Finisce 1 a 1 tra Sassuolo e Torino, un punto che sta bene certamente ai padroni di casa, che muovono così la loro classifica facendo un altro passo verso la salvezza; meno soddisfatti i granata, che dopo il passo falso di ieri della Sampdoria, e il derby di stasera tra Inter e Milan, speravano nei 3 punti per avvicinare la zona Europa. Al gol su rigore di Berardi per il Sassuolo, realizzato in pieno recupero allo scadere del primo tempo, ha risposto al 58′ Quagliarella, freddo a trasformare dal dischetto il tiro dagli undici metri concesso dall’arbitro Calvarese. Il Sassuolo, forse anche a causa dei tanti infortuni che lo stanno colpendo, pare avere smarrito il gioco spumeggiante che aveva impressionato molti osservatori per larghi tratti della stagione; d’altra parte la classifica continua a muoversi, e nonostante la piena emergenza, i neroverdi si avvicinano alla salvezza. Una partita decisiva per le sorti dell’intera stagione termina con un pareggio che forse esclude i granata dalla lotta per l’Europa. La squadra di Ventura si lascia sorprendere a recupero inoltrato in occasione del rigore di Berardi, e quando trova il pareggio, non sfrutta con decisione la restante mezz’ora di gioco per trovare il vantaggio. La partita tra Sassuolo e Torino è nervosa e il direttore di gara si ritrova a tirare fuori il cartellino in più di un’occasione. Ha il coraggio di fischiare il rigore sul finale del primo tempo, e sembrano esserci pochi dubbi sul fallo di Glik. Qualche dubbio in più sul rigore fischiato al Torino dopo l’intervento di Floro Flores.
Dopo aver sciupato l’opportunità di raggiungere quota 38 punti contro l’Atalanta, mettendo così al sicuro una salvezza che comunque non appare in discussione, il Sassuolo di Di Francesco affronta il Torino di Ventura, che dopo il pareggio per 1-1 maturato contro la Roma è intenzionato a riprendere la sua marcia verso il sogno europeo. Di Francesco in piena emergenza infortunati, sceglie un ultra-offensivo 3-4-3. L’ottimo Consigli (voto 6.5), difende la porta dei neroverdi; davanti a lui Cannavaro(voto 6) e Acerbi(voto 6 ) assistono Peluso (voto 6) nell’insolito ruolo di centrale di difesa. A centrocampo l’algerino Taider (voto 5.5 ) e l’esperto Brighi (voto 6) costituiscono una diga difficile da superare; sulle fasce si muovono Longhi (voto 6 ) e Lazarevic (voto 6.5 ). Tridente offensivo composto da Berardi (voto 6.5) e Floro Flores(voto 6.5) sugli esterni, con Zaza(voto 6)punta centrale.
Il Torino di Ventura risponde con un accorto 3-5-2. Tra i pali il 29enne Padelli (voto 6), viene protetto da una difesa a 3 composta da Bovo (voto 6), Moretti(voto 6) e dal capitano Glik (voto 5.5), giunto all’eccezionale quota di 7 reti in campionato; le fasce sono affidate a Molinaro(voto 5.5) e a Darmian (voto 5.5). A centrocampo il regista Vives(voto 6), viene supportato da Benassi(voto 6.5) e Farnerud (voto 6). In avanti si ricompone la coppia Quagliarella(voto 6)-Martinez(voto 6.5). Soffre per molti minuti la migliore organizzazione del Torino, ma è concreta nello sfruttare il primo errore della retroguardia granata. Nel bene e nel male decide le sorti della sua squadra. A tratti è irritante, prende un cartellino evitabile, ma quando si accende fa paura. Dal dischetto ritrova la freddezza tipica del cecchino. Soffre la superiorità numerica dei suoi avversari a centrocampo e fatica a trovare spazi utili per impostare la manovra. Non concretizza con Benassi e Martinez quanto di buono creato: e alla fine del primo tempo si trova sotto di un gol. Manca di precisione sotto porta. Il centrocampista in comproprietà con l’Inter è tra i più pericolosi dei suoi. Rischia in un paio di occasioni di segnare e lotta su tutti i palloni. Onnipresente. Il polacco commette un’ingenuità che procura il rigore del Sassuolo. Da uno come lui ci si attendono prestazioni di livello più elevato. (Dario D’Angelo)
Il migliore dei suoi. E’ decisivo in almeno 3 occasioni. Nega a Quagliarella la gioia del gol a pochi minuti dal termine, salva su Benassi e Maxi Lopez quando i tifosi granata erano pronti ad esultare: meriterebbe la considerazione di Conte.
Partita d’esperienza del difensore napoletano. Limita come può la velocità di Martinez nel primo tempo.
