E quasi tempo di Fed Cup: il 18 e 19 aprile le varie nazioni del tennis tornano in campo per giocare gli impegni del torneo. Purtroppo lItalia non va a caccia del titolo; eliminata a sorpresa dalla Francia, avanti 2-0 e spinta dal pubblico di Genova, dovrà ora guadagnarsi la conferma nel Gruppo Mondiale. Giochiamo ancora in casa, al Circolo Tennis di Brindisi: la terra rossa è nostra grande alleata, ma il nostro avversario si chiama Stati Uniti. E, notizia confermata dopo le indiscrezioni di una decina di giorni fa, le sorelle Williams sono presenti. Logico: Serena e Venus vogliono andare alle Olimpiadi di Rio, e per farlo hanno bisogno di almeno tre incontri di Fed Cup nei due anni precedenti. Certo hanno parlato di patriottismo e di voler riportare gli USA dove competono; abbiamo ottime giovani e meritiamo di stare con i migliori al mondo ha detto Serena, siamo sicuri che sia davvero quello che pensa ma se negli ultimi anni questo torneo non lha mai giocato un motivo ci sarà. E quindi sarà più dura di un anno fa, quando a Cleveland spazzammo via le americane senza sofferenze. Corrado Barazzutti ha scelto le quattro ragazze titolari per la sfida: non cè Roberta Vinci, bloccata da un problema fisico nel corso del torneo di Miami e quindi costretta al forfait. Al suo posto il capitano non giocatore ha chiamato Flavia Pennetta: Brindisi è casa sua e nei giorni scorsi la trentatreenne si è rivolta alla città natale chiamando tutti a tifare per lItalia, ricordando alcune grandi imprese del passato e lasciando intendere che le partite prima si giocano e poi – eventualmente – si dice che gli altri sono stati più forti. Completano il quadro Sara Errani, che rimane ancora la nostra miglior singolarista per classifica, Camila Giorgi che, al netto di incostanza e assenza di un piano tattico diverso dal tirare tutto quello che le arriva, può fare match pari con ogni tipo di avversaria, e Karin Knapp che la sua occasione potrebbe averla. Dallaltra parte, oltre alle sorelle Williams, Mary Joe Fernandez ha chiamato le giovani Christina McHale e Alison Riske. Diciamo pure che ci aspettavamo Madison Keys, ma che evidentemente la sua assenza si spiega con il fatto che le due singolariste ci sono già, e sono le Williams; per cui Mary Joe ha optato per due giocatrici meno ingombranti e che possono giocare il doppio con migliori risultati della diciannovenne dellIlinois. Resta il fatto che in caso di difficoltà le due sorelle saranno in campo sempre: la terra, come dicevamo, è superficie che se non altro ci dà qualche possibilità in più. Volendo essere realisti, il discorso è semplice: se Serena Williams sta bene, due punti sono suoi. Per il terzo, dipende da Venus: che non ama particolarmente la superficie sulla quale si troverà a giocare ma nel suo stato migliore se ne preoccupa poco. E però la Errani e la Giorgi – che è andata molto vicina a batterla agli Us Open – possono pensare di prendersi punti contro di lei; decisivo potrebbe essere il doppio, Venus e Serena hanno vinto 22 titoli in coppia (13 sono Slam) e sono facilmente il miglior duo al mondo. Noi saremo senza Errani-Vinci per la prima volta dopo una vita, eppure Flavia Pennetta è una doppista straordinaria; meglio con Roberta, ma anche con Sara forma una coppia invidiabile. Insomma: le Williams fanno e disfano ma ha ragione Flavia, prima giochiamo.
(Claudio Franceschini)