La Roma non riesce a vincere contro un’Atalanta discreta e nulla più, dando vita ad una prova ampiamente insufficiente e sottolineata dai fischi del pubblico. In gol Totti e Denis su rigore nel primo tempo, senza bis poi nella ripresa, con alcuni tiri dalla distanza controllati da Sportiello e due salvataggi in area di Stendardo su Totti e Migliaccio su Torosidis. Colpisce però soprattutto l’apatia e la mancanza di furore agonistico che trasuda il gruppo di Garcia, nuovamente alla pari con la Lazio in classifica ma distante anni luce dalla vera Roma ammirata nella scorsa stagione. Encefalogramma piatto, emozioni che latitano e soprattutto gioco inguardabile, troppo lento. Per i giallorossi è il 10 pareggio nelle 15 partite di Serie A giocate nel 2015, davvero un andamento ad handicap Nella ripresa resta ancor più indietro, attenta a salvaguardare quel punto che la tiene a +7 sul Cesena terzultimo. Ma è quanto basta a Reja, soddisfatto per l’obiettivo centrato all”Olimpico’ Tantissimi falli fischiati e tantissime ammonizioni, 9. Eppure manca il 10 giallo, il secondo per Dramè che ci poteva stare almeno un paio di volte. Sui rigori trova la nostra approvazione, sul resto della gestione della partita un pò meno



Termina in parità, sull’1-1, il primo tempo del match tra Roma e Atalanta all”Olimpico’. Per i giallorossi di Garcia (voto 5,5) una frazione di gioco scoraggiante, priva di tutto quello che serve (non è molto, in realtà) per centrare la vittoria che vorrebbe dire controsorpasso ai danni della Lazio. Al gol immediato di Totti (voto 6) su rigore, per fallo di Stendardo (voto 5,5) su Ljajic (voto 5), ha risposto a metà tempo Denis (voto 6), dopo il regalo di Astori (voto 5), a dir poco ingenuo nel toccare Emanuelson (voto 6,5) proprio sul vertice alto dell’area. L’ex milanista si è distinto per un paio di discese pericolose, così come il ‘Papu’ Gomez (voto 6,5), inventore di gioco su tutto il fronte della trequarti. Dall’altra parte nessun singolo sopra il 6, peraltro molto stiracchiato. Malissimo Iturbe (voto 4), autore di una prova inaccettabile; troppo timido anche Ljajic, leggermente meglio Florenzi (voto 6). Troppo compassati poi i due mediani Nainggolan e Paredes (voto 5,5 per entrambi), incapaci di velocizzare anche solo a tratti la manovra.



Senza il gol a freddo sarebbe stato un voto ancor più basso. Sembra che gli uomini di Garcia non vogliano nemmeno provare a vincere, davanti ad una squadra tutt’altro che irresistibile e che avanza solo per inerzia, dopo aver capito lo stato di confusione in cui versano i giallorossi Premiamo il capitano per il gol e perchè è uno dei pochi a regalare qualche sprazzo di classe, tra assist e giocate (a bassissima intensità) da par suo Era difficile rubare lo “scettro” di peggiore ad Astori, autore di un fallo da rigore incomprensibile. Ci risce l’argentino, che sbaglia davvero tutto quello che prova a fare, con ostinazione Con un primo tempo da compitino semplice e scolastico, la squadra di Reja si tiene stretto il punto, chiaro obiettivo del pomeriggio nerazzurro all”Olimpico’. Anzi, visti i disagi della Roma, la sensazione è che l’appetito stia man mano aumentando per Gomez e compagni.  Lui ed Emanuelson, pur senza strafare, impegnano a ripetizione la linea difensiva romanista. In particolare l’ex Catania è quello che si prende la responsabilità di avviare ogni azione, retrocedendo e interpretando il ruolo da regista offensivo Si vede pochissimo, molto più bloccato rispetto ad Emanuelson. Non sfigura, ma non merita nemmeno la sufficienza



Un paio di parate in 90 minuti tranquilli, nei quali l’Atalanta non fa nulla per preoccuparlo con continuità

Protagonista dell’occasione più pericolosa di tutto il secondo tempo, anticipato da Migliaccio a 3 metri dal gol. Meno positivo del solito, almeno ci mette voglia e grinta

