Incidente surreale al Giro delle Fiandre 2015, che ha addirittura bissato, quasi che fossimo alla proiezione di un film di Fantozzi e non alla 99ma edizione del Giro delle Fiandre. A farne le spese in particolare Jesse Sergent che mentre era in fuga è stato stretto in curva dalla macchina del cambio ruote e nellincidente ha rimediato quasi certamente la rottura della clavicola. Come se non bastasse, ancora la vettura griffata Shimano protagonista durante un passaggio allinterno di un centro abitato e a farne le spese un altro povero ciclista. La macchina del cambio ruote ha tamponato una vettura che lo precedeva, spingendola contro a un corridore che pedalava sulla destra (Sebastian Chavanel) della strada (anche lui ritirato). Ecco di seguito i due video dellincidente con la macchina del cambio gomme al Giro delle Fiandre 2015: il primo ha costretto al ritiro Sergent dopo un vero e proprio investimento.
Il Giro delle Fiandre 2015 vive uno storico colpo di scena, è nelledizione femminile in cui vince Elisa Longo Borghini per il primo trionfo italiano nella versione femminile per la storica cosa belga. Lanno scorso si era classificata al quarto posto, ma questanno era in una forma strepitosa e ha regalato qualcosa di irripetibile ai tifosi azzurri. Una vittoria strepitosa dopo una fuga solitaria di 25 chilometri, arrivo a braccia alzate e gioia immensa per lazzurra. Qualche polemica tra i giornalisti di Rai Sport con la regia internazionale che non ha proposto le immagini dellarrivo di Elisa Longo Borghini sul traguardo, ci rifaremo con la premiazione, fatta in contemporanea con gli uomini. Complimenti Elisa!
Come ogni anno anche in questo 2015 cambierà in qualche particolare il percorso del Giro delle Fiandre. Intanto per cominciare il tragitto è stato allungato di quattro chilometri e ne segna quindi 264 con l’aggiunta di due muri che saranno in tutto diciannove da Tiegemberg a Paterberg. Caratteristica è la pianura di 65 chilometri che è composta da quattro muri asfaltati e sulla quale i velocisti dovranno provare l’allungo personale. I più duri saranno Paterberg che ha un pavè con punte all’inclinazione del 22% e il Koppenberg con lo stesso tipo di pendenza. Due punti critici dove chi avrà più forza nelle gambe dovrà dimostrarlo e dove ch non si presenterà in condizione fisica smaliante potrebbe avere qualche problema di troppo anche per il pesante tasso di umidità
Grande attesa per il Giro delle Fiandre che vedrà il suo sviluppo nella domenica di Pasqua. Grande attesa per una gara che prevede il meglio del ciclismo internazionale con la sola esclusione di Fabian Cancellara e Tom Boonen. Per la partenza è previsto un cielo nuvoloso, ma solo parzialmente, con un umidità molto alta pari al 92% e con un vento che arriverà da est a 11 chilometri. La temperatura minima è sui due gradi, la massima a nove. Diverso il discorso per l’arrivo dove nonostante il cielo sarà molto nuvoloso ci sarà molta meno umidità con il solo 49% del tasso. Non ci saranno precipitazioni e un vento più forte da nord est di 13 chilometri orari. La temperatura all’arrivo andrà da una minima di un grado a una massima di undici. Certo è che lo sbalzo di umidità subito lungo il tragitto potrebbe condizionare la gara.
Tra i protagonisti più attesi c’è sicuramente Sep Vanmarcke che domenica scorsa si è posizionato sesto e ha scatenato l’ironia di molti critici. Questi l’hanno ormai visto troppo lontano dai successi del 2012 quando questi vinse la Het Nieuwsblad. Un successo lontano negli anni, ma che secondo molti è lontano anche nella condizione di un ciclista ormai nella fase calante della sua carriera. Vanmarcke ora vuole solo trasformare i commenti negativi nei suoi confronti in applausi, in visi increduli magari per una vittoria. Le sue parole non lasciano spazio alle interpretazioni: “Quando ho letto quei commenti devo dire la verità non sono riuscito a digerirli. Io sono un ciclista che ama attaccare in velocità. Posso migliorare, ma non voglio cambiare la mia volontà all’attacco che è una mia caratteristica“.