Ottima prestazione dell’ex milanista. Il difensore conferma come questa sia per lui la stagione del rilancio: anticipa spesso Quagliarella e Maxi Lopez ed è sempre attento in disimpegno.
Esame superato in una posizione per lui insolita come quella di terzo centrale di difesa: jolly.
Arriva troppo poco sul fondo, e dalla sua parte il Sassuolo non crea molti pericoli.
Il peggiore dei suoi, non riesce a contrastare il dinamismo di Benassi e Farnerud a metà campo, e per questo è il primo ad essere sostituito da Di Francesco
(dal 62′ BIONDINI 6: il centrocampista dà come sempre il suo contributo alla causa. Lotta su tutti i palloni e prova ad interrompere le trame di gioco granata.)
Il migliore della mediana neroverde. A centrocampo è una piovra, nel finale recupera un pallone destinato a Farnerud, lasciato solo in area dai compagni. Buona prestazione.
Nel primo tempo fa impazzire Molinaro con un paio di accelerazioni fulminee; nel secondo tempo sparisce completamente.
Fa sempre troppo poco per quello che è il suo talento. Si intestardisce spesso nella giocata, e quando non la trova scaglia il suo nervosismo sugli avversari, beccando un giallo evitabile. Freddo dal dischetto, spiazza Padelli. (dall’81’ FLOCCARI s.v.)
Imbrigliato da Darmian non si nota particolarmente in fase d’attacco, ma sul finire del primo tempo guadagna con scaltrezza il calcio di rigore che sblocca il match. Al contrario nel secondo tempo è ingenuo nel permettere a Glik di reclamare il rigore che porta al pareggio del Toro.(dal 71′ N. SANSONE 5.5: Tanto impegno ma poca concretezza per l’ex Parma.
Solo un tiro potente di sinistro nel primo tempo per l’attaccante della Nazionale. Glik e Bovo lo limitano parecchio.
L’allenatore neroverde, in questo finale di stagione, ha deciso di puntare sulla concretezza più che sul bel gioco. I suoi ottengono un punto importante in ottica salvezza, quando finirà l’emergenza infortunati potremo tornare a giudicarlo pienamente.
Poco impegnato durante il match, spiazzato da Berardi in occasione del gol.
In difesa riesce a contenere Floro Flores e Zaza, in attacco spreca per due volte l’opportunità di segnare sugli sviluppi del calcio d’angolo.
Tiene a bada Zaza per tutto il match, pecca d’ingenuità nel recupero del primo tempo regalando un rigore al Sassuo.o. Nel secondo tempo si fa perdonare guadagnando a sua volta il rigore dopo una mischia in area.
Berardi viene limitato dall’esperto difensore, che ha il merito di imbrigliare in una marcatura serrata l’esterno calabrese.
Soffre la velocità di Lazarevic e Berardi venendo spesso saltato: di certo non la sua migliore prestazione.
(dal 54′ BRUNO PERES 5.5: Non offre quelle accelerazioni che Ventura si aspetterebbe da lui)
Partita sufficiente per l’ex Milan. Fa il suo limitando le sortite offensive di Floro Flores e servendo spesso un Benassi indisturbato
Ottima partita del giovane centrocampista. Consigli nel primo tempo gli nega la gioia del gol con un grande intervento in uscita. Il giocatore in comproprietà si conferma bravissimo negli inserimenti: fa una partita di quantità e qualità.
(dal 70′ BASHA 5.5: Ventura lo inserisce nella speranza che metta ordine a metà campo, ma il suo ingresso non è risolutivo. Serve un pallone sporco a Quagliarella che per poco non diventa l’assist decisivo.
Alterna ottimi passaggi a cose meno buone. Nervoso dopo il rigore subito, si fa ammonire in pieno recupero.
La fisicità del centrocampista si fa sentire in mediana. Lo svedese si muove per tutto il campo cercando spesso l’inserimento, buona prova.
Come spesso gli succede è il più pericoloso dei suoi. Dopo qualche tentativo in cui la mira non è perfetta, l’ex attaccante della Nazionale trova il gol su rigore spiazzando Consigli. Il portiere si rifà nel finale negandogli con un riflesso incredibile la doppietta.
Nel primo tempo mette a sedere per due volte il suo marcatore, ma prima Consigli, poi la sua mira gli impediscono di festeggiare il gol. Nel secondo tempo ha poco tempo per esprimersi
(dal 54′ MAXI LOPEZ 5.5: Un grande tiro a giro di destro non finisce in rete solo perché Consigli è in giornata di grazia; dopo questa occasione tanto nervosismo per l’argentino e poco altro.
Organizza la squadra alla perfezione come sempre, e per larghi tratti i suoi dominano il Sassuolo; con i cambi riesce a dare una scossa ai suoi, puniti da Berardi su rigore, ma non a vincere la partita.
(Dario D’Angelo)