Il Genoa supera il Cesena 3-1 grazie ai gol di Bertolacci, Perotti e Pavoletti. Il migliore in campo è Bertolacci, uomo ovunque: bene anche Perotti e Pavoletti. Deludono leggermente Rincon e Roncaglia. Tra gli ospiti si salvano soltanto Agliardi e Carbonero: malissima la linea difensiva.

Giusti i cartellini gialli estratti. Ok il rigore concesso al Genoa; giusto convalidare il 3-0 del Grifone. Nica tiene in gioco Pavoletti.



Il Genoa sogna il sesto posto mentre il Cesena cerca disperatamente punti salvezza per evitare il baratro della retrocessione: questi sono i diversi obiettivi per cui lottano le due squadre in scena oggi al Ferraris. Veniamo subito alle formazioni iniziali. Il Grifone ritrova elementi importanti quindi Gasperini può schierare il consueto 3-4-3 con una sola sorpresa: Pavoletti punta centrale, supportato dai soliti Iago e Perotti. Per il resto da segnalare il ritorno di Perin tra i pali e quello del tandem Kucka-Bertolacci in mediana; Marchese sulla sinistra e Rincon sulla destra completano la linea di centrocampo. Di Carlo risponde con il 4-3-1-2: Defrel e Djuric sono i due terminali offensivi con il giovane Carbonero ad agire sulla trequarti; Brienza fa il regista di ruolo mentre Cascione e Zé Eduardo sono i due interni.



L’inizio è piuttosto lento e privo di spunti da ambo le parti. Gli animi si scaldano quando Peruzzo estrae nel giro di pochi minuti due cartellini gialli prima all’indirizzo di Bertolacci (7) poi di Volta (4,5). Quindi via a una girandola di emozioni. Al 13′ il Genoa sfiora il vantaggio: proprio Bertolacci entra in area da sinistra e mette dentro per il tiro a colpo sicuro di Iago (6). Sembra fatta ma Agliardi  (7,5) riesce a parare d’istinto. La risposta del Cesena non si fa attendere e arriva al dopo circa 60″: Carbonero (6,5) apparecchia per Defrel (5,5) la cui conclusione dal limite trova i guantoni di un attento Perin (6,5). Siamo già dalla parte opposta perché la difesa bianconera regala ampi spazi agli esterni genoani. Ne approfitta Perotti (6,5) che cerca Pavoletti (6) sul secondo palo: la girata dell’attaccante termina alta da buonissima posizione. Poco dopo ci prova Iago con un’azione personale: dribbling e botta a giro che non inquadra però lo specchio della porta. Al 24′ brutto errore di Roncaglia (5,5) che si fa rubare il pallone da Defrel: il francese appoggia per Carbonero che lascia partire un siluro terminato di poco fuori. Il Genoa sfiora il vantaggio con Bertolacci al 34′: potente conclusione dal limite deviata in angolo da un super Agliardi. Tre minuti più tardi lo stesso centrocampista realizza il meritato 1-0 in favore dei padroni di casa: cross al bacio di Perotti da sinistra per lo stacco di testa di un liberissimo Bertolacci. Tutto finito? Nemmeno per idea perché il Cesena va a un passo dall’1-1 con Djuric (5,5) la cui girata di prima intenzione su suggerimento di Zé Eduardo (5,5) trova il salvataggio di Perin. Poco prima del recupero Nica (4,5) stende in area Perotti e Peruzzo non può far altro che concedere il rigore per il Genoa. Dal dischetto lo stesso Perotti spiazza Agliardi per il 2-0.



La valutazione è la somma dello splendido spettacolo offerto dal pubblico e dal dinamismo mostrato in campo dalle due squadre. Gara vivace e divertente nonostante un inizio piuttosto piatto. 

Gli uomini di Gasperini hanno il dominio del campo e sono riusciti a creare diverse occasioni. Vantaggio meritato Giocatore tuttofare. Ringhia su ogni pallone (si prende anche un giallo), imposta, calcia e serve assist al bacio ai compagni. Segna la rete del vantaggio   Commette un brutto errore che sarebbe potuto costare caro. Macchia che rovina una buona prestazione.