Oggi domenica 5 aprile è il giorno di Pasqua, ma per il mondo del ciclismo è anche il giorno dell’edizione numero 99 del Giro delle Fiandre, una delle classiche ‘monumento’, la corsa più sentita nelle Fiandre: milioni di persone si riversano sulle strade attraversate per seguire la Ronde, come la corsa si chiama in fiammingo. Nato nel 1913, il Giro ha subito solo due anni di stop durante la Prima Guerra Mondiale ma poi non è mai più mancato, più forte persino del secondo conflitto mondiale.
Gara di culto per i belgi che l’hanno vinta ben 68 volte, nell’albo d’oro spiccano però anche i tre successi di Fiorenzo Magni, che dal 1949 al 1951 colse un tris consecutivo che l’ha reso noto come il ‘Leone delle Fiandre’, una leggenda non solo in Italia ma anche in Belgio. Negli anni più recenti spiccano altri due tris, quelli di Tom Boonen (2005, 2006, 2012) e Fabian Cancellara (2010, 2013, 2014): entrambi però sono stati vittime di infortuni nella prima parte della stagione e dunque non saranno al via di una corsa che dunque si annuncia apertissima. L’elenco dei favoriti dunque è lungo: in primo piano naturalmente gli specialisti di casa, quali ad esempio Greg Van Avermaet e Sep Vanmarcke che l’anno scorso salirono sul podio alle spalle di Cancellara, ma naturalmente anche uomini del calibro di Peter Sagan – sempre alla ricerca della prima vittoria in una delle classiche più importanti -, il gallese Geraint Thomas (vincitore ad Harelbeke) e Alexander Kristoff che è stato protagonista della settimana dominando la Tre Giorni di La Panne, senza dimenticare il nostro eterno Luca Paolini che dopo la vittoria di domenica scorsa nella Gand-Wevelgem potrebbe ancora regalarci grandi soddisfazioni.
Il percorso sarà di 260 km, leggermente più lungo rispetto all’anno scorso: allungamento dovuto all’inserimento di due Muri in più, per una corsa che si annuncia dunque ancora più impegnativa. La caratteristica del Giro delle Fiandre sono proprio queste salite, brevi ma spesso con pendenze micidiali, oltre tutto in genere strette e in pavé. Le novità sono il Tiegemberg, mai affrontato prima e che sarà la prima asperità della corsa che come da tradizione prenderà il via da Bruges, e il Berendries che torna dopo due anni. I Muri più attesi saranno comunque sempre gli stessi: il Koppenberg, con la sua pendenza che supera il 20% sarà lo spartiacque della Ronde a poco più di 40 km dal traguardo, poi lOude Kwaremont (da scalare tre volte) e il Paterberg, che sarà affrontato due volte. Proprio il Paterberg sarà lultima asperità: il secondo passaggio sarà infatti a 13 km dal traguardo di Oudenaarde. In ogni caso siamo sicuri che sarà un grande spettacolo, che tifosi ed appassionati non dovranno perdere per nessun motivo. Per seguire il Giro delle Fiandre 2015 ci sarà una lunga diretta tv, che avrà inizio già alle ore 12.10 su Rai Sport 1 (canale 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky) per seguire la corsa praticamente per intero, poi dalle ore 14.30 la linea passerà a Rai Tre, sempre con la telecronaca di Francesco Pancani e il commento tecnico di Silvio Martinello. Dopo l’arrivo si tornerà su Rai Sport 1 per premiazioni, interviste e commenti. Diretta molto lunga, disponibile a partire dalle ore 12.30 anche su Eurosport, il canale tematico visibile sia agli abbonati Sky sia sul digitale terrestre di Mediaset Premium. Per chi invece non potesse mettersi davanti a un televisore oggi pomeriggio, ricordiamo anche la possibilità di seguire il Giro delle Fiandre in diretta streaming video sul sito Internet ufficiale della Rai (www.rai.tv) oppure – per gli abbonati – tramite i servizi offerti da Eurosport Player, Sky Go e Premium Play. Infine i social network, dove segnaliamo in particolare la pagina Facebook ufficiale Ronde van Vlaanderen e il profilo Twitter ufficiale @RondeVlaanderen. E adesso, che lo spettacolo cominci: la parola va alla strada. (Mauro Mantegazza)