Termina sul risultato di 2-2. I migliori in campo tra i locali sono Pellissier, Izco e Schelotto: male Biraghi. Tra gli ospiti ok Hallfredsson e Toni: da rivedere l’intero pacchetto arretrato. Gara complicatissima. Pioggia di cartellini gialli e tanti interventi puniti. Il Chievo si lamenta nella ripresa per un presunto fallo di mano di Jankovic.



Chievo-Verona è l’anticipo dell’ora di pranzo della 35^giornata di Serie A: 2-2 alla fine di uno spettacolare primo tempo. Le due squadre non presentano problemi di classifica e sono entrambe salve ma di certo nella sfida del Bentegodi non mancano gli stimoli. All’andata la spuntò il Chievo grazie a una rete di Paloschi, oggi l’Hellas vuol vendicarsi per ottenere una vittoria di prestigio in grado di infiammare la piazza. Veniamo subito alle formazioni con i clivensi che schierano il solito 4-4-2: Bizzarri tra i pali quindi Schelotto, Cesar, Dainelli e Biraghi. In mezzo al campo troviamo Birsa e Radovanovic supportati sugli esterni da Izco ed Hetemaj; davanti spazio al tandem Paloschi-Pellissier. Risponde il Verona con un 4-3-3 così composto. Benussi in porta, Pisano, Rodriguez, Moras e Agostini a formare la linea arretrata; Obbadi, Tachtsidis e Hallfredsson a centrocampo con il tridente offensivo formato da Jankovic, Toni e Juanito Gomez.



La gara è nervosa sin dalle primissime battute: nemmeno il tempo di iniziare che Rizzoli deve subito estrarre due cartellini gialli all’indirizzo di Hetemaj (sv) e Jankovic (5,5): poco dopo anche Obbadi (5) finisce sul taccuino dei cattivi. Siamo soltanto al 5′. Al 9′ il Chievo si porta in vantaggio con Paloschi (6,5): Birsa (6) dalla trequarti mette in mezzo un cross morbido per la testa di Pellissier (6,5). Il veterano dei clivensi anticipa Moras (5) e di testa effettua una perfetta torre per Paloschi appostato all’altezza del secondo palo. L’ex Milan, lasciato solo dalla difesa avversaria, non ha problemi a infilare Benussi (6) con una zuccata vincente. L’Hellas Verona risponde al 19′ quando Juanito Gomez, su una punizione tagliata di Hallfredsson (6,5), anticipa tutti e infila Bizzarri (6) con un’incornata sul primo palo. Nell’occasione, errore in marcatura della difesa del Chievo. Il Verona trova addirittura il sorpasso da calcio piazzato al 25′: il solito Hallfredsson pesca in area dalla trequarti Toni che si libera di Biraghi (4,5) e capovolge il risultato con una deviazione in spaccata. Altro macroscopico errore della retroguardia clivense. La partita è stupenda e si riaccende nel finale di tempo: al 39′ ingenuo fallo di Rodriguez (4,5) su Pellissier: Rizzoli non può far altro che indicare il dischetto. Dagli undici metri arriva il pareggio del capitano del Chievo che segna così il suo primo gol in un derby. Nemmeno il tempo di esultare per la rete che i locali rischiano subito di riandare sotto: Jankovic buca sulla destra Biraghi e mette dentro un assist perfetto per il rapace Toni. La deviazione sembra vincente ma il pallone si stampa sulla traversa. Finisce 2-2 il primo tempo di uno splendido Chievo-Verona.



Succede di tutto in una gara stupenda. L’inizio è nervoso e ricco di falli (con cartellini gialli connessi) poi Chievo e Verona regalano un primo tempo scoppiettante e divertente condito da ben quattro gol. Squadra ordinata e razionale. La difesa quest’oggi non dà sicurezze ma l’attacco risponde colpo su colpo alle iniziative del Verona. Segna il gol del vantaggio e crea diversi problemi alla retroguardia del Verona. Errori madornali in marcatura e diverse incertezze in difesa. Si fa beffare da Toni in occasione dell’1-1. VOTO VERONA 6,5 – La difesa rovina l’ottimo lavoro fatto da Toni e compagni di reparto. Una furia. Il più pericoloso dell’Hellas fin dalle prima battute. Trova il pareggio con un preciso colpo di testa. Fallo ingenuo su Pellissier che prova il rigore. Pessima marcatura sul gol di Paloschi in avvio. Estrae cartellini gialli a raffica: il metro di giudizio è giusto. Un solo episodio dubbio che non macchia la sua buona prova: il direttore di gara grazia Toni, già ammonito per un fallo precedente. Gara comunque molto complicata da amministrare. (Federico Giuliani)