Oggi non è lui a finire nel taccuino di Garcia, ricchissimo di spunti, per eventuali “gaffe” difensive. Non trasmette quel senso di sicurezza che si richiede a un centrale, ma è sufficiente

Decisivo in negativo in occasione del fallo da rigore su Emanuelson. Un episodio che condiziona partita e risultato

Estigarribia lo impensierisce solo una volta, con una discesa in tutto il match. Manca invece in zona offensiva, in termini di spinta

Inadeguato, non si capisce bene se come mediano o in generale. Ma sicuramente inadeguato

Mezzo voto più del resto del plotone a sottolinearne voglia e intensità, che però predicate nel deserto giallorosso finoscono per togliergli lucidità

Tra i meno peggio, come sempre. Uno suo destro a metà ripresa fa tremare Sportiello, ma non basta comunque per andare oltre il semplice 6 in pagella

Sprazzi di fantasia, con dribbling e conclusioni, intervallate però oggi da momenti di nulla totale più copiosi del solito

Un disastro, da mani nei capelli

Segna su rigore e poi fa il suo, che da qualche tempo è abbastanza poco

( Sostituisce Paredes pareggiandone la prestazione in termini di lentezza e inutilità in termini di creazione di gioco)

( Con la consueta e atavica mancanza di concretezza, aveva però portato Dramè in zona doppio giallo. L’arbitro non l’hai aiutato e assecondato in tal senso)

( Solitamente non commentiamo i senza voto, ma possibile che Garcia dopo 3 mesi almeno di ingressi negli ultimi minuti, tutti senza risultato, continui a non volersi rassegnare?)

Diciamolo chiaramente, l’involuzione della Roma è anche colpa sua ma davanti ad una proposta così magra dei suoi calciatori, immersi nella tristezza e nel grigiore, quanto contano cambi errati e discorsi tattici?

Respinge tutto quello che deve, con buona affidabilità. Aiutato anche da Stendardo e Migliaccio nella ripresa, si merita un applauso come tutta la difesa

La partita sottotono di Ljajic lo aiuta, anche se quando il serbo trova la giocata lui assiste da spettatore. Ma succede talmente poco da lasciargli intatta la sufficienza

Causa il rigore, su una delle poche incertezze difensive di squadra e personali. Si fa perdonare salvando l’1-1 su Totti nel secondo tempo

Quasi non lo noti, concentrato com’è nel murare da onesto mestierante in mezzo all’area l’inconsistenza giallorossa al centro dell’attacco

Uno dei migliori, finche Iturbe resta in campo. Poi, con un avversario “normale” (Ibarbo) rischia a ripetizione il rosso, con l’arbitro che lo grazia almeno 2 volte

Ancora un pò timido ma ci sta, visto il lungo stop per infortunio appena terminato. Una sola discesa in tutta la partita

Consueta ruvida presenza in mediana, bastonando tutto quello che gli capita a tiro. Una delle colonne dell’Atalanta di Colantuono, ereditata da Reja

Avrebbe tutte le doti per trovare con continuità le ottime giocate che però propone ancora troppo a sprazzi. Sostituito con Migliaccio, che risulterà uno dei migliori

Il ‘Papu’ perde efficacia e intraprendenza nel corso del secondo tempo, vedendo il proprio voto ridimensionarsi. Anche per scelta tattica del proprio allenatore

Il migliore dei suoi e probabilmente del match, autore di allunghi e discese sulla fascia che provocano più di un problema (non solo in occasione del rigore) alla difesa avversaria. E se basta – con tutto il rispetto – lui a provocare questi tremolii…

Sigilla una partita da riferimento d’attacco piuttosto isolato e “piantato” con il calcio di rigore, che gli vale la pagnotta

( Cerca di prendersi sulle spalle la responsabilità della produzione offensiva al posto di Gomez, facendo leggermente peggio del compagno)

( Al livello di Emanuelson in termini di giudizio, quindi tra i top del match. Ancor più in evidenza, rispetto al compagno e nel secondo tempo, per il salvataggio clamoroso su Torosidis) ()

Mette nel mirino il sudato punticino di primavera, quello che può scacciare ancora a meno 7 punti in classifica il Cesena. E grazie soprattutto ad una Roma inadeguata, lo centra

(Luca Brivio)