Ultima classica della primavera del ciclismo. Oggi si disputa la Liegi-Bastogne-Liegi 2015, vincitore della scorsa edizione l’australiano Simon Gerrans. Favorito però è lo spagnolo Alejandro Valverde, annunciato in grande forma dopo il successo alla Freccia Vallone. Suoi rivali principali saranno il connazionale Joaquim Rodriguez, il polacco campione del mondo Michal Kwiatkowski e anche Vincenzo Nibali, che potrebbe regalarci un bellissimo successo, l’irlandese Daniel Martin vincitore nel 2013 e lo stesso Gerrans. Un percorso di 253 chilometri che porterà i corridori da Liegi al traguardo (in salita) della vicina Ans attraverso dieci côte, soprattutto la Côte de la Roche-aux-Faucons e del Saint-Nicolas a cinque chilometri da Ans. Chi sarà il vincitore della centunesima edizione della Liegi-Bastogne-Liegi? Per presentare questa classica abbiamo sentito Maurizio Fondriest. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Liegi-Bastogne-Liegi, sarà Valverde il favorito? Direi proprio di sì visto che è stato secondo all’Amstel e ha vinto la Freccia Vallone. Sarà lui il logico favorito della Liegi.

Quali saranno i suoi principali avversari? Vedo bene Nibali, potrebbe fare bene Rodriguez anche se non è al massimo e in generale tutti i corridori che sono andati bene alla Freccia Vallone.



Parliamo allora delle possibilità di Nibali, perché crede molto in lui? Sta crescendo di condizione, l’ha già dimostrato all’Amstel e alla Freccia, in più alla Liegi non ci sarà uno strappo duro come il Muro di Huy che non favorisce Nibali.

Si attende qualcosa in particolare da Gilbert e Kwiatkowski? Da Gilbert non mi attendo molto, credo invece molto nelle possibilità di Kwiatkowski e pure in Martin e Gerrans, vincitori delle scorse edizione della Liegi-Bastogne-Liegi.

Quali saranno le possibili sorprese? Non ci sono sorprese alla Liegi…

Dove si deciderà la corsa? Nella parte finale come al solito, naturalmente. Potrebbe essere decisiva la Côte de Saint-Nicolas per piazzare lo scatto buono e imporsi in questa corsa.



Come bisogna correre la Liegi per vincere? Bisogna essere corridori da classiche, poi essere in giornata, avere fondo, andare bene in salita. Non si inventa niente in una corsa come la Liegi, nelle classiche monumento. Lo testimoniano anche i miei successi al Mondiale, che non fu certo casuale, e poi alla Milano-Sanremo. (Franco Vittadini)