Gli emiliani sono riusciti a concludere il primo tempo senza subire un pesante passivo. Da segnalare almeno due nitide chance non sfruttate.   Effettua due miracoli e altre discrete parate. Non può nulla sul gol di Bertolacci.    Lascia sempre troppo spazio agli avversari e, come tutto il reparto arretrato del Cesena, non dà mai l’idea di essere sicuro.

Gara accesa ma di facile gestione Giusti i cartellini estratti e rigore sacrosanto. (Federico Giuliani)

Buona parata su Djuric nel primo tempo. Non proprio irresistibile sulla rete di Carbonero. Fa bella figura ipnotizzando Defrel nel finale.

Errore clamoroso in avvio che poteva costar caro. Rimedia giocando una discreta ripresa ma non chiude su Carbonero in occasione della rete emiliana. Non del tutto sufficiente.

Nessun problema per lui. Djuric e Defrel non sono quasi mai pericolosi.

Bene la fase difensiva. Suo il tiro-cross che consente a Pavoletti di siglare il terzo gol del Genoa.

Gara onesta. Per fortuna del Cesena fa il suo compito senza strafare (dall’80 IZZO – SV).

Un guerriero nel centrocampo del Grifone. Lotta su ogni pallone e sfiora il gol con un bolide terminato di poco sul fondo.

Uomo ovunque. Ringhia su ogni pallone, insacca l’1-0 con un bel colpo di testa e va vicino più volte alla doppietta personale (dal 67’LAXALT 6 – Altri minuti importanti per questo giovane dalle belle speranze).

Spinge con maggiore intensità rispetto a Rincon. Padrone assoluto della propria corsia di competenza. 

Allo spagnolo è mancato soltanto il gol. Il giocatore ha gamba, rapidità e imprevedibilità: prestazione più che sufficiente.

Il gol è il perfetto coronamento di una prova convincente. Spina nel fianco della difesa emiliana.

All’attivo ha un assist e un gol su rigore: esce avanti tempo per problemi fisici (dal 48’LESTIENNE 6 – Fatica a entrare in partita. Si fa notare con un paio di iniziative personali).

Il suo Genoa asfalta un Cesena in crisi di identità. Gasp azzecca tutte le mose, a partire da Pavoletti titolare.

Bombardato da ogni dove. Fa quel che può per limitare il passivo. Effettua due veri e propri miracoli su Iago e Bertolacci. Incolpevole sulle altre reti incassate.

Affonda Perotti concedendo il rigore al Genoa. Nella ripresa tiene in gioco Pavoletti per il tris genoano. Pomeriggio da incubo per lui. 

Lascia solo Bertolacci sull’1-0 e commette altre disattenzioni da matita rossa. In perenne affanno.

I movimenti di Pavoletti lo mandano in tilt. Quello del Cesena, al Ferrraris, è un reparto difensivo che fa acqua da tutte le parti.

Gioca un tempo: quanto basta per effettuare diversi errori importanti sia in fase di marcatura che di posizionamento (dal 46’RENZETTI 5,5 – Meglio di Lucchini ma comunque in balia degli affondi avversari).

Non si nota mai: né per commettere un fallo tanto meno nell’impostare un’azione di gioco.

Dei tre centrocampisti del Cesena è quello che in teoria ha il piede più educato. In avvio tenta qualche imbucata ma i movimenti dei compagni non lo aiutano (dal 59’DAL MONTE 5 – La sua presenza sul terreno di gioco è impalpabile).

Una sola scintilla: un assist a Djuric sul finire del primo tempo. Sparisce nel momento clou del match: espulso al 91′ per fallo da ultimo uomo.

Il migliore dei suoi. Finché il Cesena è in gara lui si dà da fare e impensierisce Perin con qualche conclusione pericolosa. Ha l’attenuante della giovane età. Nel secondo tempo segna un grandissimo gol.

Non riesce neppure a fare a sportellate con i difensori grazie al suo possente fisico. Un solo tentativo, respinto da Perin (dal 79’SUCCI 6 – Regala un minimo di vivacità alla manovra offensiva del Cesena).

Attivo in avvio. Si spegne mano a mano che il Genoa prende campo. Soffocato dall’aggressività del Grifone. Fallisce nel finale il possibile 2-3

Presenta al Ferraris una squadra senza forma né carattere. Il Cesena subisce una brutta sconfitta: giunti a questo punto, è dura la permanenza in Serie A…

 

 

(Federico Giuliani)