khacheridi (5) mura questo tentativo forse intercettando la sfera con il braccio. Marciniak lascia proseguire. Al 17′ altra chance per la Fiorentina con il solito scatenato Salah a seminare il panico sulla fascia destra: l’ex Basilea salta netto Antunes (5) e pesca in area Gomez (6). Il tedesco colpisce male e viene recuperato dalla difesa ucraina: sul proseguo dell’azione Gomez cerca il primo palo ma il suo tentativo termina sul fondo. La Dinamo sparisce dal radar e la Fiorentina, sulla carta, meriterebbe il vantaggio. Le chance ormai crescono in maniera consistente: Salah prova la battuta di prima al 25′ ma Shovkovskiy (6) respinge come può mentre Fernandez (6) al 31′ cerca il secondo palo ma la staffilata del centrocampista viola termina fuori di pochissimo. Nel momento migliore dei toscani, incredibile ma vero, la Dinamo Kiev si porta in vantaggio con Lens: al 35′ l’esterno di Rebrov rientra dalla sinistra e dal vertice dell’area lascia partire un tiro deviato da Tomovic (5,5) che beffa Neto (6). Nel finale la Fiorentina sfiora il pareggio con Fernandez che da punizione per poco non inquadra il bersaglio grosso.
Gara divertente che si accende dopo 15′ di stallo. Il dinamismo della Fiorentina e il pubblico caldo sono i due ingredienti clou della sfida. Il gol della Dinamo preannuncia un secondo tempo di fuoco. Poca roba la squadra ucraina eppure nel momento migliore dei viola i locali si portano in vantaggio. Gol a parte è uno dei giocatori più reattivi della squadra ucraina. Più di un’incertezza da parte di questo goffo centrale. La Fiorentina, fin qui, non ha saputo approfittarne. Il gol subito è un caso. La squadra di Montella gioca un gran primo tempo senza mai soffrire. Peccato per la rete incassata in uno dei momenti migliori. L’ex Basilea è scatenato e fa quel che vuole. Autore di buone giocate. Timido e poco presente. Non si nota quasi mai. Sulla sua valutazione pesa il rigore dubbio non concesso alla Fiorentina al 12′. (Federico Giuliani)
Il portiere veterano non viene impegnato più di tanto dai giocatori della Fiorentina. In ogni caso, sempre attento quando viene chiamato in causa.
Ha clienti complicati ma riesce a tener loro testa con grinta e determinazione. Nella ripresa effettua buone chiusure sulle ripartenze dei viola.
Il peggiore della difesa ucraina. Commette qualche errore di troppo e non appare mai sicuro. Frittata finale sul gol di Babacar: è uno dei principali responsabili.
Ammonito al 43′: cartellino giallo che pesa visto che il difensore era diffidato. Brutta marcatura nel finale, in occasione del pareggio viola.
La sua partita dura poco più di 20′ ma in questo lasso di tempo Salah riesce a saltarlo almeno tre volte (dal 23’VIDA 5,5 – Si fa notare grazie alla sua stazza: sui corner, a favore e contro, prova a utilizzare al meglio il suo fisico. Nel finale perde la concentrazione).
Nel primo tempo si limita a fare il compitino aiutando i suoi difensori e fungendo da scudiero a Rybalka. Più sciolto nella ripresa (dal 67’BEHLANDA 6 – Regala un po’ di qualità alla Dinamo Kiev in una ripresa piatta).
Intraprendente quanto basta per andare al tiro in almeno due circostanze. Centrocampista interessante da tener d’occhio.
Il giocatore più atteso della Dinamo Kiev. Il giovane ucraino si accende a intermittenza ma quanto basta per entrare in ogni azione pericolosa della sua squadra.
Un fantasma nel significato più assoluto. Mai una giocata degna di nota. Il peggiore tra gli uomini di Rebrov (dal 78’CHUMAK – SV).
Segna il gol dell’1-0 in modo molto fortunoso. Per il resto non accelera mai e rischia pure il rosso nella ripresa per un brutto fallo su Fernandes.
L’unica cosa che può fare è creare scompiglio nella difesa della Fiorentina. Ci riesce, soprattutto in occasione dei calci piazzati. Ma non basta per la sufficienza.
Accarezza la vittoria ma viene freddato dal pareggio di Babacar. La Dinamo non avrebbe comunque meritato il bottino pieno.
NETO sv – Non viene praticamente mai chiamato in causa. Beffato dalla deviazione di Tomovic in occasione del gol della Dinamo
Sbaglia in occasione del gol avversario non andando a chiudere Lens. Sfortunato, però, nella deviazione sul tiro dell’esterno della DInamo.
Non elegante ma comunque efficace. Non sbaglia quasi niente e tiene a bada Teodorczyk.
Vedi quanto detto per Rodriguez: la serata è piuttosto tranquilla visto che la Dinamo attacca con il contagocce.
Uno dei migliori della Fiorentina. Ara la sua corsia di competenza e mette in mezzo cross deliziosi: da un suo pallone nasce il palo di Borja Valero.
L’assenza di Pizarro si sente eccome. Il ragazzo cerca di prendere in mano il centrocampo viola ma le sue giocate sono lente e prevedibili.
Sfortunato in occasione del legno colpito. Lo spagnolo è uno dei più continui nella squadra di Montella (dall’82’ AQUILANI – SV).
Inizia bene poi si spegne con il passare dei minuti. Ha due buone chance nel primo tempo ma la sua mira non è delle migliori.
Il migliore della Fiorentina. Ogni attacco degno di nota nasce da una sua giocata. Supera avversari come birilli e fa quel che vuole sulla fascia destra.
Cestina una ghiotta opportunità nel primo tempo. Il tedesco avrebbe potuto fare di più vista la sua classe (dal 77′ BABACAR 7 – Gol fondamentale che salva la Fiorentina. Bel gesto in acrobazia sul traversone di Fernandez).
Si lamenta per un rigore non concesso al 7′ poi spreca due buone potenziali occasioni. Corre ma non sempre è concreto (dal 67′ J. VARGAS 5 – Non riesce a incidere. Il suo contributo è stato peggiore rispetto a quello di Joaquin).
La Fiorentina viene freddata dal gol di Lens ma lui riesce ad aggiustare il risultato con la carta Babacar.
(Federico Giuliani)