Non deve effettuare chissà quali parate. Beffato da Juanito Gomez e Toni in occasione dei gol dell’Hellas.

Gara in crescita. Dopo un primo tempo timido l’ex Inter si ravviva con il passare dei minuti. Sfiora il gol nella ripresa e regala un gran pallone a Botta in pieno recupero.

Ai lati il Chievo è penetrabile ma al centro lui e Dainelli fanno buona guardia. Poco lucido nel finale.

Non si scompone mai neppure di fronte al colosso Toni. In qualche modo cerca di limitare i danni.

Pessima prestazione. Si fa uccellare da Toni in occasione del 2-1 e commette altre importanti ingenuità. Migliora nel secondo tempo ma resta il peggiore dei suoi (dall’83’SARDO – SV).

Si vede troppo poco. Entra nell’azione dell’1-0 servendo a Pellissier un buon pallone: in sostanza questo è il suo apporto al derby (dal 58’BOTTA 6 – Regala brio all’attacco del Chievo. Sfiora il gol al minuto 91).

C’è ma non si vede. Compie un gran lavoro a centrocampo tenendo uniti i reparti e fungendo da scudiero di Radovanovic.

Il playmaker della squadra clivense. Imposta con maestria e si dà un gran da fare.

La sua gara dura pochissimo ma fa in tempo a prendersi un cartellino giallo (dal 12’COFIE 6 – Entra bene in partita regalando a Pellissier il pallone dal quale nascerà il rigore per il Chievo).

Insacca l’1-0 con un colpo di testa da bomber di razza. Si muove molto e non dà mai punti di riferimento alla statica difesa del Verona

Un gol (il primo in un derby contro il Verona) e un assist possono bastare per il veterano del Chievo.

Stava per intuire il rigore di Pellissier. Per il resto subisce due gol senza avere troppe responsabilità.  

Luci e ombre per lui. In fase difensiva commette qualche disattenzione di troppo; meglio quando deve accompagnare l’azione.

Nonostante la sua stazza va spesso in difficoltà sui palloni aerei. Il fallo ingenuo su Pellissier che regala il rigore agli avversari è da bollino rosso.

Marcature troppo approssimative: da uno della sua esperienza non te lo aspetti. Si fa sovrastare con estrema facilità da Pellissier in occasione dell’1-0. Chiusura decisiva su Paloschi nel finale.

Alcune amnesie difensive rovinano macchiano la sua valutazione. Soffre più del previsto.

Non tira mai indietro la gamba ma il più delle volte si rivela impreciso e fin troppo ruvido.

Il centrocampo del Verona non è lucidissimo complice anche la giornata in chiaroscuro dell’ex Roma.

Due assist da calcio da fermo che regalano la gioia, nell’ordine, a Gomez e Toni. Esce stremato (dal 65’CAMPANHARO 5 – La sua gara dura pochissimo (dall’84’ NICO LOPEZ – SV)).

Nervoso a dir poco. Inizia subito prendendosi con Hetemaj e prosegue commettendo altri falli evitabili. Va a sprazzi nel primo tempo, scompare nel secondo.

Segna con una giocata da rapace d’area. Colpisce una traversa che grida vendetta. La vita si fa dura nella ripresa quando i compagni non riescono più a rifornirlo.

Un mix di vivacità e imprevedibilità. Trova il pareggio con un preciso colpo di testa: non proprio la specialità della casa (dal 65’VALOTI 6 – Pochi palloni giocati. Entra quando le due squadre hanno già tirato i remi in barca).

Il suo Verona gioca un buon primo tempo ma nella ripresa gli scaligeri non riescono a ripartire.

(Federico Giulani)