Il golf non va mai in ferie, ed è per questo che lo Zurich Classic di New Orleans vede impegnati tantissimi campioni i quali avranno un obiettivo solo, ovvero quello di raggiungere la vittoria finale.

La prima giornata del torneo ha visto un solo unico, grande protagonista, ovvero Boo Weekly, il quale è riuscito nell’intento di dominare completamente la competizione. Il quarantunenne, con grandissima esperienza alle spalle, è infatti riuscito a tenere testa ai giovani golfisti, dimostrando come l’età conta parecchio, soprattutto se questa aiuta nel poter effettuare dei veri e propri colpi da maestro. Pluricampione, Weekly è riuscito a realizzare meno otto punti rispetto al Par in una gara abbastanza combattuta, che comunque lo ha visto trionfare su tutta la linea. La sua prestazione ovviamente non è stata l’unica positiva, seppur in molti abbiano visto come Weekly abbia dato dimostrazione di stile e soprattutto di grinta, che non sono mai venute a mancare. Brendon De Jonge dello Zimbabwe è riuscito a pareggiare col primo classificato, dimostrando come anche un giovane possa essere in grado di ottenere dei buoni risultati. Il golfista di 34 anni è riuscito infatti ad effettuare una partita fotocopia di Weekly, evitando dunque che lo statunitense potesse effettuare la fuga. I due si sono alternati diverse volte la vetta della classifica, riuscendo alla fine ad eguagliarsi, ovvero ad ottenere lo stesso risultato finale, seppur in buche completamente diverse. Tanti par e birdie per i due, che poche volte hanno ottenuto punti sopra lo zero.



David Hearn invece è riuscito a stare molto attaccato ai primi due golfisti, seppur poi si sia dovuto arrendere: un punto infatti lo separa dalla vetta della classifica, e dunque il canadese si trova in terza posizione. Un solo errore infatti gli ha cambiato completamente l’esito finale della prestazione: ora David poteva essere in testa o comunque essere a pari punti col duo che conduce la classifica. Un semplice errore che sicuramente non verrà ripetuto nelle prestazioni succesive, visto che il canadese ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per poter portare a casa la vittoria finale. Al torneo partecipano anche due volti e nomi conosciuti nel mondo del golf, che comunque non sono riusciti a brillare in maniera impressionante. Si parla di Choi e O’Hair: il primo, che nell’Augusta non era riuscito a brillare, pare stia vivendo nuovamente la stessa sensazione, ovvero non riuscire ad effettuare delle ottime giocate, e dunque ad impressionare positivamente. O’Hair invece continua anch’egli con le sue prestazioni che hanno l’andamento di un ascensore, ovvero che non sono continuative nel tempo, dato che il golfista a stelle e strisce riesce ad effettuare colpi vincenti, per poi commettere diversi errori, i quali lo allontanano dalla classifica finale. Mancano comunque grandi nomi, come quello di Jordan Spieth, che inspiegabilmente, non si è presentato al torneo: il vincitore dell’Augusta era molto atteso in questa competizione, ma le recenti delusioni sicuramente non gli hanno permesso di essere concentrato e di parteicpare a questo nuovo torneo.



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